PRIMO PASSO – Primi contatti, sorrisi e strette di mano. L’universo Napoli abbraccia Maurizio Sarri che ieri, in quel di Castel Volturno, ha conosciuto i suoi nuovi calciatori. L’impatto umano è stato positivo, era necessario rompere il ghiaccio, abbozzare le prime idee, presentarsi con una certa dose di personalità, senza rinunciare all’umiltà, propria di chi è arrivato in alto dopo una pluriennale esperienza maturata in provincia. Discorsi di rito al gruppo, riunito in seduta plenaria, prima dei confronti personali, assoluta novità del nuovo corso. Il tecnico, infatti, parlerà vis a vis con ogni singolo giocatore, per avere un primo confronto, per raccogliere sensazioni e umori, per carpire il grado fedeltà al progetto, lasciando da parte chi dimostrerà di non crederci più. Discorsi brevi, quindici minuti per il primo impatto, per conoscersi e per comprendersi, per dettare l’agenda. Il primo esaminando si è presentato ieri al cospetto dell’allenatore toscano, senza denunciare imbarazzo e tensione.
SECONDO PASSO- Si riparte da Reina e Valdifiori, il primo è il leader dello spogliatoio che sente la maglia azzurra come una seconda pelle, il secondo invece è il regista che il Napoli cercava da anni.
TERZO PASSO – No agli integralismi tattici, questo Napoli sarà versatile, con il 4-3-1-2 che Sarri ha proposto ad Empoli, si è scoperto che il tecnico dalle origini bagnolesi, vista la rosa a disposizione ha varato la strada del 4-3-3. Il modulo che per due anni mezza Napoli aveva chiesto di sperimentare a Rafa Benitez. Ed anche la trattativa che porta a Perotti indica questa strada. Inoltre Mertens, Insigne e Callejon quest’ultimo destinato a rimanere al Napoli, visto l’acqusito del Atletico di Madrid di Carrasco dal Monaco, quindi la permanenza di Callejon può dare la possibilità a Sarri eventualmente anche di cambiare e giocare con il 4-3-3 puro e il 4-2-3-1 come in alcune occasioni ha dimostrato di saper fare bene ad Empoli.