Alla vigilia del match tra Napoli e Milan, in programma domani alle 20:45 allo Stadio Maradona, l’allenatore degli azzurri, Antonio Conte, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa a Castel Volturno per analizzare la sfida e le aspettative della squadra.
Ecco i passaggi significativi della Conferenza Stampa a cura di Salvatore Cascone, inviato per MundoNapoliSport24:
“La squadra deve continuare sulla strada tracciata, soprattutto in un momento così delicato e importante della stagione. Abbiamo lavorato tanto per costruire un gruppo solido, con ottime conoscenze tattiche e calcistiche, e ora dobbiamo sfruttare al meglio i giocatori più in forma. Non possiamo aspettare chi è indietro, bisogna accelerare e mettersi al passo.
“Affrontiamo un Milan forte, costruito per vincere lo scudetto e rinforzato a gennaio. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ma nella sofferenza possiamo trovare la forza per superare gli ostacoli. Sarà fondamentale il supporto del pubblico del Maradona, perché in queste partite la spinta dei tifosi può fare la differenza.”
“Dobbiamo credere nei nostri mezzi, perché siamo in una posizione che nessuno avrebbe immaginato a inizio stagione. L’obiettivo è continuare a lottare con determinazione, sapendo che ogni partita sarà decisiva per il nostro futuro.”
Ecco in dettaglio le parole del tecnico del Napoli in Conferenza Stampa:
Dopo Venezia aveva espresso l’importanza della sosta per rimettere a posto alcuni giocatori a livello fisico. Com’è andata e come ha visto quelli rientrati dalle Nazionali, anche dal punto di vista dell’umore.
“Per quello che riguarda il recupero di alcuni giocatori, si riferiva soprattutto a David Neres, che era assente da più di un mese e mezzo. Abbiamo lavorato con lui, abbiamo fatto anche una partita amichevole e diciamo che in quest’ultima settimana gli ho visto fare miglioramenti importanti. E’ un momento importantee, bisogna fare delle scelte e cercare di scegliere i migliori in questo momento come forma, garanzia anche dal primo minuto. Penso che David è completamente recuperato, ha fatto grandissimi miglioramenti, giocherà,non so se giocherà dall’inizio ma gran parte della partita sicuramente la giocherà.Ssapete quanto è importante per noi. Recuperarlo al 100% da qui fino alla fine diventa fondamentale.
Le nazionali ci hanno portato qualcosa di negativo perché Frank ( Anguissa ndr.) ha avuto un affaticamento all’adduttore, perciò non ha giocato contro la Libia con Camerun. E’ rientrato, ha fatto due allenamenti con noi e monitoriamo bene la situazione. E’ la parte finale del campionato dove non possiamo sbagliare. Poi c’è Spinazzola che giovedì nella partita con la Puteolana ha ricevuto un colpo al quadricipite ed è fuori e non s’è più allenato con noi. Quindi sta recuperando da questo infortunio. Questo il quadro generale”
Uno degli aspetti positivi registrati nell’ultimo periodo è la capacità dei suoi giocatori di adattarsi ai vari sistemi di gioco. In questo momento è più importante il sistema di gioco p gli interpreti a disposizione. Sul 4-3-3 avete costruito le vostre fortune. Su Okafor ha fatto delle riflessioni?
“Anche Okafor, avevo dimenticato, ha avuto un problema agli adduttori, è stato fuori due giorni, si è allenato ieri due e oggi ha fatto la rifinitura. Per quanto riguarda Okafor è un giocatore che si deve mettere a posto, per sopportare determinati carichi, cosa che si sta facendo un po’ fatica. Giusto perché hai tirato il nome in ballo. Noi andiamo avanti per cercare di fare il meglio possibile con i giocatori che abbiamo a disposizione. Faremo quello che sappiamo fare. Ho la fortuna di avere un gruppo di calciatori che dopo otto mesi ha ottime conoscenze tattiche e cercheremo di sfruttere chi è più in forma. Non possiamo stare lì ad aspettare, chi è più più indietro deve mettersi al passo degli altri, al di là dei sistemi di gioco. Se giochiamo con qualche giocatore in più sarebbe meglio…”.
E’ vietato sbagliare per chiunque, per chi è avanti e per chi insegue, lei è sempre stato un po’ lepre, ora si trova nella versione cacciatore. La sua faccia è quella di uno che ci crede. Dov’è la trappola per chi sta davanti?
“Partiamo da un presupposto, noi saremo dei folli o stupidi se arrivati oggi, oggi, a 9 giornate dalla fine ti ritrovi a 3 punti dalla prima della classe e comunque un pensiero non lo fai. Con tutti i pregi e difetti, noi possiamo avere, comunque siamo lì, una posizione che nessuno immaginava, in assoluto. E’ giusto crederci, metterci tutto ciò che abbiamo a disposizione, uscire sempre dal campo con la maglia sudata, quello che i nostro tifoso stia apprezzando al di là del pareggio, della vittoria o la sconfitta, vedono comunque una squadra che è sempre pronta a dare tutto per tutto, poi sappiamo benissimo che a vincere è una sola, però noi come facciamo a dire “vediamo…” Noi dobbiamo crederci, sapendo che sarà dura anche il piazzamento Champions League. E’ tutto ancora in ballo, mancano o 9 partite, e bisognerà conquistare un posto in Europa, possibilmente l’Europa che conta. Guardando sempre in avanti. Poi davanti c’è il primo posto, i ragazzi lo sanno, le pressioni sono diverse, c’è chi lotta per vincere o per non retrocedere, convivere con lo stress, con la pressione, deve essere una cosa che darci orgoglio e soddisfazione. Perché stiamo lottando per un obiettivo primario, e cercheremo di dare tutto quello che abbiamo, come giusto che sia e domani mi auguro, ma c’è poco da augurarsi e chiedere al tifoso napoletano, la solita atmosfera al Maradona, ci hanno abituato bene e penso che anche noi abbiamo abituato bene il tifoso a giocare la partita e uscire con la maglia sudata. Che si crei la giusta alchimia e atmosfera, per noi sarà molto importante. I ragazzi hanno bisogno del tifo dei nostri tifosi”.
Considerando che il Milan, dal punto di vista della difesa quest’anno ha dimostrato di essere per certi versi abbastanza vulnerabile. lei poco fa ha detto di avere dei giocatori utili che sarebbe recuperato già alle idee chiare per quanto riguarda il comparto offensivo di come affrontare questo Milan domani?
Sarebbe un problema se neanche 24 ore prima della partita non avessi idee chiare, sicuramente le idee sono molto chiare e poi le idee da attuare li dà al campo, ciò che vedo ho visto in settimana. Le ho, da quello visto negli ultimi giorni e quindi le idee sono molto chiare cioè, ripeto, la felicità di comunque di aver recuperato un giocatore come Neres, c’è un po’ di disappunto per il fatto che comunque Frank sia tornato con qualche problemino e cioè disappunto comunque di aver perso Spinazzola. Detto questo noi abbiamo sempre affrontato tutte le situazioni con petto in fuori e lo faremo sempre però cercheremo di prendere sempre le migliori decisioni per cercare di ottenere il massimo sapendo che domani affrontiamo una squadra molto forte, che era costruita per vincere lo scudetto, aveva l’ambizione di vincere lo scudetto, poi ci sono delle annate un po’ particolari e a gennaio hanno rifatto il mercato inserendo giocatori forti, perché li conosco e quindi dovremmo fare attenzione. Noi andiamo ad affrontare il Milan il Milan che è una signora squadra . Ha un grande allenatore in panchina, Conceicao, quindi domani ancora di più di altre volte avremo veramente bisogno di supporto da parte del Maradona. Poi domani ci sarà da soffrire, questo ve lo dico in anticipo, ci sarà da soffrire, però al tempo stesso nella sofferenza dovremo trovare quella forza per andare oltre l’ostacolo, per affrontare una squadra forte è che era partita con ambizioni di scudetto e si è rinforzata a gennaio per cercare di agguantare la Champions League. Quindi grandissimo rispetto, ma mai paura.”
La sosta è anche un momento per parlare di mercato, Ma a che punto è la costruzione del Napoli della prossima stagione anche se, come diceva l’obiettivo non lo abbiamo ancora centrato?
“Intanto c’è da giocare queste partite, queste ultime 9 partite perché può essere tutto e può essere niente, quindi noi dobbiamo essere molto concentrati sull’ essere veloci sul presente, perché come detto c’è da conquistare un obiettivo importantissimo o altri obiettivi e ancora c’è ci sono le partite, quindi non si parla di niente, non si parla niente e ci si concentra molto sullo sul presente sul finire il campionato e lo dobbiamo fare in maniera veloce in tutti quanti ambiente calciatori tutti tutti dobbiamo essere molto concentrati”
Prima diceva che non c’è tempo di aspettare chi deve mettersi in condizione e in carreggiata. Dopo le due partite con Uruguay, Olivera è pienamente pronto per partire dal primo minuto?
“Su Mathias, diciamo che ci è arrivata una notizia positiva, ha giocato tutta la prima gara e poi in Bolivia ha fatto 60 minuti ed è veramente difficile li, è tornato in buone condizioni giovedì è un po’ ha recuperato ieri e oggi comunque ho fatto ho fatto l’allenamento quindi è a disposizione”
La squadra alterna tra una partita e l’altra anche nel corso della stessa partita, ha affrontato vista anche di questo emozionante Rush finale la capacità di questa squadra di cambiare volto nel giro di pochissimo.
“Io penso che nell’ultimo periodo meritassimo qualcosa in più spesso e volentieri ci si collega al risultato per dare un valore ad una prestazione. Io ho rivisto la partita la partita con Venezia così come altre partite in questo ultimo periodo secondo me erano partite che meritavi sicuramente di più e di vincere e detto questo cerchiamo sempre di migliorare tutto e per tutto e cerchiamo di avere un atteggiamento costante per 95 minuti, però oggi è difficile trovare una squadra che peri 95 minuti mantiene sempre lo stesso atteggiamento, perché spesso e volentieri cosa accade? Che tante volte il risultato condiziona anche inconsciamente le menti dei calciatori, quando stai vincendo la partita, magari ti subentro un po’ la voglia di di proteggerti di più, magari facendo questo sbagli. Come dico sempre ragazzi dobbiamo sempre cercare di trovare più goal e possibilmente anche il secondo, però diciamo che nei 90- 95 minuti, sicuramente ci sono diversi momenti della partita, dobbiamo essere bravi a riconoscerli e dobbiamo essere bravi ad adeguarci. Su questo su questo dobbiamo crescere e dobbiamo migliorare perché loro comunque, come dico sempre in campo, devono essere bravi a riconoscere le situazionia nche quando a volte prepari la partita la prepari l’allenata maniera poi durante il 90 minuti subentra una situazioni diverse e devi essere preparato ed elastico ad adeguarti. A a volte lo facciamo benissimo, a volte lo facciamo meno bene,però fa parte sempre di un percorso e di crescita che questi ragazzi stanno facendo”