Con la cessione di Cavani al PSG è iniziata la rivoluzione in casa Napoli, targata Benitez. Via quei giocatori che non fanno al caso al tecnico spagnolo o che erano troppo legati ai dettami mazzarriani e a loro posto pronti a vestire l’azzurro giocatori capaci di rispecchiare il calcio secondo Benitez, quel calcio vincente che la platea partenopea e De Laurentiis desiderano. Il 13 Luglio avrà inizio ufficialmente l’era di Rafè, il ritiro a Dimaro in tanti non ci saranno e tre volti nuovi la faranno da padroni aspettando gli altri nuovi arrivi. Infatti dopo l’ufficialità di Mertens, arrivano anche quelle di Callejon, fantasista del Real Madrid che ha totalizzato ben 32 presenze con il blancos dell’era Mourinho a discapito dei vari C.Ronaldo, Di Maria e Kakà. L’altro volto nuovo sarà Rafael, portiere del Santos che occuperà la casella lasciata vuota da Rosati, accasatosi al Sassuolo. Non sarà il solo a lasciare Napoli in quel ruolo, anche il “pirata” Morgan De Sanctis, lascerà Napoli e si accaserà alla Roma, al suo posto un portiere illustre e vincente, ovvero il pupillo di Benitez, Julio Cesar che arriverà in prestito dal Qpr, appena Chavez sarà ceduto a titolo definitivo in Argentina così facendo il ds Bigon, potrà tesserare il portiere brasiliano. In difesa è duello tra Rami del Valencia che resta in pole a discapito di Astori vicino al Milan. Il colpo Ogbonna è sfumato e il Napoli ci riproverà a portare in Italia un talento della Ligue francese, il giovane N’Koulu del Saint-Etienne. Attenzione però alla pista che porta a Trigoria, infatti De Laurentiis potrebbe portare a termine un doppio colpo nelle prossime ore, ovvero il difensore Marquinhos e l’esterno d’attacco chiesto da Benitez, il giovane e talentuoso Lamela, per una spesa complessiva che si aggira attorno ai quaranta milioni di euro. Per tentare l’argentino e avviare la trattativa, il Napoli ha messo sul piatto uno stipendio importante. I ben informati parlano di almeno 3,5 milioni di euro a stagione. E non è tutto. In prospettiva futura, infatti, il giocatore potrebbe scegliere di lasciare Roma e di puntare sulla vetrina della Champions League in vista dei Mondiali in Brasile. La tentazione per l’argentino potrebbe essere forte e De Laurentiis lo sa. La Roma, inoltre, non sta passando un grande momento e i partenopei potrebbero approfittare di questa situazione per aggiudicarsi il giovane centrocampista e portare soldi freschi nelle tasche della Roma, quel tesoro pervenuto dalla cessione di Cavani al PSG. Proprio a proposito di quest’ultimo in città ci si domanda chi sarà il sostituto. Dopo gli eclatanti rifiuti di Mario Gomez ad un passo dalla Fiorentina e Jovetic che potrebbe restare a Firenze se i bianconeri non verseranno i trenta milioni della clausola ai toscani, il Napoli si fionda su altri obiettivi. Il primo è Leandro Damiao del International, ad ore potrebbe essere azzurro, il giocatore è valutato venti milioni, ma il Napoli chiuderà a quindici. Mentre è stato scelto per accollarsi il peso dell’eredità di Cavani, l’attaccante del City Edin Dzeko, già tre incontri tra l’entourage del giocatore e il Napoli. Siamo alla stretta finale, con il passaggio di Osvaldo e Negredo al City, Dzeko al Napoli si fa. De Laurentiis però non vuole dissanguarsi e quindi cercherà di scendere con prezzo, la trattativa non sarà semplice ma è fattibile. In fine rimane la suggestione Ibra, chissà che il pirotecnico presidente partenopeo non abbia in riservo una sorpresa alla Inler per i tifosi di fede azzurra. Per il centrocampo, l’obiettivo numero uno è sempre Gonalons del Lione, sono tre i milioni di differenza tra domanda ed offerta. La trattativa potrebbe concludersi in tempi lunghi e il giocatore potrebbe essere in ritiro già nella seconda settimana. Questi gli obiettivi principali dell’era Benitez, poi si attenderanno altre uscite per puntellare ancora la rosa, il Napoli ha parlato qualche settimana fa con l’Udinese per Basta, in caso di cessione di Mesto il calciatore è pronto a vestire l’azzurro. Alla fine del mercato potrebbero essere ben undici i nuovi arrivi e molte di più le partenze, ma l’ossatura della squadra, quella che in questi ultimi due anni ha trascinato il Napoli tra i top club di Europa rimarrà la stessa. Se stessimo parlando di un film, a questo punto lo intitoleremmo, “Napoli Revolution”.