Da Garcia a Mazzarri, a Calzona, la Champions League del Napoli vede il terzo allenatore in panchina nella massima competizione europea, un dato, alquanto strano, che forse non ha precedenti in Champions League. Tre allenatori sulla panchina azzurra si erano già visti in passato, nella funesta stagione 1997/98, che decretò la retrocessione della squadra in serie B con soli 14 punti in classifica conquistati in campionato. In quella stagione gli allenatori furono addirittura 4: Bortolo Mutti, Carletto Mazzone, Giovanni Galeone e Vincenzo Montefusco.
Ma fin quando a cambiare è una squadra ultima in classifica, che alla fine retrocede, e allora ci può anche stare, ma quest’anno gli azzurri hanno pensato bene di cambiare tre tecnici in sella, da Campioni d’Italia e con il tricolore ancora cucito sul petto, e addirittura con la squadra a disputare gli Ottavi di Champions League.
L’esordio stagionale con Rudi Garcia in panchina il 20 Settembre scorso, con l’allenatore francese che ha guidato la squadra in quattro delle sei gare della fase a gironi conquistando sette punti: Braga-Napoli 1-2, poi la sconfitta interna al Maradona contro il Real Madrid di Ancelotti (2-3 per gli spagnoli, n.d.r.), poi ancora una vittoria contro l’Union Berlino nella gara di andata in Germania e a seguire il pareggio al Maradona (Napoli-Union Berlino 1-1).
Poi è arrivato il turno di Mazzarri con il ritorno col botto sulla panchina Champions, con la difficile sfida interna contro il Real Madrid che ha costretto gli azzurri alla prima sconfitta casalinga al Maradona nella gara di ritorno al Santiago Bernabeu, (4-2) e infine il successo contro il Braga al Maradona per 2-0 dove la squadra guidata da Mazzarri ha conquistato i tre punti decisivi per la qualificazione agli Ottavi. Tre punti per l’allenatore toscano, con una sconfitta e un successo in due gare.
E ora tocca a Calzona, terzo allenatore a guidare il Napoli in questo torneo di Champions League. Il nuovo allenatore del Napoli, inizia la sua avventura da primo allenatore azzurro proprio dalla delicatissima sfida degli ottavi di Champions, un esordio che di certo resterà impresso nella memoria del nuovo tecnico, chiamato ad invertire la rotta del Napoli in una stagione complicatissima.
In attesa dell’esordio di Calzona che avverrà tra poco meno di un’ora al Maradona, i tifosi aspettano con ansia e curiosità, sperando in un successo all’esordio e soprattutto in nuovo Napoli, più offensivo, più bello e concreto, con l’auspicio di rivedere in campo la mentalità e il gioco del Napoli di Sarri e di Spalletti, due tecnici che hanno accompagnato le precedenti esperienze di Calzona a Napoli, con un ruolo di secondo piano, ma sempre decisivo per il bel gioco e la brillantezza della squadra, che prima ha sfiorato uno scudetto nel 2018, e poi lo ha conquistato con pieno merito nella passata stagione.
Roberto Sica