Home Senza categoria Cannavaro si confessa a Tiki Taka: “Volevo chiudere la carriera a Napoli!”

Cannavaro si confessa a Tiki Taka: “Volevo chiudere la carriera a Napoli!”


Il difensore a Tiki Taka: “Speravo andasse in un altro modo, ma…”

Col Napoli nel cuore, sempre. Paolo Cannavaro si apre e a Tiki Taka e spiega, senza tanti giri di parole l’addio: “C’è stata un po’ di delusione, io speravo che andasse in un altro modo. Non mi è stata data la possibilità, ma va bene così. Durante la mia carriera ho accettato di tornare a Napoli, nonostante il mio cognome, e ci sono rimasto per 7 anni meritandomi sempre di essere da Napoli”. Un messaggio chiaro e preciso, che colpisce.

“Detto questo – spiega il difensore ora al Sassuolo – rimango sempre il primo tifoso azzurro. Cannavaro è un cognome ingombrante a Napoli, ma il fatto che dopo tanti anni mi chiamassero Paolo e non ‘il fratello di’ era già un successo”. Sulle polemiche tra lui e De Laurentiis aggiunge: “Non so se ci siano problemi col presidente, bisognerebbe chiedere a lui: forse con Fabio ne ha avuti di più, avendogli negato la partita di addio al San Paolo, ma quella vicenda non c’entra nulla con quella del sottoscritto”.

GLI ANNI A NAPOLI
“Con il Napoli ho vissuto la rinascita dalle categorie minori, da troppi anni non eravamo nel calcio che conta. Il Napoli meritava altro ed aver contribuito a questa rinascita mi ha inorgoglito ancora di più della vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, che è pur sempre stato un grandissimo successo per la nostra gente”.

IL RAPPORTO CON MAZZARRI
“Ha tirato fuori il meglio di me come di molti altri calciatori che ora giocano nei migliori club europei. Tirare fuori il meglio da ogni giocatore è una delle migliori caratteristiche di Mazzarri. Avevamo un rapporto che andava al di là del semplice allenatore/giocatore, poi nel calcio a volte le strade si dividono, ma lo ricordo con grande piacere”.

IL SASSUOLO E LA SALVEZZA
“Lo speriamo: la situazione si è complicata ma la matematica ci da ancora la forza di lottare. Sabato contro il Chievo sarà difficilissima e decisiva, perché loro sono più abituati di noi a questo genere di partite. Passare dal lottare per lo Scudetto al lottare per la salvezza non è facile: ci vuolo umiltà, ma questa nella famiglia Cannavaro non manca. Siamo una squadra organizzata, non meriteremmo questa classifica”.

Fonte: SportMediaset