Home Conferenza Stampa Conte:”Domani sarà una partita difficile, ma vogliamo vincere”

Conte:”Domani sarà una partita difficile, ma vogliamo vincere”

Conte è intervenuto in sala stampa per la conferenza pre partita col Venezia.
Ecco le sue parole:

Degli infortunati chi verrà convocato?
“Mazzocchi ed Anguissa sono stati convocati mentre Neres lo rivedremo dopo la sosta”.
Il Venezia ha fermato sul pari Lazio e Atalanta, 7 punti su 19 contro le prime 10. Che insidie ci sono?
“Tutte le partite possono essere insidiose. Affrontiamo una squadra che sta giocando bene e giocherà le sue carte per salvarsi”

Quanto sta beneficiando Lukaku della presenza al suo fianco di Raspadori?
“Sicuramente sta avendo benefici avendo uno al suo fianco. Romelu ha fatto due buone partite ma mi aspetto ancora di più”.
Nelle ultime 10 conterà di più la tattica, la tecnica o la testa?
“Aver allenato la squadra quasi per tutta la settimana ci ha aiutato tanto. Anche nelle difficoltà che sono arrivate siamo stati bravi a trovare sempre una soluzione. Mancano 10 partite dove serve tutto e conterà tutto. Io guardo alla prossima partita che deve essere la finale mondiale in assoluto, col Venezia dovremo dimostrare di essere più bravi di loro, più affamati e vogliosi di vincere di loro sapendo che loro vorranno rubarci l’idea. Ho studiato chi ha giocato lì, le difficoltà che hanno avuto Inter, Roma, Lazio che ha pareggiato. Non sarà una passeggiata mi aspetto una grande partita”.
Cinque napoletani convocati da Spalletti, non capitava dagli anni ’90. Un motivo d’orgoglio in più?
“Sicuramente, se possiamo dare una mano alla nazionale con i nostri calciatori è motivo d’orgoglio e soddisfazione. Diciamo che Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori erano stati già convocati, Politano è stato richiamato frutto del buon campionato che sta facendo anche se pure da lui mi aspetto qualcosa di più, lui lo sa benissimo. E’ motivo di soddisfazione però”.
In prima pagina su Tuttosport il sondaggio con lei preferito per la Juve, ma non è libero. I napoletani sono interdetti, cosa risponde?
“Io non devo dire nulla a nessuno, sono giochi mediatici che si fanno in Italia”.
E’ più difficile preparare la gara contro l’Inter capolista o contro una squadra che deve salvarsi?
“Tutte le partite sono difficili, si intravedono gli obiettivi, la pressione, lo stress è più alto, non cambia nulla giocare contro una squadra che punta a vincere con altre che devono salvarsi. Tutto dipende da noi, da come le affronteremo, quello che dico sempre e non mi stancherò mai di ripetere è che le partite si possono anche perdere ma gli altri devono dimostrare di essere stati più forti tatticamente e qualitativamente, ma non possiamo venire sconfitti sul desiderio e la voglia di vincere. Mai secondi a nessuno”.
Ora ha tante scelte dalla panchina. Quanto la soddisfa e quanto peserà?
“E’ stato fondamentale tenere vivo tutto il gruppo, sia per il numero della rosa che per le situazioni capitate era necessario ed effettivamente come capita in tutte le stagioni alcuni infortunati sono stati sostituiti in maniera adeguata e va dato merito ai calciatori che non hanno mai mollato e si sono statti trovare pronti. Io ho fatto il calciatore, so benissimo che quando non giochi tanto, sei costretto a guardare le partite e puoi mollare qualcosa a livello mentale o di autostima. Quindi plauso a loro, allo staff che ha lavorato nella giusta maniera, non è semplice allenare chi gioca meno e tenerli pronti ad entrare. Si sono fatti trovare pronti ed ora sono protagonisti, il calcio è questo, oggi è il momento tuo ma se non sei bravo c’è qualcun altro che sfrutta il momento e te lo prende”.