Il Napoli conquista i quarti di finale di Champions per la prima volta nella sua storia. Vinciamo la prima finale della stagione, come aveva definito la sfida Luciano Spalletti, sagace e lungimirante nell’inquadrare con evidenza evocativa un traguardo epocale. Gli azzurri sono travolgenti ed esaltanti, l’Eintracht resta aggrappato alla speranza e all’imprevedibilità del pallone per una quarantina di minuti. Poi la V scintillante di Victor fiammeggia tra le Stelle più luminose d’Europa. Osimhen va in cielo alla fine del primo tempo e il suo stacco lo coglie solo un satellite in orbita terrestre. Testa tra le nuvole e palla all’incrocio. Non si arriva all’ora di gioco e Super Osi stavolta va in estensione orizzontale e spinge dentro un cross di Di Lorenzo. Siamo 2-0 che con i due dell’andata fanno 4. Qualificazione chiusa e arricchita nella forma e nella sostanza spettacolare dalla firma di Zielinski che si prende un rigore e lo va a tirare di forza e precisione. Nell’anno delle meraviglie, il Napoli conquista il primo Gran Premio del Promontorio Champions giungendo ai quarti di finale come mai aveva fatto prima. Siamo nel Red Carpet d’Europa con autorevolezza e nobilità, vincendo 7 partite su 8 con a corredo la bellezza di 25 gol. Adesso aspettiamo venerdì per conoscere il prossimo avversario. Con intatta la consapevolezza di star scrivendo un romanzo emozionante che resterà tra le pieghe dell’anima e nella narrazione azzurra più struggente.
fonte: SSC NAPOLI