Leonardo Spinazzola, terzino del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio CRC:
La prima domanda rifuarda la preparazione e il lavoro effettuato in questi giorni di sosta per la Nazionale:
“La settimana scorsa eravamo in pochi giocatori, solo in dieci rimasti qua a Castel Volturno, e ci siamo focalizzati maggiormente sull’aspetto fisico con poca tattica. Mancavano calciatori da questo punto di vista per esser completi. Invece, questa settimana con il rientro dei nazionali abbiamo ricominciato a metter giù dei concetti importanti per le future partite.
Sulla crescita della squadra e sull’intesa con Kvaratskhelia, dice:
“Normale che dobbiamo ancora crescere tutti, dobbiamo ancora trovare l’intesa completa. Con Kvara è molto semplice, siamo facilitati a giocare con lui: con una giocata ti può far aprire il campo a tutta la squadra. Penso che l’unione sia l’elemento più importante della forza del nostro spogliatoio. Ad esso ci unisco la voglia di invertire l’anno precedente, di fare veramente un anno importante. Con tutto il gruppo e lo staff ci vogliamo portar dietro l’entusiasmo dei tifosi.”
Nel centrocampo di Conte, quali i compiti di un esterno di centrocampo
“Come tutti gli esterni di un centrocampo a 4 è ovvio che devi coprire tutta la fascia per poi andare a chiudere sul secondo palo in fase offensiva. Ci chiede questo il mister, andare a chiudere sul secondo palo per andare a fare gol.”
Le insidie della gara contro il Cagliari?
“L’insidia maggiore è legata ai loro contrattacchi, penso che si chiuderanno, che aspetteranno il momento migliore per ripartire, per farci male nelle ripartenze. Stiamo lavorando su questo. “
Lo scorso anno Spinazzola e Lukaku compagni di squadra alla Roma.
Come è stato ritrovare Lukaku?
“Ho avuto la fortuna di giocarci con Roma ed al primo allenamento già senti un peso diverso dentro la squadra, dentro le giocate che la squadra riesce a fare. Sta mettendo dentro tanta tanta benzina e non so come risponderà il suo corpo, ma è già cambiato nel giro di una settimana. Fa un lavoro incredibile per la squadra. È un target incredibile: averlo o non averlo ti cambia il mondo. Puoi buttare anche una palla brutta lì con una sportellata te la ripulisce.”
Gasperini l’allenatore più importante per la mia crescita:
“Ero al primo anno di Serie A, mi ha fatto aprire il campo, crescere sotto l’aspetto fisico e capire prima le giocate. E da questo punto di vista rivedo Conte, sono molto simili nell’interpretazione di alcuni concetti.”
IL rapporto con la città di Napoli?
Lunedì siamo stati a San Gregorio Armeno, è stato bellissimo, un luogo a parte, davvero stupendo”.