A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Josè Manuel Reina Pàez, portiere del Bayern Monaco:
“Il rigore che parai a Balotelli lo ricordo ancora e proprio l’altro ieri ne parlai con Mario a Liverpool, è stato un momento unico e speciale per me. È stato il suo primo rigore sbagliato, ma devo dire che Balotelli è una bravissima persona, ha grandissima qualità e segnerà ancora tanto nella sua carriera.
Ho sempre detto che avrei lasciato la porta di Napoli aperta perché lì abbiamo fatto benissimo e perché quella piazza e quella società le stimo tanto. Ho tanti amici a Napoli, ogni volta che posso torno in questa città e penso che anche la squadra stia facendo bene ma questo è il momento della verità, ora ci si gioca il tutto per tutto ed il mio in bocca al lupo va a tutta la squadra.
Rafael è un buon portiere e devo dire che anche la squadra, per intero, a volte non ha fatto bene. Nel calcio il portiere ha tante responsabilità e non è facile, soprattutto in una squadra come il Napoli. Adesso non bisogna guardarsi indietro, ma pensare solo ad arrivare almeno terzi in campionato per partecipare alla prossima Champions.
Vincere la Champions è un obiettivo che il Bayern Monaco vuole perseguire. Sapevo che con Neuer non sarebbe stato semplice giocare, ma sto imparando tanto da lui perché oltre ad essere un portiere straordinario è un compagno incredibile.
Il mio futuro? Vediamo, ho ancora due anni di contratto con il Bayern, ma nel calcio non sappiamo mai cosa accadrà. Ho sempre detto che mi piace giocare, ma poi in estate ho scelto di andare al Bayern Monaco perché qui si possono vincere tanti titoli. Però, l’idea di Pepe Reina resta la stessa: giocare, sempre giocare.
Il futuro di Benitez? Non lo so, sono stato un suo giocatore, ma non so cosa farà in futuro. Per il bene del Napoli mi auguro che possa restare in azzurro, ma sono certo che deciderà cosa fare solo al termine di questo mese, in cui si giocherà il tutto per tutto.
In ogni squadra in cui ho avuto la fortuna di giocare sono sempre stato bene, ma a Napoli ho trovato persone molto simili a me, agli spagnoli, per cui era come se stessi a casa. Ringrazio tutti perché è stato un anno importante per me e per la mia famiglia. Sento il calore e la stima che i tifosi del Napoli nutrono ancora nei miei confronti e questo sentimento è ricambiato”.
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