Il nuovo ct: “Anche qui vincere sarà una dolce condanna. Convocherò solo chi merita”
Antonio Conte è stato presentato a Roma come nuovo ct della Nazionale. Con lui il presidente della Federazione Tavecchio: “Sono emozionato di essere qui, tutti gli allenatori al Mondo lo vorrebbero. Per questo la polemica sullo stipendio non mi tocca. Posso dire che rientro nei parametri della Figc e ho rinunciato a dei soldi cedendo la mia immagine. Anche in Nazionale la vittoria deve essere una dolce condanna. Convocherò solo chi merita”.
Tavecchio: “Questo per la Federazione è un investimento. Abbiamo messo in piedi un’ottima sinergia che sarà foriera di altri tipi di discorsi. Il nostro brand è stato elevato con la figura di una persona che ha grande appeal commerciale. E poi è un tecnico italiano, un valore aggiunto al sistema-Paese. Possiamo arrampicarci ovunque per trovare errori, ma questo è un investimento per dare la spinta al Paese. E’ un segnale di capacità e professionalità. Non c’era altra via”
Conte: “Manager pubblico più pagato? Io ho accettato i parametri della Federazione. Se poi Conte ha un’immagine acquisita nel tempo che può valere 10 rispetto a qualcun altro che può valere 1, la Federazione ha fatto valere questo diritto. Ripeto: ho ceduto la mia immagine alla Federazione”
Conte: “Team manager? E’ un discorso che non abbiamo ancora affrontato, la decisione spetta al presidente. Per me andrà bene”
Conte: “Vorrei rivedere lo spirito che ha sempre contraddistinto tutte le mie squadre, a questa cosa ci tengo. Le mie squadre devono avere questo tipo di predisposizione. Lavoreremo tanto perché da parte mia c’è voglia e anche da parte dei calciatori, questo mi lascia tranquillo. Ho avvertito tanto entusiasmo nei discorsi del presidente. C’è unità di intenti e cercheremo di fare il massimo”.
Conte: “Pirlo? E’ un campione ed è stato per me un grande punto di riferimento. Anche lui è fra i convocabili, ma è inevitabile che, viste le sue dichiarazioni post-Mondiale, debba parlare con lui per capire cosa sente. Anche lui però dovrà ascoltare me”
Conte: “Oggi la cosa più importante è dare delle certezze alla squadra, c’è poco tempo per inventarsi le cose. Ho in mente di ripercorrere quanto fatto alla Juve. La base sarà quella di ripartire da certezze. Sono convinto che sarà una grande dote per la Nazionale. A me, giovani o non giovani, serve gente che corra e faccia quello che chiedo. Lo staff è al completo, valuteremo solo la figura del preparatore dei portieri in questi giorni”
Conte: “Io e il mio staff stiamo già analizzando la Norvegia (prima sfidante nelle qualificazioni agli Europei, ndr), siamo già sul pezzo anche se non abbiamo ancora indicazioni del nuovo corso. Prima penseremo all’Olanda”
Conte: “Il codice etico? Mi piacerebbe usare il termine comportamento… Sarò io a decidere in base alla mia moralità e quello che vedo. Non ci saranno standard di punizione. Se vedo comportamenti gravi, deciderò io come provvedere”
Conte: “Il lavoro fatto da Prandelli è importante, nel primo biennio sono state fatte cose belle culminate nella finale con la Spagna. Quella è la strada da seguire: era una Nazionale entusiasta, che sprizzava gioia. Quando ero calciatore c’era ansia positiva quando la domenica, dopo la partita, arrivavano le convocazioni. Mi piacerebbe riportarla. Qui non c’è niente di scontato per niente e per nessuno. Devono dimostrarmi di voler venire a tutti i costi. A prescindere non verrà convocato nessuno. Preferisco avere 25 giocatori più scarsetti ma con voglia, che non chi pretende di esserci. Io mi fido solo dei miei occhi: non mi fido di sponsor e giornali”
Conte: “Riuscire a dare un’impronta di squadra è fondamentale per tutto il movimento. Colmeremmo il gap tecnico con le altre Nazionali. Spero che dal settore giovanile possa arrivare qualcuno di importante per la prima squadra. Ma voglio lavorare bene anche con i club, essere vicino agli allenatori. Gli stage? Cercheremo di conciliarli con gli impegni in Europa delle varie squadre, cercheremo di trovare una quadra. Se riuscissi a lavorare di più rispetto al passato, penso che il calcio italiano si risolleverebbe in fretta. Una Nazionale come l’Italia deve tornare dove merita”
Conte: “Le domande sui rapporti con la Federazione sono agghiaccianti (ride, ndr). La mia condanna per le scommesse? Ribadisco che per me è stata una squalifica ingiusta, che ho pagato con dolore e secondo me la Federazione ha sbagliato. Ma è una cosa che mi ha insegnato a crescere. Ingerenze da Puma per la convocazione dei calciatori? Niente e nessuno potrà impormi qualcosa, se conoscete Antonio Conte dovreste saperlo. Quanti sono gli scudetti della Juve? Quelli ricordo più volentieri sono gli 8 che ho vinto io”
Conte: “Il ct si è sempre affidato a blocchi di squadre per cercare di costruire una buona squadra in breve tempo. Io dovrò individuare un blocco storico, quello juventino, e costruire intorno. Ho poco tempo e devo sfruttarlo bene”
Conte: “Penso di aver fatto grossi passi avanti nei confronti della Federazione per accettare questo incarico. Per me la polemica sul contratto diventa al momento una cosa secondaria. Io voglio cominciare a lavorare e percorrere questa strada tortuosa. A un certo tipo di domande io rispondo con i fatti”
Tavecchio: “Giustizia sportiva? Non faccio commenti, sono fatti che si risolvono col tempo. Di Conte ho stima e fiducia”
Conte: “Fine del rapporto con la Juve? In ogni rapporto stai insieme quando si è partecipi su tutto. Quando si consumano i rapporti bisogna avere la forza di dire basta per il bene di tutti. Servono anche gli attributi per capire queste cose”
Conte: “Vorrei essere un ct che si rapporta con club e allenatori, in modo costante e intenso. Se vogliamo crescere è giusto che l’allenatore della Nazionale vada incontro all’allenatore del club. Bisogna parlare dei tipi di allenamenti, sulle condizioni di un giocatore… Penso che facendo così i rapporti possano crescere e si possa costruire qualcosa di importante. In questo modo credo ci sarebbe meno intransigenza da parte degli allenatori se chiedo i calciatori in un momento particolare della stagione. Io voglio far diventare questo gruppo una squadra. E’ la squadra che esalta il talento, così colmeremo il gap tecnico”
Conte: “Questo tipo di contratto esiste già per calciatori e altri tecnici. Personalmente, sottolineo le parole del presidente quando dice di aver preso un allenatore vincente a condizioni importanti per la Federazione. Il mio contratto rientra nei parametri della Federazione e per andare incontro a loro ho ceduto tutti i miei diritti d’immagine, cosa che in passato non era mai avvenuta. Quindi ho rinunciato a dei soldi. C’è stata grande disponibilità anche da parte mia a rivestire questo ruolo”
Tavecchio: “Il contratto è figlio di necessità economiche e realtà sportiva. Non si può prendere un big a basso costo. Noi avevamo l’esigenza di prendere il meglio, contemperando le necessità federali e le risorse di un grande pool di aziende. Adesso questo treno deve stare tranquillo e sereno”
Conte: “Io oggi sono il ct, o meglio l’allenatore, di tutto il popolo italiano. Nella mia testa e nel mio cuore c’è l’azzurro. E dentro l’azzurro ci stanno tantissimi colori”
Conte: “La vittoria è una dolce condanna, io vivo per la vittoria. Sapete benisimo la differenza che c’è fra vincere e perdere. E’ come vivere o morire. Quando perdo c’è una morte apparente per me e i miei familiari per due giorni. Io qui voglio portare la mia mentalità, cercare di far capire la differenza fra vincere e perdere, o vincere e pareggiare. Noi vogliamo che la vittoria diventi una dolce condanna anche per la Nazionale”
Conte: “Giuseppe Rossi è un giocatore importante, un patrimonio. Mi auguro che possa risolvere in maniera definitiva i suoi problemi per il bene della Fiorentina e della Nazionale. Spero di averlo a disposizione. Sui singoli non voglio entrare nel merito. Tutti possono essere convocati, ma la convocazione bisogna meritarsela. Bisogna guardare le cose a 360°: sia per le cose che accadono in campo che per quelle che accadono fuori. Viene l’uomo prima del calciatore. Veto della Juve per andare in altri club? Si è letto ogni cosa. Posso solo dire che dopo tre anni ero giunto alla fine di un rapporto. Ci abbiamo provato per un altro mese, ma sia io che la società ci siamo accorti che era impossibile andare avanti”
Conte: “Non pensavo di rientrare in pista dopo 35 giorni. Volevo fare un agigornamento tattico in giro per l’Europa e aspettare un top club europeo. Poi è arrivata la telefonata di un top top club e facendo le dovute riflessioni, capendo l’entusiasmo di Tavecchio, dalla seconda telefonata lui ha capito di aver fatto breccia nel mio cuore. Sapete che anche a me piacciono le sfde. Ripeto: ho il privilegio di essere nel posto in cui vorrebbero stare tutti. Sull’aspetto tecnico? I giocatori arrivano da un’esperienza non positiva, ma abbiamo buoni giocatori che vanno fatti diventare una squadra. In questo modo il gap tecnico rispetto agli altri può essere colmato. Mi piacciono le sfide ardue, come quando arrivai in A con la Juve. Anche oggi arrivo in un periodo non semplice, abbiamo bisogno di risollevarci”
Conte: “Sono emozionato perché al mio posto vorrebbero esserci tutti gli allenatori di questo Mondo. E’ la Nazionale più importante insieme al Brasile. Sono orgoglioso del fatto che il presidente abbia pensato a me. Colgo l’occasione anche per salutare Prandelli che è stato ct per quattro anni compiendo un ottimo lavoro. A lui va il mio in bocca al lupo. Ringrazio anche Sacchi per il lavoro svolto con il nostro settore giovanile. Le porte per lui sono sempre aperte”.
Tavecchio: “Ringrazio Conte per la sua disponibilità e sensibilità”
Tavecchio: “Anche la questione sponsor è stato chiuso in modo brillante. Il compenso del miglior mister d’0Europa è in linea con quanto previsto dai nostri budget. Le integrazioni saranno sostenute dal nostro pool di sponsor. La Figc è titolare al 100% dei diritti d’immagine di Conte. In questi giorni ci arrivano da Asia e America richieste per questo nuovo marchio legato alla Nazionale. Si tratta di made in Italy di cui abbiamo bisogno. Per chi paventa sciagure: la grande personalità del mister non va assistita. Gli abbiamo dato chiavi in mano e può gestire la macchina come vuole. Le altre sono questioni che possono provare più o meno consenso. Inutile nascondere che con Puma avremo rapporto preferenziale, ha investito in questa situazione col suo prodotto. Nella realtà imprenditoriale bisogna dare per ricevere, gli affari non si fanno mai da soli. Noi vogliamo riportare la Nazionale al centro di tutto. E’ una operazione che abbiamo risolto con la collaborazione dell’esecutivo federale in tre giorni. Avevamo assoluta necessità di non lasciar passare il treno, reciprocamente. Bisognava convergere, è una cosa interessante per il sistema-Paese. Stiamo internazionalizzando questo brand, abbiamo creato un valore aggiunto al nostro mondo sportio. Sono sicuro che questo sarà foriero di prestigio e di capacità di consenso”
Tavecchio: “La prima teklefonata che feci a Conte non è finita con un’ìimpressione di assenso. Abbiamo parlato più di mezz’ora e la questione era in piedi. Ma non si poteva non insistere per creare questa energia con uno dei tecnici migliori d’Europa. La seconda e la terza chiamata mi hanno dato la certezza che Conte avrebbe accettato questa importante sfida. E’ una sfida per tutti noi che ci stiamo occupando dello sport più importante d’Italia. La Nazionale è l’asset più importante per la Figc, non si poteva non scegliere un eccellenza per dare la possibilità a questo asset di riemergere dopo il Mondiale. Ci vuole un condottiero, un comandante: è la mia filosofia di vita. E’ necessario dare il bastone del comando a uno come Conte, che ci faccia sentire, quando risuona l’inno, un Paese unito e forte. I calciatori inoltre sono la sola possibilità per recuperare il gap che abbiamo con l’Europa”
Tavecchio: “Vi ringrazio di essere qui per questa importante cerimonia. Firmiamo subito qui davanti a tutti”