La Matematica, al Maradona manca solo quella! La festa azzurra è solo rinviata. Gli azzurri non riescono a infilare l’ultimo filo di cotone del tricolore e la festa dovrà ancora attendere qualche giorno. Finisce in parità. 1-1 con le reti di Olivera e Dia. Una giornata quasi perfetta, di quelle sempre sognate, smorzata da un gol all’84’ dopo una giocata di Dia che frena la festa del Maradona.
L’ultima curva, l’ultimo ostacolo per il tricolore. Dopo la notizia del successo dell’Inter a San Siro contro la Lazio, tutto era nelle mani del Napoli che in un Maradona in delirio, in uno stadio stracolmo di gioia e di colori azzurri, doveva compiere l’ultimo passo: battere la Salernitana per conquistare la matematica certezza del tricolore, per poter urlare finalmente al cielo: NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA!!! Tutto rinviato per pochi giorni…il sogno deve attendere ancora qualche giorno…
Gli azzurri scendono in campo con la formazione tipo: Meret tra i pali, in difesa Kim e Rrahmani centrali, sugli esterni Olivera e il capitano Giovanni Di Lorenzo. A centrocampo Lobotka a inventare, con Zielinski e Anguissa, in attacco Lozano, Kvaratskhelia e Osimhen. La Salernitana, che nonostante la preparata festa azzurra cerca punti salvezza al Maradona, risponde con il 3-4-2-1 di Paolo Sousa: tra i pali c’è Ochoa, in difesa Pirola, Gyomber e Daniliuc, a centrocampo dalla destra Mazzocchi, Vilhena, Coulibaly e Bradaric, in attacco Kostanos e Candreva alle spalle di Dia.
Il Napoli motivatissimo, parte forte e al 2’ arriva subito la prima occasione azzurra con Osimhen che di testa svetta in area cercando la deviazione sul primo palo dopo un bel cross di Lozano dalla destra.
Gli azzurri insistono dalla destra e al 7’ l’azione si ripete: cross di Lozano e testa di Osomhen, questa volta debole tra le braccia di Ochoa.
Il Napoli gestisce gioco e palla a centrocampo e cerca l’occasione per sbloccare la gara.
Al 23’ il Napoli ci prova ancora, e ancora una volta con un colpo di testa di Osimhen che questa volta raccoglie una punizione di Zielinski e centra la porta con una zuccata impetuosa che però trova la pronta risposta di Ochoa che vola nell’angolo più basso a respingere la conclusione del nigeriano e a deviare in angolo.
La Salernitana prova a farsi vedere dalle parti di Meret e al 27’ un cross di Mazzocchi è deviato da Olivera, con Meret che prima prova a bloccare, poi respinge il pallone con qualche brivido.
Il possesso di palla del Napoli continua, ma gli azzurri non riescono a sbloccare il risultato. La Salernitana si compatta sulla linea difensiva con 5 difensori in linea attendendo i partenopei che provano a rompere il muro granata prima con Osimhen, poi con il solito Kvara sulla sinistra.
Al 42’ il Napoli ci prova dalla distanza e Anguissa al volo prova a sorprendere Ochoa che però è sempre pronto tra i pali: il portiere granata si distende e salva la porta.
Il primo tempo finisce così, con il risultato di 0-0, un risultato che però non basta ai partenopei per portare a casa la matematica per il tricolore.
Nella ripresa cambia subito la Salernitana: al 46’ esce Candreva ed entra in campo Botheim che va ad occupare la stessa posizione dell’ex giocatore di Lazio e Inter. Spalletti conferma gli stessi 11 del primo tempo.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo: il Napoli con il possesso palla cerca soluzioni per andare a rete, mentre i granata sono chiusi nella propria metà campo a difendere il risultato di parità.
La prima occasione azzurra è con Kvara al 51’, tiro dalla distanza e palla che esce alta.
Al 55’ prima ammonizione per il Napoli: Zielinski va in ritardo su Kostanos e commette fallo. L’arbitro mostra il cartellino giallo al polacco.
Il Napoli cambia: al 60’ Spalletti richiama dal terreno di gioco Lozano e Zielinski e mette in campo Elmas e Raspadori.
Passano due minuti e l’appuntamento con la storia decide di far salire in cattedra un nuovo protagonista azzurro: Mathias OLIVERA! Al minuto 62’ un calcio d’angolo battuto dal neo entrato Raspadori trova l’inserimento di Olivera che svetta di testa e insacca alle spalle di Ochoa il pallone dell’1-0. Napoli trova finalmente il meritato vantaggio ed esplode la festa al Maradona.
Il Napoli la sblocca e va vicino al raddoppio con Elmas che trova un diagonale insidioso che finisce a lato di pochissimo.
La Salernitana cambia e Paolo Sousa compie tre sostituzioni: fuori Vilhena, Bradaric e Mazzocchi. In campo Piatek, Bohinen e Sambia.
I granata non mollano e al 76’ trovano un’azione pericolosa di Kostanos al 76’ con un tiro dai 20 metri bloccato da Meret.
Il Napoli prova a chiuderla prima con Osimhen e con Kvara che sfiorano per due volte il raddoppio, ma all’84’ arriva l’inaspettato pareggio della Salernitana con una straordinaria azione di Dia che supera Osimhen e dal vertice destro dell’area azzurra fa partire un gran tiro di sinistro che si spegne all’incrocio dei pali più lontano della porta difesa da Meret. E’ il gol dell’1-1 che gela il Maradona che smorza la festa dei partenopei.
Gli azzurri però non mollano e all’87’ Kvara ha l’occasione per trovare il nuovo vantaggio. Tiro a giro potente che viene respinto da Ochoa che salva ancora la porta granata.
Nel finale il Napoli prova l’assalto per trovare il gol della vittoria e Spalletti manda in campo Simeone e Ndombele al posto di Lobotka e Anguissa.
Non basta agli azzurri. Finisce 1-1. Un punto non basta al Napoli per conquistare matematicamente il tricolore. Tutto rinviato alla prossima gara esterna contro l’Udinese. Ma la festa azzurra continua comunque…