Il tecnico del Napoli Rafa Benitez, parla in Conferenza Stampa da Castel Volturno alla vigilia del match contro la Roma, gara di andata valevole per la Semifinale di Coppa Italia, ecco quanto evidenziato:
JORGINHO: “La regola dice che si possono cambiare 3 giocatori. Armero è andato, ci sono problemi con Mesto e Zuniga, quindi inseriamo Ghoulam e Reveillere. Va via Cannavaro e quindi c’è bisogno di un altro difensore centrale. A centrocampo rientra Behrami. Se avessi fatto altre scelte avrei rischiato di restare corto. Ero obbligato”.
UN LEADER: “Nelle ultime tre la squadra ha avuto una reazione, a Bologna ho visto una reazione perfetta ma è mancata concentrazione sull’ultima occasione altrimenti era vinta. A Bergamo dopo il gol abbiamo reagito con Mertens ed Higuain ma non s’è fatto gol…”
IL NAPOLI: “Mi aspetto di vedere un Napoli carico per una partita importante contro una squadra forte”.
EUROPA LEAGUE: “Dobbiamo stare uniti. Noi faremo qualcosa in più, ma il messaggio deve essere di tranquillità. Le mie squadra alla fine fanno meglio, il lavoro va benissimo e il bilancio si fa alla fine”.
LA ROMA: “Abbiamo avuto due occasioni il primo tempo, poi grande possesso. Ora sarà diverso, non guardiamo indietro. Loro sono forti, ma saremo preparati. Ieri ho visto che i giocatori sono pronti, sono tranquillo ma non mi fermo e preparo tutto”. “Loro sono riposati ed è un dato d fatto”.Hanno equiibrio, palleggio, esperienza come De Rossi, gestisce bene la palla e la partita. In fase difensiva sono forti, ma se facciamo le cose fatte nella prima partita con un pò di fortuna possiamo fare bene”.
RAPPORTO CRISI CON IL PRESIDENTE: “Il presidete è intelligente, sa dove siamo e dove vogliamo arrivare. Gli ho mandato un messaggio, cose normali. Tutti siamo dispiaciuto, è normale quando si perde, ma siamo concentrati sulla prossima sfida”.“
CI SONO GIOCATORI CHE HANNO PIU’ MINUTI NELLE GAMBE: “Questo significa che bisogna gestire la rosa. Bisogna fare delle scelte, fare turnover. Se si vince è tutto ok, se non si vince la colpa è mia. Ma bisogna farlo. Ghoulam, Jorginho ed Henrique ci aiutano in questo. Persi una partita togliendo Vicente ed Aimar, mi ammazzarono, però, vinsi il campionato… Io faccio le mie scelte, poi se indovino sono un mago nella gestione, se non va bene ho sbagliato io”.
IL CALO DEL NAPOLI: “Può darsi che eravamo migliori all’inizio. Perchè la Roma ha fatto male ad un certo punto? (Perchè mancavano Totti e Gervinho rispondono i colleghi, ndr). Noi ne abbiamo avuti 5 infortunati, importantissimi. Non 2, ma 5 a lungo termine! Non è una scusa ma la realtà. Non l’ho mai detto e sono convinto che faremo bene lo stesso. Certo, che dobbiamo verticalizzare di più quando c’è lo spazio, fare meglio le ripartenze, il possesso palla, questo lo teniamo presente e ci lavoriamo”.
HAMSIK: “Marek ha qualità tecniche e fisiche per essere importante. Lui deve credere in se stesso e fare un passo avanti. Io lo vedo con grande voglia, la mia fiducia nei suoi confronti non è un problema”.
OBIETTIVI: “La Champions è la nostra priorità, quindi dobbiamo qualificarsi. Possiamo provare a vincere qualcosa già quest’anno, però, per questo provo a gestire la rosa”
LA CONCENTRAZIONE: “Non è solo corsa e cuore, ma serve la testa per capire cosa fare in campo. In alcune squadre ci sono 2-3 giocatori su cui conta l’allenatore ed a Napoli ci sono elementi che possono avere questo ruolo. Non dobbiamo spaventarci e fare quello che sappiamo fare”.
LA SCONFITTA DI BERGAMO: “Motivazioni e risultato sono cose diverse. La squadra non è mancata di corsa. Attaccare le squadre che si difendono in 10 è diverso rispetto al San Paolo o alle Coppe. Il campionato è importante, ma siamo in semifinale e proviamo ad andare in fondo”.
ANCORA SULLA ROMA: “Nel calcio si deve vedere il fatturato e la Roma non è una squadra piccola. La Roma ha investito per tre anni, ha preso un allenatore che sta facendo bene, ma anche noi stiamo facendo bene. Io cammino per la mia strada, sento, analizzo e scelgo, a volte anche sbagliando”.
ACCORGIMENTO TATTICO: “Loro sanno cosa fare col 4-2-3-1. Non è il modo da analizzare, qualche partita può aiutarci, ma non cambio per far capire che il tecnico è più importante. Cosa cambia tra il 4-2-3-1 con l’Atalanta o il Borussia? Siamo qui per farli crescere, se si perde non è perchè c’è il modulo diverso o meno, ma sono i giocatori a fare la differenza. Il tecnico vale un 20%. Chi cambia e vince e perchè ha la rosa per farlo. Qualche volta bisogna rischiare, quando hai una squada che non ha il fatturato delle altre. Accetto le critiche, ma lavoro per la mia strada”.
FURBIZIA: “Se noi siamo uniti e più facile arrivare dove vogliamo arrivare”.
Dal nostro inviato a Castel Volturno: Cosimo Silva