A due giorni dalla sfida del Maradona che vedrà in campo Napoli e Roma Domenica 24 Novembre alle ore 18.00, l’allenatore del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa al centro sportivo di Castelvolturno. Ecco quanto dichiarato:
Dopo dodici giornate siete primi in classifica. L’allenatore è fiero di tutto ciò che ha già realizzato già ? Oppure se non lo è, cosa servirà per esserlo completamente?
“Ci sono tante squadre racchiuse in pochissimi punti, come stiamo facendo bene noi anche le altre, non c’è un’altra che si è staccata. C’è un po’ di stupore nel vedere alcune squadre dopo dodici giornate in quella posizione di classifica.Ce ne sono talmente tante in pochissimi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle queste squadre”.
E’ una partita un po’ fascinosa, battezza il suo amico Ranieri, ma è anche una trappola per tutti. Tra i due amici chi rischia di più?
“Non è una questione di rischiare, alla fine è una partita di calcio, non è che rischiamo la vita, è un rischio sportivo. Magari chi ne può uscire meno contento. Sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti, c’è anche anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse in panchina per una nazionale, ma sapevo benissimo che la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari sarebbe sempre rimasta aperta e quindi ha ha avuto questa possibilità, sono contento per lui, per la sua famiglia, anche perchè vivono a Roma. Sarà una partita tosta, sia per noi che per loro, non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi, partecipa all’Europa League, ha fatto un ottimo mercato, e sicuramente non sta rendendo secondo aspettative e il valore della rosa. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo la partita contro il Napoli per Claudio”.
Le sue parole nel post partita di Inter Napoli sull’utilizzo del VAR hanno avuto una grandissima eco, lei ha sollevato una discussione, tantissimi le hanno dato ragione crede possa cambiare qualcosa sin da subito?
“Non lo so, sinceramente. Io ho sollevato una discussione a livello costruttivo, affinchè si possa costruire qualcosa di migliore, rispetto al passato, sicuramente oggi abbiamo dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che il signor Mariani ha preso la decisione dell’episodio, io pensavo non ci fosse stato un contatto col Var, invece è uscito fuori nella registrazione che il Var si limita a dire c’è contatto, ma il calcio è uno sport di contatto. Allora io dico, se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non a livello polemico, dobbiamo far si che l’arbitro Mariani abbia un aiuto migliore rispetto a quello dato a San Siro. Alla fine, ti limiti a dire all’arbitro che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, forte? Mica è la pallavolo? Spero che alla fine abbia fatto riflettere un po’ tutti e anche loro stessi sull’utilizzo e la prossimo volta si utilizzi meglio, e si dia un aiuto all’arbitro, in quel momento. Abbiamo l’opportunità di avere la tecnologia dalla parte nostra , è’ semplice. Se c’è un contatto, ma vieni a valutare se confermarlo o toglierlo. Io capisco gli arbitri che appena chiamati dicono ‘ecco cambierà subito la decisione’, ma tu la vedi e puoi confermare o cambiare. Mi dispiace, per l’arbitro perchè Mariani aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che ha preso lui la decisione e nessuno l’ha aiutato. Poi magari lo rivedeva lo chiamavano e confermava il rigore, l’avrei accettato, per lui era rigore, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato Mariani se fosse stato chiamato al Var. Mariani non è da censurare, ma chi non ha dato l’opportunità a Mariani di rivedere, confermare o modificare la decisione. Qui ogni cosa viene vista come polemiche, mi auguro le mie parole abbiano fatto riflettere. Non solo per il Napoli, ma per tutte le squadre”.
Vi siete allenati, ritrovate Lobotka,che ha giocato qualche scampolo di partita con l’Inter,che cosa cambia, la presenza si Lobotka, cosa può dare di più al Napoli, quanto è importante avere un giocatore delle sue caratteristiche?
“Dati alla mano nelle ultime 5 partite ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e vinto a San Siro con il Milan, perso in casa con l’Atalanta. Male male non è andata senza Lobotka, senza nulla togliere a Lobotka, altrimenti sembra sia stato fatto un disastro e non è stato sostituito bene. Chiariamo bene i fatti, in queste 5 partite ne abbiamo vinte 3 e pareggiato con l’Inter che ci ha dato 40 punti e perso con l’Atalanta. Chi l’ha sostituito ha fatto bene, è venuto dalla nazionale, facendo molto bene, valuterò sapendo che Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%”.
Sono tornati dalle nazionali McTominay e Lukaku. Il Ct del Belgio aveva parlato di un’infiammazione cronica. Come stanno e come ritrova Olivera.
“Pe quanto riguarda Lukaku e McTominay si sono allenati, non c’è nessun problema. Mathias si è allenato ieri, oggi e c’è ancora un allenamento domani per fare le ultime valutazioni e prendere le decisioni. Valuteremo ogni cosa, anche chi è tornato con qualche acciacco, però c’è ancora un allenamento domani ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po’ di affaticamento. “.
Cosa si aspetta dalla Roma dopo il cambio dell’allenatore e cosa si aspetta dal Napoli dopo la sosta?
“Quando una squadra cambia allenatore a livello nervoso ci sarà un input importante, perché loro poi sono al terzo cambio di allenatore, è inevitabile, se fosse rimasto Juric sapevamo che tipo di squadra andavamo ad affrontare cosa avevano fatto precedentemente, adesso è tutto un enigma, è tutto un po’ un punto interrogativo, non abbiamo grandi notizie, non sappiamo come abbiano voglia di affrontarci e quindi dobbiamo pensare a noi stessi, i ragazzi hanno lavorato bene, c’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso a lavorare, sapendo che sarà una partita difficile contro un’ottima squadra che fino ad adesso ha incontrato delle difficoltà”.
Nelle ultime partite prima della sosta è parso molto in crescita Ngonge, lei come l’ha visto e se può trovare più spazio in futuro?
“I calciatori sanno che io l’ultima cosa che faccio è guardare il volto quando faccio delle scelte. Sta a loro dimostrarmi durante la settimana e quando c’è la partita, se iniziano dall’inizio o negli spezzoni, di mettermi in difficoltà, questo è fuori dubbio. Cyril è un giocatore che come altri è cresciuto, sta crescendo, ben venga perché come dico sempre, noi abbiamo bisogno di una sana competizione e così si alzi la competizione e alzi il livello di attenzione, intensità, perché dietro c’è qualcuno che spinge per giocare al posto suo”.
Dopo Inter Napoli, c’è stata la reazione di Marotta ha detto che lei parla quando parla ha sempre degli obiettivi. Qual è il suo obiettivo.
“Innanzitutto ringrazio il direttore. Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono una persona intelligente, ha detto che sono intelligente, che faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e quelli suoi stridono, non sono comuni in questo caso. Sicuramente non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.
Lei in carriera ha allenato grandi difensori, dove colloca Rrahmani e soprattutto Buongiorno che ha dimostrato una grande crescita in questo inizio di campionato?
“Sicuramente, soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha 24 anni, ha ampi margini di miglioramento e sta migliorando sotto alcuni aspetti, è un ragazzo molto riflessivo, e ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, affianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, Amir mi ha sorpreso, perché innanzitutto è un grande lavoratore, ma è un soldato, un computer. Le cose gliele devi dire, ma appena gli dici qualcosa, immagazzina e te le fa subito. Son contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che è un ragazzo che sta lavorando tanto e anche lui è cresciuto da inizio anno, abbiamo J.Jesus che è un veterano e all’occorrenza ci può dare una mano, ma i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme. Questo a prescindere, poi è inevitabile che ci siano qualità singole”.
Visto che c’è amicizia storica, possibile che non vi siate sentiti lei e Claudio Ranieri?
“Io, e non faccio nessun torto, una telefonata a Claudio l’ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. Ripeto, c’è questo rapporto di amicizia anche con le mogli, lui è una persona veramente a modo, uno di altri tempi, e non puoi che volergli bene a Claudio. Gli auguro tutto il bene possibile ma tranne nelle due partite contro noi”.
Dall’Inizio tutta la fiducia era rivolta a lei, adesso i tifosi si fidano anche della squadra. C’è una risposta straordinaria di presenze. Un risultato straordinario rispetto all’anno scorso. Lei ha sempre parlato di restare coi piedi per terra. Resta uguale la sua considerazione?
” Si assolutamente, Il nostro deve esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi, solo questo, quello che possiamo fare è lavorare come stiamo facendo, e ancora di più, abbiamo intrapreso questo percorso insieme e questo entusiasmo che si è creato non può far altro che farmi piacere. I ragazzi lo sanno che noi lavoriamo ogni giorno per non deludere i nostri tifosi, il loro calore e. Entusiasmo, io dico sempre che potremo vincere o perdere ma i tifosi dovranno sempre vedere che ce l’abbiamo messa tutta”.
Neres ha fatto vedere grandissime cose nelle prime partite, può essere utile ad un attacco che ha fatto qualche gol in meno. Anche per stimolare Lukaku con più più cross e più costanza, per cercare di essere più produttivi?
“David sta facendo bene, si sta impegnando, sta lavorando, per noi è un’importante risorsa, lo è stato in passato e nel presente. Stiamo cercando anche di creargli delle situazioni per esaltare ancora di più le caratteristiche, sono contento di ciò che ci sta dando, ha sempre giocato anche in spezzoni, tranne a San Siro dove c’erano situazioni contingenti e vedevo altre cose. E’ un giocatore che ti può creare situazioni dal nulla ed in più è molto positivo, sono molto contento del suo apporto”.
Quello che ci ha lasciato Inter Napoli è anche un dibattito sul gol di Calhanoglu, lei come valuta Meret fino a questo momento?
“Guardate, mi dispiace quando fate domande specifiche e particolari, non cattive ma particolari. Meret è il nostro portiere, il nostro titolare, dietro ha Elia Caprile che dà buone garanzie, io sono soddisfatto di quello che sta facendo Alex, ripeto, non possiamo ogni volta andare a vedere e trovare sempre il pelo nell’uovo per creare situazioni di instabilità al nostro interno. Anzi, mi piacerebbe, visto che Radio Kiss Kiss è di Napoli, che andasse a favore del Napoli e non cercasse con una domanda del genere di creare una certa instabilità a livello umorale nei tifosi nei confronti del giocatore perché non lo merita e non è giusto. Magari sono abituato ad un altra maniera”.