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Sinisa Mihajlovic nel futuro del Napoli, pronto a guardare il golfo con gli occhi della tigre!

Juventus vs. ACF Fiorentina - Serie A Tim 2011/2012Il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis,  è stato chiaro e ha pronunciato queste parole: “Inutile continuare a pensare al Dnipro, guardiamo avanti. Ragazzi, possiamo ancora farcela. Io ci credo e dovete crederci anche voi”. Benitez e Bigon, tuttavia, dovrebbero dire addio al Napoli il 31 maggio. De Laurentiis ha in mano Mihajlovic e il primo acquisto. Quel Pepe Reina che non vede l’ora di ritornare a vestire la maglia azzurra.

Scopriamo il profilo di Sinisa Mihajlovic:

Ritenuto un grande specialista nell’esecuzione di calci piazzati, vanta il record di marcature su punizione diretta in Serie A dal 1987 in poi (28).Nel campionato 1998-1999, durante Lazio-Sampdoria (5-2), realizzò tre gol su calcio di punizione diretta, eguagliando un record stabilito in precedenza da Giuseppe Signori nella partita Lazio-Atalanta nella stagione 1993/94.Mancino, il suo tiro divenne oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Belgrado quando era ancora nelle file della Stella Rossa: tali studi confermarono che il suo tiro raggiungeva la velocità di 165 km/h calciando in un modo particolare. Da tali studi non fu comunque possibile capire la ragione della peculiarità delle traiettorie tracciate dai suoi calci.

In origine centrocampista avanzato che prediligeva la fascia sinistra, nel campionato italiano fu impiegato nella Roma come centrocampista difensivo (da Carlo Mazzone) o come esterno di difesa (da Vujadin Boškov). Nella Sampdoria ebbe un decisivo cambio di ruolo quando il tecnico Sven-Göran Eriksson lo schierò difensore centrale in Coppa Italia il 25 ottobre 1995 nella sfida persa 2-1 contro il Cagliari per rimpiazzare l’espulso Franceschetti. In tale ruolo Mihajlović mostrò rara efficacia, fino a essere considerato da Carlo Mazzone tra i migliori del panorama calcistico mondiale[9] sia per l’impeccabile fase difensiva che per la capacità di effettuare precisi lanci lunghi.

Allenatore

Inter

Ha svolto il ruolo di allenatore in seconda dell’Inter dal 1º luglio 2006 al 29 maggio 2008, con Roberto Mancini in panchina, per poi lasciare l’incarico poco dopo l’arrivo di José Mourinho. Con il tecnico jesino, Mihajlović ha vinto due campionati italiani, nella stagione 2006-2007 e nella stagione 2007-2008, nonché laSupercoppa italiana del 2006.

Bologna

Dal 3 novembre 2008 è stato il tecnico del Bologna, subentrato all’esonerato Daniele Arrigoni. Ha esordito l’8 novembre successivo contro la Roma (1-1). Dopo cinque pareggi consecutivi in campionato, ha vinto il suo primo incontro il 13 dicembre (Bologna-Torino 5-2). Il 14 aprile 2009, dopo una serie di risultati non positivi culminata con la sconfitta interna per 1-4 contro il Siena, la quarta consecutiva per i rossoblu, viene esonerato e sostituito da Giuseppe Papadopulo.

Catania

Dall’8 dicembre 2009 prende il posto di Gianluca Atzori sulla panchina del Catania. Debutta il 13 dicembre perdendo contro il Livorno (0-1).

La domenica successiva, 20 dicembre 2009, conquista la sua prima vittoria col Catania a Torino contro la Juventus per 1-2 (non succedeva dal 1963 che gli etnei vincessero a Torino), seguita da una serie di risultati positivi, che permettono al Catania di sollevarsi dal terz’ultimo posto e raggiungere una zona tranquilla della classifica. Il 12 marzo 2010 battendo l’Inter per 3-1 interrompe un’assenza di successi che vedeva i rossazzurri senza vittorie sui nerazzurri da 44 anni. Il 9 maggio seguente centra la salvezza matematica (42 punti) con il Catania nello scontro con il Bologna allo stadio dall’Ara, con un pareggio per 1-1. La domenica successiva, ultima di campionato, battendo il Genoa al Massimino per 1-0 permette al Catania di conquistare il record di punti (45) nella recente storia della squadra rossazzurra in Serie A (migliorato poi nella stagione 2012-2013 da Rolando Maran) e la 13ª posizione in classifica finale. Il 24 maggio Mihajlović si dimette dall’incarico di allenatore tramite una lettera mandata alla società.

Fiorentina

Mihajlović nel 2010, sulla panchina della Fiorentina.

Il 3 giugno 2010, la Fiorentina annuncia ufficialmente di avere ingaggiato l’allenatore serbo che siederà sulla panchina viola al posto di Cesare Prandelli. Il serbo firma un contratto che lo lega al club viola per due anni con un’opzione sul terzo; il nuovo mister percepisce un ingaggio poco superiore a 700 000 euro. Come suo vice, Mihajlović sceglie Dario Marcolin, già suo collega in panchina nella stagione sportiva 2009-2010 al Catania. Al termine della stagione 2010-2011, viene riconfermato dal patron Andrea Della Valle per un altro anno sulla panchina viola. La prima stagione in viola si conclude con un 9º posto in classifica con ben 15 pareggi all’attivo. Dopo essere stato in corsa con altri allenatori per sedersi sulla panchina dell’Inter, il 23 giugno 2011 ribadisce la propria volontà di restare a Firenze ancora a lungo.

Il 7 novembre seguente, all’indomani della sconfitta per 1-0 con il Chievo fuori casa, viene esonerato e sostituito dal tecnico riminese Delio Rossi.

Nazionale serba

Il 21 maggio 2012 diventa il nuovo commissario tecnico della Nazionale serba firmando un contratto quadriennale fino agli Europei 2016. Il suo vice è Nenad Sakic, anch’egli ex giocatore della Sampdoria.Non riesce però ad ottenere la qualificazione ai Mondiali 2014 essendosi piazzato terzo nel girone con 14 punti dietro a Belgio (26) e Croazia (17). Il 20 novembre 2013 lascia la Nazionale serba dopo 19 incontri ufficiali (7 vittorie, 8 sconfitte e 4 pareggi) per tornare in Italia ad allenare la Sampdoria.

Sampdoria

Il 20 novembre 2013 diventa il nuovo allenatore della Sampdoria, sua ex squadra, con un contratto fino a fine stagione con rinnovo automatico per un’altra stagione in caso di salvezza.In questa nuova avventura lo seguono i collaboratori tecnici Nenad Sakić ed Emilio De Leo e il preparatore atletico Antonio Bovenzi.Il 24 novembre, all’esordio sulla panchina blucerchiata, pareggia per 1-1 contro la Lazio, dopo essere stato in vantaggio fino al minuto 94.[29] L’8 dicembre vince la sua prima partita in campionato con la Sampdoria per 2-0 contro il Catania; con lo stesso risultato perde invece il 6 gennaio seguente contro il Napoli, la prima gara stagionale. Quattro giorni dopo viene eliminato agli Ottavi di finale di Coppa Italia dalla Roma. Il 3 febbraio 2014 vince il Derby di Genova per 1-0 grazie al gol diMaxi López. Conclude la stagione al 12º posto con 45 punti totali; di cui 36 ottenuti nelle 26 partite in cui è Siniša a sedere in panchina. Inoltre porta la media punti a partita della Sampdoria da 0,75 a 1,38. Il 20 maggio la Sampdoria comunica di aver rinnovato fino al 30 giugno 2015 il rapporto contrattuale con il mister.

Nella stagione 2014-2015 la Sampdoria in classifica si mantiene in zona Champions per buona parte del campionato e il 28 settembre vince il derby per 0-1 con gol di Gabbiadini mentre il 21 gennaio 2015 viene eliminata dalla Coppa Italia agli Ottavi dall’Inter di Roberto Mancini, ex compagno di squadra e allenatore di Mihajlovic.

Particolarità:

Le sue opinioni estremiste sono state sempre molto criticate. Fece esporre dai tifosi laziali lo striscione “Onore alla Tigre Arkan”, come necrologio per il suo amico Željko Ražnatović (che era anche capo degli ultras della Stella Rossa, squadra dove giocò Mihajlović), noto criminale serbo accusato di crimini contro l’umanità. Di Ratko Mladić, generale accusato di genocidio disse: “Mladic? Un grande guerriero che combatte per il suo popolo”. Inoltre era un sostenitore delle azioni violente del regime di Slobodan Milošević, accusato anch’esso di crimini contro l’umanità.

Il 28 maggio 2012 da CT della Serbia ha escluso Adem Ljajić dalla Nazionale, per la scelta del calciatore di non cantare l’inno nazionale serbo.

Da calciatore il 7 novembre 2003 fu squalificato per 8 giornate e a pagare 12 300 euro di multa dall’UEFA per aver scalciato e sputato al rumeno Adrian Mutu, con l’aggravante della reciditività, in Lazio-Chelsea di Champions League.

Fu autore di insulti razzisti reiterati nei confronti del calciatore francese di origine senegalese Patrick Vieira durante la partita Lazio-Arsenal del 17 ottobre 2000definendolo “negro di merda”, dichiarando successivamente di non esserne pentito ma di non voler esser definito razzista, per questo fatto la DIGOS presentò un esposto alla procura di Roma. Al derby di Milano del 29 ottobre 2006 Vieira, che all’epoca giocava nell’Inter prese a spintoni Mihajlović, allora vice allenatore davanti a tutto lo stadio a causa della mancata sostituzione; al suo posto, nonostante le numerose richieste, fu sostituito Zlatan Ibrahimović.