Forza, coerenza, gioco e gol. Il Napoli ricomincia il girone di ritorno con una grande vittoria al Maradona battendo per 2-1 la Roma grazie alle reti di Osimhen e Simeone che regala i tre punti agli azzurri dopo il momentaneo pareggio di El Shaarawy.
La squadra di Spalletti ricomincia da dove aveva lasciato. Dai 50 punti del girone di andata e dal successo esterno di Salerno. Vincere, vincere e basta. Con il gioco, con la forza, con la concretezza e soprattutto con i gol dei suoi attaccanti. prima Osimhen, poi Simeone. Un chiaro messaggio di una squadra che lotta, vince e marcia verso il suo obiettivo finale.
Ma riavvolgiamo il nastro e riviviamo la splendida serata azzurra che proietta il Napoli sempre più in alto.
Grande sfida al Maradona tra il Napoli capolista e la Roma di Mourinho, per una gara che si preannuncia ricca di spettacolo e sorprese. Dopo un girone di andata spettacolare, concluso con 50 punti conquistati e con un vantaggio di 12 punti sulla seconda in classifica, gli azzurri hanno la necessità di ripartitore nel migliore dei modi dimostrando continuità e forza anche nel girone di ritorno per continuare la corsa verso un obiettivo comune che ormai è palesemente sotto gli occhi di tutti.
Spalletti schiera la solita formazione con Meret tra i pali, in difesa Kim e Rrahmani centrali e Di Lorenzo e Mario Rui esterni, a centrocampo Zielinski con Anguissa e Lobotka a inventare, in attacco tornano Lozano a destra e Kvaratskhelia a sinistra alle spalle di Victor Osimhen, mattatore della gara di andata.
La Roma di Mourinho si presenta al Maradona con il 3-4-2-1 con Rui Patricio tra i pali, difesa a 3 e centrocampo con Spinazzola e Zalewski esterni, in attacco Pellegrini e Dybala alle spalle di Abraham.
Napoli con la consueta maglia azzurra, Roma in completino bianco con pantaloncino rosso. Partire subito forte il Napoli e dopo un paio di verticalizzazione di Mario Rui, al 5’ la prima occasione pericolosa è proprio degli azzurri con Kvara che parte dalla sinistra, si accentra e prova a sorprendere Rui Patricio che deve distendersi per deviare in angolo la conclusione del georgiano.
La Roma non sta a guardare e i giallorossi fanno sentire subito forte la pressione sulla difesa del Napoli che in qualche occasione è leggermente in affanno e concede ai giallorossi una pericolosa occasione al 12’ dopo un mezzo pasticcio di Kim, che nel tentativo di anticipare Abraham di testa sorprende Meret in uscita e per poco non sfiora un’autorete. La palla scivola a lato dopo aver toccato il palo. Brividi al Maradona.
Da quelli di paura a quelli di gioia il passo è breve, e al 17’ il Napoli confeziona il gol del vantaggio con un’azione spettacolare finalizzata ancora una volta dal solito Victor Osimhen, che sblocca la partita con un gol capolavoro: dalla destra Kvara inventa e serve un assist delizioso al centro, Osi la addomestica, la controlla di petto, l’addomestica e al volo conclude a rete con un gran tiro che non lascia speranze a Rui Patricio. Il Napoli è meritatamente in vantaggio!
L’azione del gol è una perla da manuale del calcio: un’azione corale da far stropicciare gli occhi, da far innamorare i bambini e gli amanti del calcio e non solo, una mano fra ragionata e finalizzata da una fantastica giocata di Osimhen ma che parte da una serie di passaggi ininterrotti di fila, tutti azzurri, da Mario Rui, a Zielinski, passando per Anguissa, Kvara e terminata con la tecnica e la potenza di Victor.
Il Napoli conduce con merito dopo la prima mezz’ora di gioco, mentre la Roma cerca di arginare il gioco dei partenopei e a lanciare nello spazio Dybala e Abraham, ben controllati da Kim e compagni. Troppo timida la reazione della Roma, che dopo il goal cerca inutilmente di riacciuffare il pareggio. Poca convinzione nella reazione della squadra di Mourinho, con Dybala che rimedia anche un’ammonizione per un fallo su Lobotka.
Nel finale di tempo il Napoli va addirittura due volte vicinissimo al raddoppio: prima con un colpo di testa insidiosissimo del solito Osimhen, poi con un cross teso dalla destra che per poco non viene deviato in spaccata da un’acrobazia di Kvara.
L’ultimo sussulto è della Roma che sul filo di lana riesce a trovare una conclusione improvvisa di Spinazzola, ma la risposta di Meret è da applausi con una deviazione in angolo che salva la porta del Napoli che va così a riposo mantenendo il vantaggio di 1-0 firmato da Osimhen.
Nella ripresa la Roma cambia subito: dentro El- Shaarawy e fuori Spinazzola. Mourinho cerca di dare più spinta e vivacità alla sua squadra. Il Napoli conferma gli undici del primo tempo, provando a mantenere lo stesso atteggiamento concreto dei primi 45 minuti. Si vede subito la verve degli azzurri che continuano a macinare bel gioco e ad impensierire la retroguardia giallorossa.
Al 55’ Lozano sulla destra è devastante: salta in velocità Smalling e serve un cross teso per Kvara che però non riesce a trovare la deviazione al volo sprecando un’occasione preziosa.
Il Napoli gioca e attacca ma dimostra di saper difendere bene e in maniera concreta, anche quando la Roma diventa pericolosa e minacciosa: Al 62’ Meret compie un miracolo salvando la porta sul colpo di testa ravvicinato e a botta sicura di Cristante. Poi la difesa azzurra si oppone con il corpo e con i denti ad una serie di conclusioni della Roma, mostrando l’autentica “cazzimma” Made in Naples, con rabbia, decisione e grande determinazione. Quella che piace al tecnico azzurro e ai tifosi che al 64’, strozzano l’urlo dopo una bellissima conclusione di Lozano che vola via in contropiede e dopo un gran tiro diretto all’incrocio dei pali si vede negare la gioia del gol da un grande intervento di Rui Patricio che con un colpo di reni devia in angolo.
Al 69’ Spalletti mischia le carte e richiama dal terreno di gioco Mario Rui e Kvaratskhelia. In campo Olivera ed Elmas.
La partita resta accesa e in due minuti sono ammoniti prima Osimhen, poi El Shaarawy.
La Roma non molla la presa e dopo un cambio in attacco con Belotti al posto di Abraham, al 75’ i giallorossi riescono a riagguantare il pareggio con El Shaarawy che si libera della marcatura di Lozano e in spaccata si inserisce bene sul secondo palo battendo Meret per l’1-1 che vale il pareggio giallorosso.
Tutto da rifare per il Napoli, e Spalletti cambia ancora le carte inserendo in campo Raspadori e Simeone al posto di Lozano e Osimhen.
Nuova veste d’attacco per i partenopei che nei minuti finali cercano il gol che vale i tre punti.
All’83’ cambia anche Mourinho: entrano Bove e Tahirovic al posto di Pellegrini e Matic.
All’86 però il Napoli si riprende il vantaggio e il nuovo entrato Simeone, con grinta, cuore e tecnica fa il suo dovere di attaccante e raccoglie il suggerimento di Zielinski e scaglia in porta il pallone del 2-1 battendo Rui Patricio per il 2-1 che fa impazzire di gioia il Maradona. Napoli di nuovo avanti, con merito, con forza e con orgoglio.
Al 90’ gli azzurri sfiorano addirittura il tris Coin Raspadori che si vede respingere la conclusione da Rui Patricio che salva con i piedi.
Il Napoli trionfa al Maradona, continua a vincere e a marciare senza sosta.
Grande vittoria dei partenopei e grandissima reazione anche dopo il pareggio della Roma. La decidionio ancora una volta i suoi attaccanti: prima Osimhen, poi Simeone. Napoli nuvola, sempre più in alto!!!