Napoli-Udinese é l’ennesima gara di un campionato di calcio disputato nell’era del Covid. Un clima e uno scenario surreale in una calda domenica di Luglio. Una gara di campionato a porte chiuse, senza tifosi, senza emozioni, e forse senza neanche troppi stimoli, in un periodo in cui le partitelle, quelle di allenamento, almeno fino allo scorso anno, si disputavano in uno scenario completamente differente, tra i monti di fresche località di montagna come la meravigliosa Val di Sole e tante altre località di ritiro.
E invece eccoci qui, la realtà ci riporta in uno stadio vuoto con undici giocatori per parte, le società, pochi giornalisti e qualche addetto ai lavori, per ultimare questo finale di stagione che ha ancora qualche verdetto da assegnare ma che di emozioni regala ben poco.
L’assenza del pubblico in una gara di calcio di un campionato nazionale é una delle cose più tristi per il mondo dello sport. “The show must go on”, direbbe qualcuno, e allora andiamo avanti così, verso la fine di questa stagione calcistica e sportiva, tra poche emozioni e un clima surreale, sperando presto di rivedere presto i tifosi e la gente allo stadio che potrà tornare a gioire e ad abbracciarsi senza paura, senza timore e con la gioia e la consapevolezza di apprezzare i momenti di vita e le emozioni che fino a qualche tempo fa erano scontate e che accompagnavano e coloravano di gioia le partite allo stadio.