4 maggio 2023 minuto 52 di Udinese-Napoli, alla Dacia Arena. Osimhen segna la rete che potrebbe consegnare lo scudetto agli azzurri; è cosi fu con i partenopei che ritornano campioni d’Italia dopo 33 lunghissimi anni.
6 maggio 2024, un anno dopo esatto, ancora alla Dacia Arena una sfida che per gli azzurri sa di ultima spiaggia per l’Europa. Terminata con lo stesso risultato, marcatore e minuto della rete per gli azzurri.
Un cerchio che si chiude in un annata dal sapore amarissimo per il Napoli ed ADL.
Apriremo un ciclo vincente, disse il patron azzurro, dopo nemmeno un anno esatto e con ben 3 allenatori cambiati, si respira già aria di rivoluzione in casa azzurra.
Eppure c’era qualcuno che pensava di poter ripetere un annata come quella passata, nonostante gli addi di Kim, Spalletti e Lozano, mancanza del messicano capita solo nell’ultimo mese. Aggiungendo quella di Elmas, 12 esimo uomo della passata stagione con 6 gol( pesanti contro Udinese, Atalanta e Sampdoria) e 3 assist in 47 gare.
Piccoli pezzi pregiati mai sostituiti o in parte con calciatori non all’altezza come Natan e Lindstrom, che non si è rivelato il sostituto naturale del messicano; infatti si è virati su Ngonge nel mercato invernale .
Una stagione iniziata male con l’addio di Sinatti voluto fortemente da Garcia, sostituito con Paolo Rongoni.
I calciatori privii di papà Luciano provano a dare segnali di forza con Frosinone, vittoria per 1-3, e Sassuolo, successo per 2-0, finisce li la stagione azzurra.
Sconfitta con la Lazio, pari insperato con Genoa e vittoria sfiorata in casa del Bologna. Segnali di ripresa contro Real Madrid, Lecce e Udinese poi black-out totale.
Da vai a quel paese di Kvara e Osimhen, a Garcia, alla sconfitta con una formazione folle con l’Empoli al 94esimo.
Arriva Mazzarri che peggiora la situazione in classifica lasciata dal francese, Calzona si trova in un disastro totale come dichiarato anche da lui in conferenza stampa.
Arrivano, come di consueto, le prime reti in stagione dei calciatori che aspettano il Napoli per sbloccarsi:
da Kamada e Kovalenko a Success, passando per Brekalo, Barranechea, Caso, Djuric, Coppola, Racic, Nico Paz(in Champions), Frendrup, Bani, fino ad arrivare a Cerri e Abraham.
Una stagione paradossale per i partenopei che dovrebbe chiudere un cerchio contro l’Udinese, come se bisognasse pagare un pegno per la straordinaria stagione scorsa, nel pari per 1-1 alla Dacia Arena.
Il calcio, come la vita, va veloce ed è arrivato il momento di cambiare, affidandosi a persone competenti e a non strafare come questa stagione, partendo dall’allenatore. Ora ADL e Manna a lavoro per svoltare completamente.
I tifosi aspettano e sperano di uscire da un tunnel che sembra senza fine.
Matteo Merolla