Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TVPlay:
“Ci tengo a precisare alcune cose. In qualità di agente di Mario Rui non ho mai pensato di fare il mercato per il mio assistito. Mario Rui vuole continuare a Napoli: è sempre stato il suo desiderio. Abbiamo chiesto di allungare il contratto di un anno anche accettando una piccola riduzione sui due anni dell’ingaggio già in essere. Qualcosa di profondamente insolito, visto che la vittoria di uno scudetto quasi sempre coincide con un aumento dell’ingaggio. La nostra è una proposta per far comprendere l’amore che ha per Napoli.
Cos’è successo tra noi e la società? Avevo comunicato al presidente intenzioni ed esigenze di Mario Rui. Aspetti che De Laurentiis diverse volte si è reso disponibile ad accontentare. Nei fatti, non è andata assolutamente così. Dopo vari confronti con il presidente, sia di persona che telefonici, con uno scambio anche vivace di punti di vista, credo che De Laurentiis non abbia riconosciuto il giusto valore al mio assistito. Un qualcosa che io ritengo assurdo per quanto dimostrato da Mario Rui, riconosciuto dalle statistiche come uno dei migliori terzini della serie A. Ho comunicato io al presidente e Mario Rui al mister che se dovesse arrivare un’eventuale proposta chiederemo la cessione. Se non dovesse arrivare un progetto convincente allora rimarremo e ci sarà un ulteriore giocatore scontento nella squadra degli scontenti.
Ho grande rispetto del presidente e del club. Hanno dato ai miei calciatori la chance di giocare ai massimi livelli. Gli saremo riconoscenti a vita. Devo, però, tutelare i miei calciatori ed il loro valore. Nel caso di Mario Rui credo che non abbia rispettato il valore e quanto fatto sul campo. Quando ho deciso di fare questo mestiere, ho scelto di farlo mettendo al centro i miei calciatori, con la coscienza pulita nei loro confronti. Se ritengo che non stiano ricevendo la giusta riconoscenza, a me non resta che tutelare i loro interessi. E finché sarò agente, metterò sempre al primo posto il loro interesse.
Il giocatore interessa ad altre squadre, ma altre offerte non sono mai state prese in considerazione. Io posso litigare con qualsiasi presidente o direttore, ma se c’è stima ed intelligenza, si mette tutto nel dimenticatoio e si guarda avanti. Voglio solo aggiungere che nessuno dica che i procuratori sono il male del calcio. Nel mio caso, ho deciso di far rinnovare Di Lorenzo e Mario Rui senza percepire nessun compenso, lavorare senza un interesse personale. Ho voluto dimostrare con gesti concreti come si possa venire incontro ad una società come il Napoli che si è, a sua volta, mostrata sempre disponibile con i miei assistiti. Resta la mia necessità di tutelare il valore dei miei calciatori come la mia storia dimostra, senza rancore verso nessuno”.