Il Napoli, dopo aver detto addio ai tantissimi senatori nel mercato estivo, sembra dover attraversare un anno di transazione per trovare la giusta quadra con tutti i nuovi acquisti.
Via Ospina, Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabian Ruiz, solo a leggere i loro nomi si può pensare a quanto abbiano perso gli azzurri in termini di qualità con gli addii di questi calciatori.
Kim, Kvara, Olivera, Simeone, Ndombele e Raspadori, al loro arrivo i partenopei sembravano doversi accontentare e tentare di lottare per l’Europa League.
All’esordio gli azzurri partono fortissimo battendo per 2-5 il Verona. Poi il 4-0 con il Monza, doppietta di Kvara all’esordio al Maradona, sembrano essere solo delle illusioni. Infatti iniziano ad arrivare i primi stop con Fiorentina, 0-0 all’Artemio Franchi, e 1-1 con il Lecce al Maradona.
L’obiettivo del Napoli è entrare tra le prime 4 per conquistare la qualificazione in Champions, visto i primi passi falsi sembra difficilissimo; eppure gli azzurri rifilano 4 pere al Liverpool e qualche giorno prima rimontano lo svantaggio contro la Lazio, all’Olimpico, con i neoacquisti Kvara e Kim.
Arriva la sfida con lo Spezia, quello che nelle ultime due stagioni è sempre uscito con i 3 punti dal Maradona, ed iniziano a ritornare in mente i mostri del passato. Ma non questa volta, quest’anno è diverso, i partenopei sono un gruppo forte che non molla mentalmente e fa lavorare le gambe. Arriva la mossa a sorpresa fuori Kvara, e non Raspadori, per Simeone. Questa fu la mossa decisiva di Spalletti, con Jack che a 2 dalla fine trova finalmente la rete per battere il muro bianconero.
Da lì in poi gli azzurri fanno calcio spettacolo in qualsiasi posto in Italia e in Europa.
Raspadori a febbraio viene fermato da un infortunio muscolare , ritornando nella sfida di campionato contro il Milan.
Titolare con il Lecce, in panchina con i rossoneri in Champions League. Pari col Verona e nel ritorno dai quarti con l’eliminazione dalla competizione.
Arriva la Juventus, ancora ad Aprile, ancora in un match chiave scudetto. Ma come detto all’inizio quest’anno è diverso, questo è il nostro anno. Mettiamoci che Jack quando vede il bianconero si trasforma, forse viste anche le voci della vecchia signora che lo sminuì nel mercato estivo. Al minuto 93, come Koulibaly, sigla il gol vittoria per il Napoli all’Allianz Stadium cucendo al 99,9% lo scudetto sul petto azzurro. Questo scudetto è anche di Jack Raspadori.
Matteo Merolla