Aurelio De Laurentiis ha tagliato un traguardo storico: mille partite da presidente del Napoli. Un’avventura iniziata nell’agosto del 2004, quando rilevò la società dal fallimento e la fece ripartire dalla Serie C. Il primo capitolo di questa lunga storia fu scritto nel settembre dello stesso anno, con l’esordio contro il Cittadella. Da quel momento, il Napoli ha vissuto un percorso straordinario, diventando una delle realtà più solide del calcio italiano.
Un presidente ambizioso e vincente
In queste mille partite, De Laurentiis ha portato il Napoli stabilmente ai vertici del calcio italiano, mancando l’Europa solo in rarissime occasioni. La sua gestione, spesso discussa, ha avuto però un comune denominatore: la crescita costante della squadra. Nel corso di questi vent’anni, il Napoli è tornato a vincere un titolo che mancava da 33 anni, conquistando uno Scudetto, tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Oltre ai trofei, De Laurentiis ha garantito continuità, organizzazione e progettualità, elementi che hanno reso il club un modello di gestione virtuosa, capace di competere con le grandi realtà del calcio europeo. Nonostante le critiche, va riconosciuto che ogni allenatore, direttore sportivo e giocatore passato dal Napoli ha operato sotto la sua guida, dimostrando la centralità della sua figura nelle scelte societarie.
Vincere e fare business: due obiettivi compatibili
C’è chi sostiene che De Laurentiis punti solo al business, ma la realtà è ben diversa. Un presidente che investe nel calcio sa che vincere è fondamentale anche dal punto di vista economico. Lo Scudetto, ad esempio, non è solo un trofeo da esporre in bacheca, ma una fonte di ricavi, sponsor e visibilità internazionale. Pensare che un presidente non voglia vincere per timore di investire è una lettura superficiale: chi lotta per lo Scudetto non si accontenta del quarto posto, anche perché il titolo porta più risorse e prestigio.
Il futuro con De Laurentiis
Negli ultimi tempi si è parlato dell’accelerazione nella costruzione del centro sportivo di Castel Volturno per “accontentare” Antonio Conte. Un’interpretazione che non rende giustizia alla visione di De Laurentiis: il presidente ha sempre avuto in mente un progetto strutturale per il Napoli, indipendentemente dall’allenatore di turno.
Che piaccia o no, De Laurentiis è, è stato e sarà il presidente del Napoli. Ha preso una società scomparsa dal calcio che conta e l’ha riportata in cima, conquistando traguardi che sembravano irraggiungibili. Le mille partite sono solo una tappa di un viaggio che, con le giuste scelte, può riservare ancora tante soddisfazioni ai tifosi azzurri.
Articolo a cura di Salvatore Cascone
