Dopo settimane di difficoltà, il Napoli deve tornare alla sua identità. L’esperienza del 3-5-2, nata quasi per necessità dopo la partita con la Lazio, ha mostrato più ombre che luci. Se da un lato ha portato Raspadori a segnare qualche gol, dall’altro ha tolto alla squadra la fluidità di manovra, l’equilibrio tattico e la solidità difensiva che avevano caratterizzato il periodo migliore della stagione.
Un Napoli più fragile con il 3-5-2
Con questo modulo, la squadra ha faticato a esprimere il suo gioco. L’attacco, privo della fantasia di Neres e delle sovrapposizioni sulla destra tra Anguissa, Di Lorenzo e Politano, è apparso meno pericoloso. A centrocampo, la copertura non è stata sufficiente e la difesa ha iniziato a soffrire in ogni partita, con Rrahmani spesso in difficoltà. Non è un caso che il Napoli abbia subito gol con regolarità e abbia perso quella compattezza che gli permetteva di vincere anche con una sola rete di scarto.
Perché serve tornare al 4-3-3
Il ritorno a questo sistema di gioco non è solo una questione tattica, ma anche mentale. Con il 4-3-3, il Napoli ha espresso un calcio più armonioso, fatto di scambi rapidi e movimenti sincronizzati. Neres ha dimostrato di essere un giocatore chiave: i suoi assist hanno permesso ad Anguissa e McTominay di segnare più volte, e il suo dialogo con Lukaku ha dato imprevedibilità all’attacco, come visto contro la Fiorentina, girone di andata.
Equilibrio e solidità prima di tutto
Un singolo giocatore non può determinare un’intera strategia. Se è vero che Raspadori ha trovato la via del gol, è altrettanto vero che il Napoli ha perso il suo equilibrio. Una squadra non può sacrificare il suo gioco per adattarsi a un singolo interprete. Il 4-3-3 garantisce maggiore copertura difensiva e permette alla squadra di sfruttare al meglio le sue caratteristiche: il palleggio rapido, le sovrapposizioni sulle fasce e la capacità di vincere le partite anche con un solo gol di scarto, senza subire troppo.
La condizione fisica e mentale
Un altro aspetto preoccupante è il calo evidente nel secondo tempo. La speranza è che si tratti solo di un problema fisico e non mentale. Il Napoli ha bisogno di ritrovare fiducia e stabilità, e il miglior modo per farlo è tornare alle certezze che gli hanno permesso di esprimere un calcio di alto livello.
La strada per risollevarsi passa dal ritorno al 4-3-3
Recuperare Neres, ripristinare le combinazioni vincenti sulle fasce e ridare compattezza alla squadra sono le chiavi per ritrovare il vero Napoli. Per vincere, non basta segnare: serve equilibrio, solidità e identità.
Articolo a cura di Salvatore Cascone