“Il Napoli vince con l’Atalanta per 2-0 e comanda la classifica della serie A in attesa dei due match delle antagoniste Fiorentina e Roma. In virtù dei pareggi di Inter e Juventus”.
Il Napoli affronta l’Atalanta nella terza giornata di campionato Seria A Tim. Gli uomini di Benitez scendono in campo consapevoli del pareggio tra Inter e Juventus nel anticipo delle 18:00. Spettacolo al San Paolo, fuochi d’artificio, Cheerleaders e il nuovo inno azzurro e la maglia mimetica che esaltano la tifoseria partenopea. Il primo tempo però si conclude a reti bianche, gli uomini di Benitez macinano tanto gioco ma non riescono a concretizzare, grazie anche al catenaccio dell’Atalanta che non concede spazi all’attacco partenopeo. Nel secondo tempo azzurri in vantaggio per ben due volte prima con Gonzalo Higuain al 71’ e poi con Callejon all’81, i partenopei battono l’Atalanta di Colantuono e comandano la classifica della Serie A.
La Partita:
Inizio straripante per il Napoli, la squadra ospite subito schiacciata nelle retrovie, al 3’ minuto un azione innescata da Insigne che lancia Mesto verso l’area di rigore, ma il terzino partenopeo viene atterrato. In seguito sugli sviluppi del calcio di punizione è Dzemaili ad andare vicino alla rete del vantaggio. Al 10’ minuto l’Atalanta prova ad impensierire la retroguardia azzurra con un tiro di Cigarini dalla distanza, ma Reina sicuro para e sull’azione di ripartenza è Pandev innescato da Insigne ad andare vicino al gol ma Consigli si oppone. Il Napoli non sembra soffrire i sei cambi in formazione, i vari Pandev, Mertens, Dzemaili, Armero, capitan Cannavaro e Mesto sono motivatissimi e macinano gioco senza sosta, i bergamaschi soffrono nei primi venti minuti di gioco il pressing azzurro e il gioco dei partenopei. Al 34’ boato del San Paolo, non per qualche azione o gol, ma per un fallo dell’ ex Cigarini su Insigne, ormai “Il Magnifico” è l’idolo di Fuorigrotta che i tifosi azzurri proteggono da ogni sorta di minaccia. Primo tempo che si conclude con il risultato di 0-0.
Il secondo tempo ha inizio subito a ritmi molto alti, prima Insigne e poi Pandev cercano di portare in vantaggio gli azzurri, manca però la precisione. L’Atalanta risponde con Cigarini che con un tiro a giro diretto all’incrocio cerca di beffare il numero uno azzurro, ma Reina risponde con una grandissima parata che fa esultare il San Paolo come se fosse stato un gol. Al 58’ nelle fila del Napoli esce Mertens ed entra Callejon, mentre per l’Atalanta esce Bonaventura ed entra Moralez, partita a scacchi tra i due tecnici, Benitez e Colantuono. Anche al 65’ si ripete il gioco scacchistico tra i due tecnici, nel Napoli esce Pandev ed entra Hamsik tra le ovazioni del San Paolo, mentre per l’Atalanta esce Del Grosso ed entra Brivio. Gara molto tattica solo un colpo del fuoriclasse avrebbe potuto spostare gli equilibri. Così è stato al 71’ minuto quando Gonzalo Higuain raccoglie una palla offerta da Hamsik e insacca la rete del vantaggio partenopeo, San Paolo in delirio e Fuorigrotta trema. Altra ovazione della tifoseria di casa quando Cigarini al 74’ è stato espulso per somma di ammonizioni dopo aver commesso fallo su Callejon. Calcio spettacolo al San Paolo, Higuain e Callejon incantano tifosi ed avversari con le loro giocate, l’unico a non farsi incantare è Consigli che nega loro la rete del raddoppio per i padroni di casa. Al 78’ ultimo cambio per Colantuono esce Stendardo e al suo posto entra l’attaccante Livaja. Però questo non basta all’Atalanta perché all’ 81’ arriva il raddoppio del Napoli con Josè Maria Callejon che raccoglie l’assist di tacco di Dzemaili e mette alle spalle di Consigli. Ultimo cambio anche per il Napoli, esce Dzemaili ed entra Radosevic, il giovane croato morde le caviglie degli avversari fino al novantesimo senza dare spiragli di una improbabile rimonta degli atalantini. Canta Napoli, gli uomini di Benitez incantano non solo il popolo di fede partenopea ma tutto il calcio italiano, primo posto meritato in classifica. Ora testa al Borussia Dortmund perché mercoledì il popolo del San Paolo è chiamato ad un mercoledì magico di Champions.
Cosimo Silva