Cosa hanno in comune Gonzalo Higuain e Maurizio Sarri? tante cose… I due si sono amati subito, feeling calcistico pazzesco fin dal ritiro di Dimaro, quando ‘il Pipita’ aveva già deciso di andare via e decise di rimanere solo perchè folgorato dal tecnico toscano/napoletano.
Maurizio Sarri fa grande Gonzalo Higuain e ‘Il Pipita’ con le sue giocate fa grande Maurizio Sarri, tanto da renderlo agli occhi del movimento calcistico nazionale, un top coach da Champions, ‘o professor ro pallon’ come dicevano i tifosi del Napoli.
Poi il tragico epilogo, dopo abbracci pubblici, promesse e cori di amore eterno al Napoli e ai loro supporter, arriva la mazzata che non ti aspetti. Gonzalo Higuain sceglie di rovinare la propria carriera nel momento più splendente della propria storia calcistica e così facendo rovina anche Sarri. ‘Il Pipita’ passa alla Juventus dove diventa uno dei tanti, dove il calciatore argentino viene contestato da Torino a Buenos Aires, passando per Genova fino a Napoli e ritorno, Gonzalo non segna più e Cuadrado fa il fenomeno e Higuain la riserva.
In una vita parallela a Napoli, il buon Maurizio Sarri soffre la mancanza del ‘Pipita’ il suo Napoli esprime un gioco lezioso, un Tiki Taka lento, quasi una melina, aspettando il varco giusto per lanciare il folletto Mertens che attaccante non è, al massimo una seconda punta come è seconda punta Manolo Gabbiadini. Purtropp Milik si è fatto male, non era stato subito feeling come con Higuain, ma a suon di goal il calciatore si era fatto apprezzare ed era divenuto il nuovo pupillo di Sarri. A Torino quasi con un moto di orgoglio Higuain inizia a segnare goal a raffica, quasi in una competizione personale con Milik, una competizione fatta di reti e sortilegi, i napoletani sognavano l’infortunio di Higuain e i piemontesi quello di Milik, alla fine il Nord vince sul Sud e Arek si fa male e Sarri che fa? non può far altro che rimpiangere il suo ‘Pipita’, il Napoli ha la pareggite, mai un cambio di modulo con il piccolo fenomeno croato ROG in campo, nemmeno un 4-4-2 che spinga Manolo Gabbiadini a giocare come lui sa fare, niente, nella sua testa c’è solo Higuain, il Napoli perde in poche giornate le zona alte della classifica e rischia l’eliminazione dalla Champions.
A Torino invece come detto, Gonzalo non segna più, non è più la prima donna e non è amato da tifosi come era amato e osannato a Napoli, parte dalla panchina e si fa pure male in allenamento, che sfiga, quando gli astri ci si mettono.
Insomma, caro Gonzalo, ma per amore dei soldi ne valeva la pena, mutilarvi a vicenda? la carriera del calciatore argentino negli ultimi mesi ha avuto una parabola discendete, così come quella di Maurizio Sarri e del Napoli, uniti da un unico denominatore e destino. Però un ultima cosa in comune vi rimarrà per sempre, l’amore che i napoletani hanno avuto per voi e che probabilmente con il tempo vi renderete conto, non avete saputo ricambiare, Higuain già è andato via e Sarri lo farà a fine stagione se non sarà esonerato prima, ma entrambi sapranno sempre che “chi arriva a Napoli piange sempre due volte, quando arriva e quando parte”.
A cura di: Cosimo Silva