Dario Marcolin, giornalista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 1 Station Radio:
“La Lazio ha cambiato un giocatore con caratteristiche uniche, che indirizzava anche il gioco della squadra. Stanno pagando questo cambiamento, ma se guardi la storia della Lazio anche dell’anno scorso ti accorgi che con le piccole hanno sempre fatto difficoltà. Un po’ la condizione, un po’ la sottovalutazione dell’avversario ed ecco che si rischia di trovarsi in queste situazioni. Le squadre piccole non ti danno spazi… succede anche al Napoli che però ha più abitudine a stare nella metà campo avversaria.
Napoli-Lazio? Mi aspetto una partita di sprint iniziale alternata ad attesa, come con il Sassuolo. Un risultato positivo del Napoli manderebbe la Lazio già a -9 dal primo posto, una stoccata importante già prima della sosta. Il Napoli poi ha Osimhen che in questo momento ha numeri incredibili, abbassa le difese e fa sempre gol. Merita il rinnovo: ha fatto più di 50 gol in 80 partite, è un leader e un trascinatore, rischi che le grandi squadre te lo portino via quindi devi accontentarlo. Inoltre credo che sia contento di restare e che bisogna tentare di mantenerlo con te se vuoi far bene anche in Champions.
Centrocampo del Napoli? Sicuramente se fai tre competizioni nel livello devi avere le coppie in ogni reparto, ma penso a Gabri Veiga… per chi lo avrebbe fatto giocare Garcia? Il trio Lobotka-Zielinski-Anguissa è uno dei migliori centrocampi d’Europa, da 50 partite l’anno perché è dura tenerne uno fuori.
Lozano? Ha vissuto alti e bassi, aveva caratteristiche uniche rispetto al resto della squadra ma tutti noi potevamo aspettarci di più. Se hanno deciso di cambiare è perché Politano e Lindstrom danno grandi garanzie in fase offensiva e che quindi lui e Demme fanno parte di una vecchia gestione e non avranno più spazio.
Lindstrom? Può giocare sicuramente a destra, ma pure se mancasse Kvaratskhelia potrebbe giocare in quella zona. Jolly importante che può spaccare la partita nella mezz’ora finale da subentrato. Veiga? Articolo V, chi ha i soldi ha vinto! Questa è una battuta che si fa negli spogliatoi. Che dire, è stato attratto da cose diverse e ci sta la scelta, forse avrà intuito anche che a Napoli non avrebbe avuto tutta questa certezza di giocare. Lobotka costruisce, Zielinski fa l’interno e il trequarti e Anguissa ci mette il fisico. Si guardano in faccia e si capiscono.
Cajuste? Giocatore interessante, sta entrando nei meccanismi ma è un Allan con più fisico. Un incontrista, ha recuperato tantissimi palloni in Ligue 1. La Roma? Organico forte, se tu pensi che oggi come gruppo d’attacco hanno Dybala-Lukaku e Belotti-Abraham come quartetto. A centrocampo Paredes, Sanches e Pellegrini. La Roma è una signora squadra però bisogna avere equilibrio tra difesa e attacco, non so se ci sia al momento. Ci si gioca già tanto contro il Milan, per non renderlo un campionato in salita dopo sole tre giornate.
Natan? Tutti sono abituati con Kim oggi, ma per giudicare l’operato di Juan Jesus che ora è il titolare bisogna aspettarlo. Ho parlato con Garcia e Natan dice di lui che è forte, che si sta integrando e sta cambiando il modo di mangiare e di allenarsi. Non posso che fidarmi, mentre Juan Jesus è un usato sicuro. All’inizio gli allenatori comunque fanno spesso giocare la vecchia squadra e poi pian piano apportano nuove modifiche”.