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Il Napoli ferma il Barcellona: al Maradona finisce 1-1, Osimhen risponde a Lewandowski

Si presenta  con un pari contro il Barcellona il nuovo Napoli di Calzona. Al Maradona, dopo un primo tempo senza emozioni, Osimhen risponde al vantaggio di Lewandowski e rinvia il discorso qualificazione alla gara di ritorno a Barcellona.

Riparte da un buon pari nella sfida Champions contro il Barcellona il nuovo Napoli targato Ciccio Calzona, terzo allenatore in questa tribolata stagione che vede gli azzurri soffrire e arrancare, a pochi mesi dalla fantastica cavalcata del trionfo scudetto.

Tanta l’attesa per l’esordio del nuovo tecnico e per la sfida Champions contro i blaugrana.

E ora tocca a Calzona, terzo allenatore a guidare il Napoli in questo torneo di Champions League. Il nuovo allenatore del Napoli, inizia la sua avventura da primo allenatore azzurro proprio dalla delicatissima sfida degli ottavi di Champions, un esordio che di certo resterà impresso nella memoria del nuovo tecnico, chiamato ad invertire la rotta del Napoli in una stagione complicatissima.

A due giorni dall’arrivo a Napoli, il nuovo tecnico azzurro, contro il Barcellona manda in campo un 4-3-3 con Meret tra i pali, difesa a quattro con Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera, a centrocampo il trio con Anguissa, Lobotka e Cajuste, a guidare l’attacco dei partenopei torna Victor Osimhen, reduce dalla finale persa in Coppa d’Africa, con Politano e Kvara ai due lati.

Xavi risponde con lo stesso modulo, con un 4-3-3 che propone come terminale offensivo Lewandowski con Pedro e Yamal.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona.

A disp.: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Traoré, Simeone, Lindstrom, Mazzocchi, Ostigard, Raspadori.

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Iñigo Martinez, Cancelo; Gundogan, Christensen, de Jong; Lamine Yamal, Lewandowski, Pedri. Allenatore: Xavi

A disp. : Pena, Astralaga, Raphinha, Joao Felix, Vitor Roque, Romeu, Sergi Roberto, Casado, Lopez, Cubarsi, Guiu, Fort.

Napoli con la tradizionale casacca azzurra, Barcellona con la divisa di colore giallo.

Si parte, con il possesso palla degli spagnoli, e il Napoli in attesa. Al 4’ la prima conclusione è proprio degli ospiti, con un tiro alto di Yamal che non crea troppi pericoli a Meret.

Nei primi dieci minuti la squadra di Xavi detta il gioco, mentre il Napoli, attende e cresce pian piano, con qualche iniziativa di Kvara, chiuso in angolo da Araujo.

La squadra di Xavi palleggia a tutto campo e al 15’ sfiora l’esterno della rete con Lewandowsi che stoppa in area e poi calcia di poco a lato.

Il dominio del Barcellona si vede e si concretizza in due pericolose occasioni da parte degli spagnoli, con Meret protagonista assoluto a salvare la sua porta: al 23’ Lewandowski calcia centralmente trovando il piede miracoloso del portiere azzurro, poi al 24’ Gundogan, ci prova dalla distanza con una gran botta diretta all’incrocio, ma l’intervento di Alex è ancora una volta provvidenziale e la parata plastica al volo salva ancora i partenopei, con una deviazione in angolo.

Il Napoli subisce le iniziative della squadra di Xavi, ma risponde con carattere, grinta e convinzione agli attacchi ospiti.

La squadra di Calzona fatica ad impostare il gioco, forse troppo allungata nei reparti, e la prima mezz’ora registra un dominio di marca blaugrana.

Nessun tiro in porta per il Napoli nello specchio della porta, fatta eccezione per qualche buona trama di gioco e qualche ripartenza senza esito e nei primi 45 minuti i padroni di casa non impensieriscono più di tanto il Barcellona. Si va così a riposo sul risultato di 0-0.

Nella ripresa le squadre rientrano in campo con gli stessi uomini del primo tempo e con le stesse dinamiche.

Ospiti con il pallino del gioco in mano, e Napoli in attesa, incapace di calciare in porta e creare azioni pericolose, a differenza dei blaugrana che al 49’ cercano subito la porta con Gundogan che impegna subito Meret.

Il Barcellona continua a dominare e ad avere il possesso palla, e al 60’ la squadra di Xavi, con pazienza e impegno riesce a trovare la strada giusta e a sbloccare il risultato con Lewandowsi che riceve in area un assist di Pedri, evita Di Lorenzo e lo trasforma in oro battendo Meret per il gol dell’1-0.

Calzona prova a scuotere la squadra e al 67’ opera una doppia sostituzione: fuori Cajuste e Kvaratskhelia, in campo Traorè e Lindstrom.

Il Napoli reagisce subito, ed è proprio Lindstrom a creare scompiglio nella difesa blaugrana, passando da sinistra a destra e pennellando un buon cross spazzato dalla difesa del Barcellona. I partenopei sembrano più vivaci e propositivi e al 75’ la squadra azzurra, alla sua prima vera occasione, confeziona il gol del pareggio con il ritorno al gol di Victor Osimhen: il nigeriano approfitta dell’errore di Martinez e con un rasoterra micidiale supera Ter Stegen firmando il gol dell’1-1.

Osimhen segna e poi si accomoda in panchina, perché Calzona opera subito un’altra doppia sostituzione per gli azzurri: escono Osimhen e Politano ed entrano in campo Raspadori e Simeone.

Cambia l’attacco azzurro e la squadra prova ad avere un atteggiamento più arrembante e propositivo e i partenopei si fanno vedere più volte dalle parti di Ter Stegen sfiorando il vantaggio con un colpo di testa pericolosissimo di Anguissa.

Xavi corre ai ripari e ridisegna la squadra squadra: escono Yamal, CHristensen e Pedri ed entrano in campo Raphinha, , Romeu e Joao Felix.

Nel finale il Napoli prova il colpaccio cercando il gol del ko con una buona opportunità di Simeone, ma la palla esce alta sulla traversa.

Finisce 1-1. Osimhen risponde a Lewandowski. Appuntamento a Barcellona per la gara decisiva per la qualificazione ai quarti.

Roberto Sica