Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn nel post partita del pari contro il Napoli:
“C’è un po’ di delusione per la partita che hanno fatto i ragazzi contro la squadra campione d’Italia. Abbiamo fatto primo tempo e inizio secondo molto buoni, una leggerezza ci è costata la vittoria. Per come è andata c’è delusione, abbiamo perso le distanze ma nonostante questo siamo stati ordinati. Il Napoli ha avuto più possesso, ma Sommer è rimasto inoperoso“.
Darmian dice di non aver toccato il pallone sul corner del pareggio.
“C’è da rivederlo, penso che l’arbitro abbia fatto un buona gara e non era semplice. In campo c’è stata grande educazione da parte dei giocatori”.
La squadra era stanca?
“Veniamo da una settimana che avevamo cerchiato in rosso sul calendario, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché abbiamo avuto un giorno e mezzo dopo aver giocato 120 minuti. C’è dispiacere per i nostri tifosi, visto che ci hanno riservato un’accoglienza da brividi. Ci sarebbe piaciuto regalargli la vittoria, ma ogni volta c’è qualcosa da imparare. Sul pareggio potevamo sicuramente fare meglio, ma anche quello sarà un insegnamento”.
Eccesso di foga?
“Probabilmente abbiamo sbagliato qualche scelta, anche all’ultimo. Potevamo fare meglio ma non dimentichiamo che contro l’Inter ci sono sempre gli avversari, organizzati e pieni di talento Juan Jesus ha fatto un intervento meraviglioso su Barella e lì la partita sarebbe finita”.
Che giorni sono stati?
“Sono stati tre giorni di analisi, nelle sconfitte si possono prendere cose positive anche se la delusione era forte. Si è finito alla lotteria dei rigori e hanno vinto loro, ma si possono imparare tante cose. Siamo abituati alle critiche, abbiamo una bella corazza”.
Cosa le è piaciuto di più stasera?
“La concentrazione che hanno avuto i ragazzi, abbiamo passato tre giorni ad analizzare non con i sorrisi come eravamo abituati a fare da nove mesi a questa parte”.
Scudetto più vicino?
“C’è questa speranza, ma dobbiamo ancora lavorare perbene, mancano ancora due mesi alla fine. Non dobbiamo mollare e mantenere sempre questa attenzione”.
Cosa è successo tra Acerbi e Juan Jesus?
“Me lo stava dicendo ora l’addetto stampa, non ho materiale per dire qualcosa. Conosciamo il ragazzo, lo dirà lui”.