Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’andata degli ottavi di Champions League contro l’Eintracht:
Che Napoli si aspetta? “Conosco bene i miei calciatori anche come uomini, mi aspetto che sappiamo interpretare bene il tipo di partita. Loro hanno un po’ di esperienza più di noi nella gara da dentro o fuori. Però in campionato si siamo preparati per questo, senza pensare al piccolo margine che ci siamo creati. Ho visto che le hanno interpretate bene, quindi mi aspetto ancora questo”.
Quale regalo vuole scartare domani? “La sera prima dobbiamo dare il latte e i biscotti alle renne che vengono a trovarci domani sera, per me è così giocare una partita di Champions. I regali sono a disposizione, vedremo se saremo bravi a scartarli. Anche le squadre che giocano in Europa passano momenti dove decidere di lasciare campo agli avversari per andare a giocare nello spazio, come fa anche l’Eintracht. Sa benissimo ripiegare in 20-25m e poi andare ad osare quando va in avanti. Tutti usano non sempre le stesse strategie perché è difficilissimo fare la partita solo nell’altra metà campo”.
Tanti complimenti. “Sto ancora a pensare alle domande che mi avete fatto a inizio campionato, che non dovevamo neanche entrare nelle prime 4 e ora dite l’opposto. Ora non ci fidiamo. Glasner ha detto bene che ha il 50% di possibilità di passare il turno, la penso come lui. Ha questo piccolo vantaggio che si è meritato l’anno scorso nella finale contro i Rangers finita ai rigori, dove ha fatto molto esperienza”.
Come vivono Kvara e Osimhen la vigilia? “Dal punto di vista di maturità si può portare la reazione di Osimhen sul campo del Sassuolo, che appena ha sentito un problemino ha chiesto la sostituzione. Quello fa parte del calciatore che sa valutare benissimo le cose. Sono tipi che hanno estro, fantasia e qualità per mandare segnali al calcio mondiale. Ma sono allo stesso tempo giovanissimi, perché Giuntoli e De Laurentiis sono stati molto bravi a sceglierli in un pacchetto molto ampio. Questa gioventù va ancora plasmata e fatta maturare. Quello di domani sarà un evento da sfruttare, loro quella partita la sapranno interpretare, dove non è lecito avere paura. Vedremo delle giocate che solo tipi di questo livello sanno fare”.
Quale qualità deve vedere in quella scatola da scartare? “Dipende dalle qualità del giocatore, a Kvara non gli si può chiedere la stessa cosa che si chiede a Di Lorenzo. Quando avrà palla l’Eintracht bisognerà ripiegare con gli attaccanti e ci vorrà la loro disponibilità. Mi auguro che si riuscirà a fare la partita del Napoli che si fa da quando è iniziata la statione: a prendere il pallino del gioco, pressare e a comandare la partita”.
Su Glasner: “Lo conosco bene, l’avevo già incontrato allo Zenit. C’è il rispetto reciproco per quanto riguarda il lavoro degli altri allenatori. Ho una serie di collaboratori che vanno a visionare chi fa buon calcio, e l’abbiamo visto. E’ un allenatore moderno, che fa giocare cortissimo la sua squadra, pressare alto e portare il blocco squadra ad usare lo spazio che si crea. Gli si fanno i complimenti, sta facendo anche un grandissimo campionato. Anche per questo sarà una partita delicata e difficile”.
Vi siete incontrati in un’ascensore? “Vi tranquillizzo, non è successo niente. E’ un avversario che ha qualità da cui ci si può imparare cose da portare nel nostro sistema di lavoro. Sono rimasto a valutare quello che è riuscito a fare, come ho detto gli osservatori che abbiamo riportano i numeri e le giocate più belle. Di lui sul nostro blocco notes ne abbiamo diverse”.
Le diverse caratteristiche di Olivera e Mario Rui per questa gara? “Ne ho diversi di bei problemi da gestire. La partita che ha giocato Elmas al posto di Zielinski ha fatto benissimo, quando all’inizio eravamo titubanti del nostro cammino in campionato Raspadori e Simeone ci hanno messo a posto molte cose. Lozano e Politano li ho cambiati più volte, non perché ci fosse scarsa fiducia, ma perché il livello è altissimo di entrambi, quindi si guarda di far funzionare il 100% della coppia a disposizione. Chiaro che nella lunghezza di un campionato ci sono dei momenti dove il grafico si abbassa e se si ha un altro calciatore che lo riprende e tira su, il grafico diventa importante. Ne ho diverse, di coppie, dove ho qualità in quello che ha giocato di più o meno. Alcuni hanno giocato un po’ e un po’. Mario e Olivera sono una coppia di queste, è chiaro che ognuno dei due ha qualità superiori in alcune cose e viceversa. Però per ora hanno funzionato bene e vedremo di farlo anche domani sera”.