Home Calcio Serie A Maurizio Sarri nuovo tecnico del Napoli, la giovane Italia riparte da Napoli!

Maurizio Sarri nuovo tecnico del Napoli, la giovane Italia riparte da Napoli!

Maurizio SarriE’ Maurizio Sarri il nuovo allenatore del Napoli. Aurelio De Laurentiis, che venerdì sera aveva incontrato l’ex tecnico dell’Empoli all’hotel Vesuvio, ha rotto gli induci e ha deciso di affidare a lui la panchina. La fumata bianca arriva immediatamente dopo un secondo vertice, cominciato nella prima mattina, al termine del quale Sarri ha firmato il contratto con gli azzurri. Si parla di un anno con opzione sul secondo a 1,5 a stagione.

La cena che ha portato alla fumata bianca tra l’allenatore ed il Napoli, si è tenuta al ristorante Caruso, al nono ed ultimo piano dell’Hotel Vesuvio. Al tavolo, Sarri, De Laurentiis e la moglie del presidente. Un anno e mezzo con opzione per il secondo anno, il futuro parte a tavola. Il menù? Sarri ha mangiato paccheri allo scorfano, specialità del Caruso.

Sul piatto anche tre richieste di mercato: “Oltre a Valdifiori, pronti in pentola, Rugani e Mario Rui”.

E intanto stato ufficializzato l’addio di Bigon: “La SSC Napoli comunica che Riccardo Bigon ha rassegnato le dimisioni dal ruolo di Direttore Sportivo. Il Presidente Aurelio De Laurentiis ringrazia Bigon per il lavoro svolto in questi anni”. 

Sarri siga

LA SCHEDA DI MAURIZIO SARRI:

Cresciuto a Figline Valdarno (i genitori toscani si trovavano temporaneamente in Campania per lavoro), alternò in gioventù il ruolo di calciatore dilettante a quello di dirigente di banca[1]. Iniziò ad allenare nella provincia toscana, ottenendo i primi risultati positivi sia alla guida della Faellese, con la quale arrivò fino agli spareggi per la promozione in Prima Categoria, che alla guida di Cavriglia e Antella, entrambe portate inEccellenza[2]. Nel 2000 fu assunto dalla Sansovino, che in tre stagioni guidò dall’Eccellenza alla Serie C2, ottenendo due promozioni e vincendo la Coppa Italia Serie D.Fu proprio a Monte San Savino che Sarri si guadagnò il soprannome di “mister 33″ (storpiato erroneamente nel corso degli anni in “mister 33 schemi”).

Il tecnico di Vaggio stava ottenendo risultati sorprendenti in serie D, ma non poteva accedere al corso per allenare in Serie C2, non avendo un passato da calciatore. Fu così che il giornalista Fabrizio Ferrari, gli affibbiò questo nomignolo per sottolineare il lavoro puntiglioso e certosino non solo nelle varie fasi di gioco (possesso, non possesso e transizione), ma soprattutto sulle “palle inattive” (rimesse laterali, calci di punizione e calci d’angolo). Nel giro di pochi mesi tutti i quotidiani sportivi nazionali scrissero di lui e nell’estate del 2003, in seguito alla vittoria della Coppa Italia Serie D gli fu concessa una deroga per allenare in Serie C2, tanto che il presidente della Sangiovannese, Arduino Casprini, che non aveva potuto tesserarlo l’anno prima (a causa di quel problema burocratico), lo prese subito alla guida della squadra valdarnese.

Casprini non si sbagliava: con Sarri ottenne la promozione in C1 nel 2003-04 e l’ottavo posto nel successivo campionato di terza serie.[4] Nel 2005-06 esordì inSerie B, traghettando il ripescato Pescara all’undicesimo posto verso una salvezza che in estate sembrava una chimera. L’anno successivo guidò per cinque mesi l’Arezzo dopo l’esonero di Antonio Conte (l’ex juventino nelle prime 9 giornate aveva racimolato appena 5 punti, senza vincere una sola volta). In Coppa Italial’Arezzo guidato dal tecnico di Vaggio, raggiunse i quarti di finale, eliminando il Livorno che militava in Serie A, ma soprattutto giocando alla pari con il Milan che nel giro di qualche mese avrebbe vinto la Champions League. Contro i rossoneri riuscì a vincere 1-0 nella gara di ritorno giocata ad Arezzo, sfiorando addirittura i tempi supplementari (traversa di Goretti nei minuti finali).

Poi a marzo arrivò l’esonero nonostante fosse stato l’unico allenatore di Serie B in grado di raccogliere punti sui campi di Juventus e Napoli: 2-2 in entrambi i casi. Brevissima la successiva esperienza all’Avellino nel 2007: si dimise a fine agosto, dopo la gara di Coppa Italia persa in casa con l’Ascoli 0-2, senza cominciare il campionato di Serie B, ritenendo di non poter lavorare in una situazione priva di programmazione e organizzazione. Alla fine di quella stagione infatti l’Avellinoretrocesse. Nel 2007-08 subentrò a Davide Pellegrini sulla panchina dell’Hellas Verona in Lega Pro Prima Divisione con un contratto triennale, ma rimase soltanto per poche giornate, anche perché il Ds Giovanni Galli non riuscì a portare dal mercato di gennaio il bomber necessario per migliorare la situazione deficitaria dell’attacco.

Pochi mesi dopo subentrò all’esonerato Giovanni Pagliari alla guida del Perugia in Prima Divisionee fu sollevato dall’incarico il 15 febbraio con la squadra all’undicesimo posto nonostante avesse vinto il derby sul campo della Ternana. Nel 2009-10 sostituì l’esonerato Gustinetti al Grosseto nelle ultime 11 giornate di campionato, dovendo fare a meno del bomber Mauricio Pinilla infortunatosi dopo un paio di partite[10]. Nella stagione 2010-11 venne ingaggiato dall’Alessandria, inPrima Divisione, voluto dal presidente con cui aveva lavorato alla Sansovino anni prima. A fine stagione, la squadra giunta terza venne eliminata in semifinale di ritorno di playoff per la serie B dalla Salernitana, dopo un arbitraggio discutibile del signor Viti di Campobasso che concesse un calcio di rigore per un fallo commesso fuori area. Quindi l’anno seguente , andò al Sorrento per il campionato 2011-12. Il 14 dicembre seguente fu esonerato con la squadra sesta in classifica, sostituito da Gennaro Ruotolo.

Il 25 giugno 2012 firma un contratto annuale con l’Empoli. Giunto quarto in campionato, si qualifica ai playoff: dopo aver sconfitto il Novara, perde la finale colLivorno. Il 13 giugno 2013 rinnova per due stagioni il contratto con la società toscana. Nella stagione 2013-2014 l’Empoli finisce al secondo posto, ed è promosso inSerie A. Nella stagione 2014-2015 esordisce con gli azzurri nella massima serie conquistando la salvezza con un bel gioco; il 19 maggio 2015 l’ex giocatore dell’Empoli Ighli Vannucchi gli consegna il premio “Leone d’Argento 2015″. Il 4 giugno seguente si dimette, nonostante avesse altri due anni di contratto col club toscano. Di recente è stato premiato ad Amalfi con la Panchina Giusta, premio vinto lo scorso anno da Carlo Ancelotti ex tecnico del Real Madrid.

A Sarri basterà avere il riflesso del prato verde nelle lenti e una sigaretta nella mano destra per far crescere il nuovo progetto Napoli, targato Italia, un Napoli di giovani italiani.

Cosimo Silva