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Benitez visita la Cappella di San Severo e diviene protagonista di un simpatico siparietto con i tifosi!

Benitez San SeveroCome rivela l’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, nella giornata di ieri Rafa Benitez ha tenuto una conferenza stampa improvvisata ieri nel corso della sua visita turistica per la città di Napoli. Domande provenienti non da giornalisti, ma da alcuni scugnizzi che mentre giocavano a calcio in piazza San Domenico Maggiore hanno notato la sua presenza e hanno iniziato a intonare il coro “Rafa, Rafa!”. “Mister, ma Gabbiadini arriva?”, è stata la prima domanda. “Adesso gioca alla Sampdoria e noi dobbiamo pensare ai giocatori del Napoli”, è stata la risposta del tecnico. Incalza Vincenzo, di 11anni: “Ma mica perdiamo con l’Empoli?”, “Guarda che non perdiamo da dieci gare”, replica l’allenatore. “Rafa, ma vai via a gennaio?”, “Ora pensiamo alla prossima partita”. Poi le parti si invertono, diventa Benitez a fare le domande al ragazzino: “Con chi giochiamo domenica?”, “Empoli”, risponde. “Bravo, e poi?”. “Milan”. “Sbagliato, Svolan Bratislava. Vedi, dobbiamo pensare a una partita alla volta”. Poi una voce dal gruppo: “Rafa, se resti a Napoli e vinci lo scudetto ti fanno santo”. E Rafa: “E’ per questo che sto entrando nella chiesa”. Botta e risposta continuo, divertente e coinvolgente. Si avvicina un altro interlocutore e chiede di Rafael: “Mister ma non sa uscire dai pali, non mi dà fiducia. Diteglielo voi come si deve fare”. Categorico lo spagnolo: “È il nostro portiere. Bisogna tifare per lui”. E all’ennesima critica arriva l’esempio: “Se io parlassi male di un tuo amico, tu me lo permetteresti?”. Il ragazzo lo guarda, ci pensa, e poi dice: “Mi ha convinto. Se lo dice lei”. Stringe la mano e sene va. “Io mi sono seccato di vincere solo la coppa Italia”, è l’affermazione dell’ennesimo ragazzino della pattuglia. Benitez lo guarda sorridendo: “Per il momento è molto importante”. Stupito dall’incalzare e dalla rapidità di risposta dei ragazi, l’ex Chelsea si rivolge ai cronisti presenti: “La verità è che li avete pagati per farmi queste domande”.