L’Italia esce a testa alta dall’europeo francese, dopo 120 minuti di guerriglia calcistica, gli azzurri chiudono il match sul 1-1. Accade tutto nel secondo tempo, quando i tedeschi vanno avanti con Ozil al 65′ e ripresi dal rigore di Bonucci al minuto 74, poi i supplementari dove le due squadre non riescono a farsi male, infine i penalty: quello decisivo, porta la firma di Hector dopo l’errore di Darmian per il 6-5 finale. Il rammarico di non aver visto Lorenzo Insigne in campo, l’unico calciatore di qualità in questa squadra di operai, forse l’ex ct. Antonio Conte, avrebbe potuto dargli più fiducia e forse avrebbe potuto farlo giocare di più al posto di un Eder, ombra di se stesso. Non a casa Lorenzo è stato il migliore dei suoi dal dischetto evidenziando tutta la propria qualità, al contrario di Zaza, Pellè, Bonucci e Darmian, grandi combattenti ma con i piedi di legno.
Potevamo compiere il miracolo italiano, ma così non è stato, un grande gruppo, grande allenatore, i calciatori hanno dato l’anima in campo fino all’ultimo minuto ma è mancata la qualità, sono mancati quei giocatori alla Totti e alla Del Piero o alla Pirlo, tanto per intenderci, che nel 2006 ci fecero diventare campioni del mondo. L’unico degno di questi nomi in questa Italia è Lorenzo Insigne, usato troppo poco dal buon Antonio Conte. Italia a casa la Germania passa e va in semifinale, ora tutti in vacanza!
Cosimo Silva