Pino Daniele, stroncato da un infarto la scorsa notte alla vigilia dei 60 anni, che avrebbe compiuto il 19 marzo. Pino Daniele con Massimo Troisi, sono stati gli inventori di un arte napoletana tra musica con un sound inconfondibile e una comicità che ha caratterizzato tutti gli anni 80 e 90 non solo di Napoli ma dell’ Italia intera, e dopo Massimo Troisi, anche la scomparsa di Pino Daniele lascia orfana una città intera che vedeva in loro, l’immagine artistica e la bellezza di una città intera, era e sono e rimarranno il meglio di Napoli e il manifesto più bello della napoletanità vera. La Redazione di MundoNapoliSport24 si unisce al dolore della famiglia, e porge le proprie condoglianze cosciente, che oggi è volato via dopo Troisi un altro pezzo bello di Napoli che mai più riavremo, ma la sua musica rimarrà immortale come i film di Totò e il nostro Pino vivrà ogni qual volta canteremo una sua canzone, adesso vogliamo immaginarli così dall’altra parte Pino e Massimo assieme tra una strofa e una battuta che dicono così “Napule è na carta sporc’ ca nisciun se ne mbort e ognuno aspetta a ciort”. (Noii ora vogliamo immaginarvi così).
L’esordio di Pino Daniele è nel 1977 con Terra mia: il brano che apre il disco, «Napule» è diventa il manifesto della speranza e delle disillusioni di una generazione. Il 1979 è l’anno di «Je so´ pazzo» e di capolavori come «Je sto vicino a te» «Il mare», «Putesse essere allero».
«Nero a metà», del 1980, è l’album del grande successo, l’incrocio definitivo tra il blues dei neri americani e la musica popolare napoletana, simbolo del meticciato sociale, culturale e artistico, tra «Alleria» e «A me me piace ´o blues». Il 19 settembre 1981, l’apoteosi in piazza del Plebiscito, con 200 mila persone ad ascoltare Pino sul palco con Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese. È la consacrazione del «neapolitan power».
La collaborazione con Massimo Troisi : Arrivano un altro lp epocale, come «Vai mo´» (1981), e brani come «Yes I know my way», «Viento ´e terra». «Bella ´mbriana», del 1982, coinvolge jazzisti del calibro di Wayne Shorter ed Alphonso Johnson, continuando a mischiare napoletano, italiano ed inglese, «Tutta ´n’ata storia» e «I got the blues». Due anni dopo, «Musicante» incontra le percussioni brasiliane di Nana’ Vasconcelos, la tromba di Don Cherry e i suoni d’Africa, affrontando temi-tabù come quelli del contrabbando in mano alla camorra in Stella nera.
Ciao Pino! continueremo a cantare le tue canzoni e a parlare di te! (La Redazione di MundoNapoliSport24)
Il Direttore
Cosimo Silva
BRANO TRATTO DA YOUTUBE (NAPULE E’):