Home Prima pagina Il Derby è azzurro. Napoli corsaro all’Arechi con Di Lorenzo e Osimhen 

Il Derby è azzurro. Napoli corsaro all’Arechi con Di Lorenzo e Osimhen 

Tre punti per continuare la corsa in campionato in testa alla classifica e per dimenticare l’eliminazione in coppa Italia. Il Napoli vince il derby contro la Salernitana e vola sempre più in alto. Per superare l’ostacolo granata ci pensano le reti del capitano Di Lorenzo, che sblocca il risultato e apre la strada al successo azzurro firmato anche da Victor Osimhen, autore del raddoppio ad inizio ripresa. Il Napoli viaggia spedito e non cala la guardia anche davanti ad una gara all’apparenza insidiosa, ma ben controllata per tutti i novanta minuti. Tre punti che portano il Napoli a quota 50 punti con una bella vista dall’alto che fa sognare i partenopei. 

Ma ripercorriamo la gara: allo stadio Arechi di Salerno va di scena il derby campano Salernitana-Napoli, una gara sempre attesissima e dal fascino particolare, ricca di insidie e intrisa di significati, storico-calcistici e storie di passione azzurra e granata. 

Il Napoli di Spalletti reduce dal successo in campionato contro la Juve e dalla delusione di coppa Italia con la sconfitta ai danni del Verona, affronta una Salernitana che arriva da una settimana particolare con la pesantissima sconfitta ai danni dell’Atalanta e l’esonero del tecnico Davide Nicola, che dopo un clamoroso colpo di scena ha ritrovato il suo posto sulla panchina granata.

Ed eccoli qui a sfidarsi in campo, Napoli e Salernitana, con gli azzurri decisi a continuare la cavalcata tricolore e con la Salernitana desiderosa di riscatto e pronta a sgambettare gli azzurri. 

Il Napoli, senza il sostegno dei suoi tifosi, si presenta in campo con Meret tra i pali, Kim e Rrahmani centrali, Di Lorenzo e Mario Rui esterni, a centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski, in attacco nel tridente torna Lozano sulla fascia opposta a Elmas, che sostituisce Kvara, terminale d’attacco il solito Victor Osimhen. 

La Salernitana di Nicola schiera il 3-5-2 con Ochoa tra i pali, gli esterni Candreva e Bradaric e con Piatek e Dia in attacco. Resta in panchina Bonazzoli. Affascinante la sfida a distanza tra i messicani Ochoa e Lozano. 

In avvio la salernitana si schiera a 4 in difesa, con atteggiamento di attesa, con gli azzurri che nei primi dieci minuti partono propositivi sugli esterni con Mario Rui da una parte e con Lozano dall’altra. Osimhen cerca di trovare spazi e le misure per sorprendere Ochoa e al 12’ arriva la prima conclusione azzurra con un tiro dalla distanza intercettato da Gyomber. 

Nell’occasione il giocatore della Salernitana si infortunia per un problema muscolare ed è costretto a lasciare il terreno di gioco, al suo posto Nicola manda in campo Lovato. 

La Salernitana prova a ripartire e cerca la conclusione, Dia però si allunga troppo la palla e favorisce l’intervento in chiusura di Anguissa che fa ripartire il Napoli. 

La gara si accende e in pochi minuti ecco due occasioni nitide, una per parte: al 20’ sull’angolo battuto da Zielinski, Osimhen gira a rete trovando la pronta risposta di Ochoa che blocca in due tempi, poi la Salernitana replica con una conclusione dalla distanza di Piatek, ma Meret si fa trovare pronto e salva la porta.

Al 34’ il Napoli dopo una bella combinazione trova il vantaggio con il solito Victor Osimhen, ma l’arbitro Chiffi annulla il gol per fuorigioco dell’attaccante azzurro sull’ottimo spunto di Di Lorenzo. 

Al 43’ la Salernitana prova una ripartenza e Kim è costretto ad anticipare fallosamente Piatek rimediando un cartellino giallo. I granata sprecano la punizione regalando palla al Napoli. 

Intanto scende la pioggia sullo stadio Arechi e in un clima gelido di pioggia e nevischio, il Napoli trova il gol del vantaggio con il capitano Giovanni Di Lorenzo che raccoglie un cross lungo di Anguissa e scaraventa il pallone all’incrocio dei pali regalando il vantaggio al Napoli. 

Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo sul risultato di 1-0 in favore del Napoli che dopo un buon primo tempo conduce la gara con merito con un possesso palla nettamente superiore e con una buona conduzione del gioco. 

Nella ripresa il Napoli parte da dove era ripartito e dopo appena un tre minuti trova subito il gol del 2-0. Conclusione a giro dalla sinistra di Elmas che termina sul palo, si avventa come un rapace Victor Osimhen che a porta vuota insacca con forza il pallone del 2-0. 

Il Napoli allunga e indirizza la gara sui binari giusti, ma la Salernitana non molla e al 56’ prova a impensierire i partenopei con un colpo si testa di Pirola su cross di Candreva, la palla esce di poco a lato. 

Al 59’ il Napoli sfiora il tris e Ochoa deve impegnarsi oltre il dovuto per respingere il colpo di testa ravvicinato di Osimhen che raccoglie bene un cross di Zielinski e impegna severamente il portiere messicano che salva la porta granata. 

Il Napoli amministra bene il doppio vantaggio e la Salernitana non creas particolari problemi alla retroguardia azzurra. 

Al 73’ Nicola sostituisce Villenha con Valentina che va largo a sinistra e trasforma la Salernitana in un 4-4-2. 

I granata però sono nervosi e conquistano solo due gialli con Bradaric e Pirola. 

Nel finale il Napoli rischia di complicare le cose, e da un passaggio di DiLorenzo per Lobotka, nasce uno strano rimpallo che favorisce Piatek che si invola tutto solo verso Meret ma colpisce il palo interno. 

La Salernitana cambia ancora: Bonazzoli sostituisce Dia, Samba rileva Daniliuc. Doppia sostituzione anche per il Napoli: entrano Ndombele e Politano per Zielinski e Lozano. Spalletti concede spazio anche a Simeone che in attacco prende il posto di Osimhen. 

Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Chiffi fischia la fine della gara. Il Napoli espugna Salerno grazie alle reti di Di Lorenzo e Osimhen e mantiene salda la testa della classifica con nove punti di vantaggio sul Milan. La squadra di Spalletti supera un ostacolo insidioso e chiude il girone di andata con un solido vantaggio sulle inseguitrici. La strada è lunga, ma il Napoli concede una nuova prova di forza e continua la sua marcia.