Per un incredibile scherzo del destino l’ultima curva che porta a questo scudetto passa per la Lazio dell’ex comandante Sarri, che nel nel 2018 ha sfiorato lo scudetto col Napoli. Tutti abbiamo ancora negli occhi il favoloso terzo tempo del gigante d’ebano, il mai dimenticato KK che in quel di Torino regalò la vittoria al Napoli negli ultimi minuti di gioco.
La Juve era sempre quella di Allegri, anche se si trattava di una compagine molto più arcigna e ben allestita, il Napoli era quello di Insigne e Mertens, l’unico reduce di quella squadra è quel Piotre Zielinsky che al gol di Raspadori a Torino è caduto emotivamente stremato, sapendo che questa volta la storia sarà diversa. Quello scudetto fu “perso in albergo” da una squadra emotivamente scarica, dopo aver assistito alll’incredibile vittoria della Juve a Milano, con un arbitraggio quantomeno discutibile, contro un’Inter allenata da quel mister Spalletti, il grande artefice di questo Napoli a un passo dal suo terzo tricolore.
La città è già in festa in attesa in attesa del fischio iniziale della partita delle 12.30 che vede ancora una volta protagonista quell’Inter che questa volta sarà chiamata a non perdere contro la Lazio di Sarri. Siamo all’ultima curva di questo lungo giorno, aspettando Napoli Salernitana, in attesa di quell’urlo liberatorio che darà finalmente inizio alla festa.
Articolo a cura di Enrico Campanile
