Luca Marchetti, giornalista Sky, ha lasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte:
“De Laurentiis e Spalletti? Mi aspetto un altro incontro. Da quello che abbiamo capito dopo la cena di venerdì sera, i toni sono stati distensivi ed è stato il modo di confrontarsi dopo una stagione molto intensa che si è conclusa con lo scudetto. Spero e credo che questa cena abbia lasciato un segnale concreto. Vederli sorridenti è una bella immagine in generale. Non penso che Spalletti sia in grado di fingere: è sempre stato molto diretto. Non escludo che l’allenatore possa avere anche voce in capitolo sulla direzione sportiva futura. Bisogna essere intelligenti e coniugare l’ambizione con la realtà.
Negli ultimi anni ha sempre vinto una squadra diversa, sarà difficile ripetersi perché non c’è più quel grande divario di qualche tempo fa. Non deve neanche illudere il percorso delle italiane in Europa: sono state bravissime, ma c’è stata una componente benevola nel sorteggio che ovviamente va assecondata con ottime prestazioni. Il Napoli dovrà essere competitivo per lo scudetto, questo deve essere l’obiettivo per la prossima stagione. Questo club è sempre stato competitivo, è sempre cresciuto e lo dimostrano le tante qualificazioni in Champions.
Se andasse via Osimhen, il Napoli potrebbe prendere un attaccante di 60-70 milioni. La forza del club è quella di trovare dei talenti, a prescindere dal prezzo.
Jonathan David? Bisogna essere un po’ coraggiosi, non puoi sostituire in maniera perfetta ed identica Osimhen, potresti scegliere un calciatore con caratteristiche diverse oppure in un’altra zona del campo, davanti hai pure Simeone e Raspadori. Il Napoli è stato bravo a sostituire un grande campione con uno altrettanto forte.
Lozano e Zielinski? Credo ci sia ancora un po’ di tempo per decidere. Andare a scadenza non è più un delitto, faccio l’esempio di Kessiè, Donnarumma o Perisic. Lo stesso Leao ha rinnovato solo da poco.
Zanoli? E’ andato alla Samp per giocare e tornerà per essere un’alternativa valida a Di Lorenzo. Zerbin e Gaetano sono ottimi giocatori, ma forse c’è ancora un piccolo gap tra loro e i presunti titolari.
Elmas? La definizione del ruolo può aiutare, ma questi giocatori duttili sono graditi a tutti gli allenatori”.