Il tecnico del Napoli è intervenuto in conferenza stampa al termine del match perso con il Como.
Ecco le sue dichiarazioni:
Come si spiega la differenza tra primo e secondo tempo? “E’ inevitabile che il secondo tempo non ha soddisfatto nessuno. Abbiamo fatto un buon primo tempo, nonostante l’errore capitato. Nel secondo tempo abbiamo fatto l’opposto di quello che ci eravamo detti. Mi dispiace che l’abbiamo persa sulla fame e la cattiveria. Dispiace, dobbiamo tutti insieme cercare di capire il perché. Anche nelle ultime tre partite ci siamo fatti rimontare e non abbiamo retto al livello mentale. Complimenti a quello che stanno facendo questi ragazzi, ci siamo ritrovati con una pressione addosso per meriti nostri, ora dobbiamo capire se siamo bravi a portarcela addosso. Dobbiamo fare degli step e leccarsi le ferite, però dispiace perché puoi perdere dal punto di vista tattico ma non di fame e cattiveria. Io sono il primo responsabile perché non sono stato bravo a trasferire questo aspetto”.
E’ colpa degli infortuni questo calo? “Non cerco alibi, oggi abbiamo fatto dottor Jekil e mister Hide e non è stata la prima volta. Appena rallentiamo a livello mentale e di cattiveria può accadere di tutto. Dispiace ma i ragazzi non c’entrano, sono io che non mi sono accorto di un rallentamento di attenzione e cattiveria. Detto questo ci stiamo mettendo la pressione per merito nostro. Non sta scritto né in cielo, nè in terra di stare dove stiamo. Abbiamo recuperato all’Inter 40 punti ,dobbiamo mantenere quanto fatto. Dobbiamo dare il massimo, ci brucia perchè la sconfitta non deve essere tollerata. Sanno che a me odia perdere, ma quando fai qualcosa di straordinario arrivano dei carichi. Non parliamo di rosa e infortuni, dobbiamo cercare le eccellenze”.
Fabrebas può ripercorrere la sua carriera fortunata? “Solo con la fortuna non vai da nessuna parte, tutto quello che ho fatto mi sono rotto la schiena. Carriera fortunata è un discorso, importante è un altro. A Cesc auguro il meglio”.