Il sogno di Jasmine Paolini si infrange in semifinale contro la numero uno del mondo Aryna Sabalenka. La tennista italiana, alla sua prima apparizione tra le migliori quattro in un Masters 1000, ha lottato con determinazione, ma si è dovuta arrendere alla superiorità tecnica e fisica della campionessa bielorussa.
Una sfida proibitiva
Fin dall’inizio del match, Sabalenka ha imposto il suo ritmo aggressivo, sfruttando la potenza devastante dei suoi colpi da fondo campo. La Paolini, pur provando a variare il gioco con palle corte e cambi di ritmo, ha faticato a contenere le accelerazioni dell’avversaria, che ha dettato legge negli scambi più lunghi.
Il primo set si è chiuso rapidamente in favore della numero uno del mondo, che ha sfruttato al meglio il proprio servizio e la profondità dei colpi per mettere in difficoltà l’italiana. Nel secondo parziale, Paolini ha provato a reagire, ma ogni tentativo è stato vanificato dalla costanza e dalla potenza di Sabalenka, che ha chiuso il match con autorità.
Una crescita continua
Nonostante la sconfitta, il torneo di Miami ha confermato i progressi di Jasmine Paolini.
Grazie a questo risultato, l’azzurra consolida la sua posizione nella top 10 mondiale e dimostra di poter competere con le migliori giocatrici del circuito.
Per la Sabalenka, invece, si apre la strada verso un’altra finale, dove cercherà di conquistare il titolo confermando il suo status di dominatrice del circuito.