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Buon lavoro Rino…

E’ ufficialmente iniziata oggi l’era Gattuso.

Si volta pagina. Da stasera inizia l’era Gattuso. Alle 18, al centro sportivo di Castelvolturno il nuovo tecnico è stato presentato alla stampa al fianco del Presidente Aurelio De Laurentiis e del figlio Edo.

“Oggi è il giorno di Ringhio”, dice il presidente, fate a lui le vostre domande…

Un uomo del sud che ama essere definito tale, e lo conferma anche nella conferenza stampa di presentazione: Orgoglioso di essere terrone? “Io dico questo perché ho una moglie italo scozzese che quando parla, prima pensa in inglese. Io penso in calabrese. Dopo devo sforzarmi a trasformare il dialetto in italiano. E’ giusto così, le origini quando si portano avanti rimangono sempre. Nella mia famiglia c’è sempre stato il rispetto per le tradizioni e con orgoglio dico sempre che sono del sud.”

Una caratteristica importante per chi siede sulla panchina del Napoli, che si unisce alla grinta di un allenatore carismatico che ha saputo fare tesoro delle sue esperienze trascorse tra giocatore e allenatore, un lungo percorso che lo ha visto diventare campione del Mondo con la Nazionale e campione con il Milan, esperienze in rossonero condivise proprio con Carlo Ancelotti al quale succede. Carlo per lui è un maestro, un fratello, come lo ha definito l’ex tecnico azzurro, con il quale Gattuso si è sentito questa mattina, a poche ore dall’annuncio ufficiale del Napoli che ha comunicato l’avvicendamento in panchina.

Un cambio avvenuto nel pieno rispetto del suo papà calcistico:  “Ci siamo sentiti stamattina, volevo chiamarlo ieri sera. Prima di una partita importante come ieri non mi sembrava il caso di chiamarlo e affrontare determinate discussioni. Penso di aver fatto bene come ho fatto”.

“Ho vissuto due giorni non facili, sapevo che dovevo chiarirmi con Carlo e ho lasciato anche alcuni componenti dello staff. Carlo per me è stato un papà calcisticamente, abbiamo vinto tanto. Sei anni fa ho iniziato questo lavoro e nei momenti di difficoltà mi è sempre stato di aiuto. Anche oggi ne ho avuto conferma, non avevo bisogno ma per l’ennesima volta si è dimostrato grande uomo. Non fate paragoni. Io sono giovane e devo ancora dimostrare tanto. Vorrei fare il 10 per cento della sua carriera”. “Carlo è una persona molto navigata, siamo colleghi, abbiamo parlato e quello che ci siamo detti lo tengo per me, è stato molto importante per me”.

Un Gattuso umile ma determinato che subito chiarisce gli obiettivi immediati della sua nuova squadra: “Obiettivo stagionale del Napoli è lo stesso da 10 anni. Andare in Europa. L’obiettivo immediato è quello di recuperare punti in classifica. Testa bassa, lavorare, pedalare, riuscire a vincere le partite. Ne mancano due dalla fine dell’anno. Quando si parla di una squadra non si parla solo di quello che può fare l’allenatore, la squadra mi deve aiutare e dobbiamo andare di pari passo. Pensare solo al lavoro e come uscire da questo momento.”

E quando si parla di Europa,  Ringhio, da uomo ambizioso e determinato, chiarisce subito che ambisce ad un piazzamento Champions: “ Tra quinto e quarto posto cambia tanto, questa è una squadra che, a  vederla in questo momento in settima posizione crea un po’ di imbarazzo. Le prestazioni non sono state delle migliori ma se parlo di Europa parlo di Champions League, è un mio obiettivo e deve essere anche della squadra.”

“La percezione che c’è all’estero verso il Napoli è molto importante, per il parco dei giocatori, e per la qualità. So che qualcosa non ha funzionato. Io devo essere bravo ad ascoltare meno persone possibili e a capire cosa non funziona. Mi piace toccare nell’anima e parlare all’anima delle persone. L’obiettivo oggi è riportare il Napoli dove merita. Bisogna pedalare e vincere queste due partite.”

Una squadra che secondo Rino, è già attrezzata per esprimere la sua idea di gioco e il suo credo tattico. “I giocatori sono fatti a pennello per quello che voglio fare” Il 4-3-3 dovrebbe essere il modulo preferito dal nuovo allenatore azzurro che di sicuro spazza via i dubbi su un’eventuale 4-4-2 con cui era abituato a giocare ultimamente il Napoli. “Alla fine ci sarà qualche cambiamento di posizione, per il resto no. A me non piace giocare con due linee da quattro. E dicendo questo ho già risposto…” Un modulo che con molta probabilità esalterà il pacchetto avanzato azzurro ed alcuni giocatori in particolare, come il Capitano azzurro Lorenzo Insigne, sul quale Gattuso risponde così:

“Punto su tutti i miei giocatori. Insigne è un patrimonio del calcio Napoli e devo trasmettergli fiducia. Insigne è capitano, è pilastro della squadra e lui come tutti i giocatori si devono esprimere al massimo. Quando le cose non vanno bene si va alla ricerca degli alibi. So che possiamo migliorare la linea di difesa. Come palleggiare, come tenere la linea in campo”.

A tre giorni dall’esordio in campionato al San Paolo contro il Parma, Gattuso ha già in testa la squadra da mandare in campo, anche se avrà modo di conoscere meglio tutta la rosa negli allenamenti  in questi tre giorni a Castelvolturno. “Hai già in mente la squadra per scendere in campo?”Gli chiedono in conferenza, e lui con convinzione risponde: “Sarei ipocrita a dire di no, non sono passate ancora 48 ore. Vediamo, non voglio dare vantaggi, tra due giorni giochiamo, Ho i giocatori giusti per fare un certo tipo di gioco. Affrontiamo una squadra che è carica, vanno molto forti e bisogna fare attenzione”.

Tra le domande in conferenza non potevano di certo mancare quelle relative al mercato e a come bisogna trasformare la rosa del Napoli per interpretare le idee del tecnico calabrese, ma con diplomazia e intelligenza, il nuovo allenatore azzurro rimanda al mittente la domanda e si concentra sugli uomini che al momento ha a disposizione: “In questo momento voglio parlare dei giocatori che ho a disposizione adesso. Alleno quello che ho a disposizione, quando volete parlare di mercato non vi risponderò Parlare di giocatori non suoi è una mancanza di rispetto. Queste domande dovete farle al Presidente o a Giuntoli se vi risponderanno.

E così inizia l’era di Gattuso che ringrazia il Presidente per la scelta, si complimenta per la squadra e per le strutture della società e non si tira indietro davanti alle difficoltà di una piazza importante ed esigente come Napoli:  “Ho scelto il Napoli perche so di essere venuto in una grandissima società, un grande presidente e grandi giocatori, ho subito detto si. Le discussioni sul denaro sono state poche. Perché ha scelto me non lo so. Dovete chiedere al Presidente.

Sono arrivato alle 12.30 ed è difficile dare già una prima impressione, Ho fatto i complimenti al Presidente perché non mi aspettavo tre campi, le strutture e non immaginavo di trovare quello che ho visto.”

“So in che posto sono venuto, so che aria si respira in questa città, amo il mare e vengo da una città di mare e mi sono messo in un mare grande e rischio di annegare. Io non ho paura di nulla, vado, ho la consapevolezza di poter lavorare con persone molto preparate e in questo momento si parla la stessa lingua, è normale che poi c’è bisogno di portare risultati. Per me è un motivo di orgoglio stare qui. Ho rifiutato tante offerte, a livello funzionale non mi piacevano, invece qui c’è tutto per fa bene. So che bisogna lavorare tanto. Adesso tocca a me fare cose importanti”.

E allora benvenuto Mister Gattuso e buon lavoro. Un augurio necessario per voltare pagina, per dimenticare le delusioni, le incomprensioni e i rancori e per ripartire alla grande per riportare il Napoli dove merita, mettendo da parte le polemiche, il rammarico e le vicende passate. Da oggi è importante ritrovare un Napoli tutto unito e la piena fiducia da parte di tutto l’ambiente azzurro a “Ringhio” Gattuso. Buon lavoro Rino…