Alla vigilia della sfida di campionato al Maradona tra Napoli e Verona, si è svolta al Centro Sportivo di Castel Volturno, la Conferenza Stampa del tecnico del Napoli Antonio Conte.
Si parte dalla domanda su Kvara: Siete primi,va riconosciuto un capolavoro per aver cancellato l’anno precedente, ma Kvara a Napoli non è un giocatore, è più di un giocatore, è il personaggio simbolo dello Scudetto. Cosa sta cambiando? Perderlo rappresenta un danno? Rischiate di togliervi tanto?
“Rispondo, perché non mi sono mai sottratto a domande scomode, se parlo è perché dico la verità altrimenti preferisco tacere. Chi mi conosce sa che non dico bugie. E’ inevitabile che stiamo parlando di un calciatore importante, un giocatore che quest’estate, quando ho parlato con il Presidente, visto che c’erano già le partenze di Zielinski e Osimhen, che doveva essere venduto, chiaramente volevo anche avere delle certezze tecniche. Alla fine ci può essere tanto lavoro ma devi anche avere la qualità dei calciatori ed ho preteso da parte del Presidente che alcuni dei calciatori venissero riconfermati e tra questi c’era Kvicha che quest’estate, lo sapete benissimo tutti quanti, aveva chiesto di essere ceduto. E non era l’unico che aveva chiesto di essere ceduto. Noi andiamo avanti, ma ci si dimentica facilmente, sei mesi fa, del lavoro che ho dovuto fare fare, pronti via per convincere i calciatori che ritenevo fondamentali a restare, ma tanti volevano prendere altre strade. Non sto raccontando chissà che cosa. Poi ci ho lavorato e sono contento di esserci riuscito ad aver tenuto i giocatori che oggi sono molto contenti di sposare questo progetto. Per quanto riguarda Kvara, e mi ha confermato questa decisione, ha chiesto al club di essere ceduto, senza giri di parole. Anche io ho chiesto e mi è stato riferito questo. Ho parlato con il calciatore, me è stato detto questo. Personalmente provo una grande delusione perché sono stato 6 mesi, sia con Kvara, fecendolo sentire al centro del progetto, lavorando con lui, facendogli vedere che anche con l’arrivo di alcuni calciatori che si poteva fare qualcosa di importante a Napoli ed anche lavorando col il club che c’era un contratto in essere che doveva essere rinnovato, cosa che oggi siamo arrivati dopo 6 mesi siamo tornati all’inizio. Sicuramente da parte mia c’è grande delusione, perché io le cose le prendo di petto ed anche io non sono stato così incisivo a convincere le due parti ad andare avanti insieme. Oggi mi trovo ad un punto che devo fare un passo indietro, non posso tenere con le catene chi oggi non vuole rimanere. L’ho fatto quest’estate, ho avuto 6 mesi per convincere tutte e due le parti a trovare una soluzione, ma mi sono reso conto che è stato un fulmine a ciel sereno questa notizia ma adesso faccio un passo indietro ed è giusto che la situazione la risolvano il club e Kvara e il suo entourage. Il problema è tra di loro. Non vorrei mai che un domani, se dovesse rimanere il calciatore, che pensasse che io abbia posto un veto. L’ho fatto quest’estate, anche in maniera presuntuosa credendo di convincerlo sulla bontà del progetto, ma vedendo i risultati non ci sono riuscito. Come è giusto che sia devo fare un passo indietro. Kvara quindi non è disponibile per la partita con il Verona e vedremo cosa accadrà, ma intanto perdiamo un giocatore importante. Ora se possiamo concentriamoci sul Verona”.
Quanto rischia di incidere per il Napoli lì in vetta questo mercato di riparazione sulla concentrazione della squadra?
“L’ho detto anche prima, questo mese per noi allenatori è terribile. Perché tanti calciatori pensano di stare con la valigia in mano, tenerli concentrati non è mai semplice. Noi non ci dobbiamo far distrarre da niente e da nessuno, sappiamo che dobbiamo affrontarlo bene. Come ho detto in passato, ho fiducia in questa rosa, e colgo l’occasione per salutare sia Caprile che Folorunsho che hanno chiesto di andare via dal Napoli per andare a giocare e abbiamo trovato dei sostituti che pensiamo siano all’altezza della situazione e quindi auguro a loro il meglio e li ringrazio per ciò che mi hanno dato a Napoli. Il mercato di riparazione, non vedo l’ora finisca gennaio. Inevitabilmente crea qualche problematica, ma noi dovremo essere bravi come finora, concentrati, domenica ci attende una partita tosta, il Verona nelle ultime 4 ha fatto 7 punti, ha vinto in casa del Bologna, è una squadra molto fisica ci ha fatto 3 gol all’andata. Ci sono tante situazioni che ci devono far drizzare le antenne alte, a me e ai nostri tifosi devono darci come sempre una mano perché è una tappa importante e dobbiamo iniziare il ritorno al meglio”.
Qualora vada in porto la cessione di Kvaratskhelia, ha già pensato a come sostituirlo? Siete al lavoro sul mercato?
“No, anche perché è una cosa troppo fresca, un fulmine a ciel sereno e quindi io sono molto concentrato sul Verona, cercando di trasferirla ai ragazzi. Oggi non contano le cessioni o gli acquisti, ma la partita. Sono 3 punti, e cerchiamo di mettere fieno in cascina, è troppo importante per noi. Ripeto, non sono state fatte valutazioni perchè Kvara ad oggi è un giocatore del Napoli punto. Domani o al 31 Gennaio vedremo. La situazione sarà monitorata, ma è giusto lasciare la palla in mano al club ed al giocatore e al suo entourage. Io quello che dovevo fare l’ho fatto, anzi ho fatto fin troppo”.
Nell’ottica della partita di domani, ci aggiorna sulle condizioni del gruppo. E’ rientrato Politano, Olivera ha qualche problemino? Pensando anche ai prossimi impegni, a Bergamo e la Juventus.
“Per la partita con il Verona non saranno disponibili Kvara, Buongiorno ed Olivera. Gli altri sono tutti disponibili e arruolati. Olivera ha avuto questo problema, pensavamo di poterlo risolvere, è il polpaccio e bisogna avere un po’ di precauzioni, dispiace perché il ragazzo stava facendo molto bene, sta facendo molto bene, ma al tempo stesso c’è l’opportunità per Spinazzola che ha fatto un’ottima partita con la Fiorentina di riconfermarsi e dimostrare che è un calciatore che abbiamo voluto a Napoli e può dare il suo contributo. Un canciatore forte, con esperienza, ha avuto qualche problemino ma è totalmente concentrato sul Napoli e chi ha l’occasione, come capitato a Jesus, e Neres, deve sfruttarla. E’ un monito per tutti quanti, capiterà a tutti avere la chance, e quando si ha bisognerà sfruttarla, Dobbiamo trasmetterlo ai calciatori”.
Ha fatto un passo indietro rispetto a questa situazione ( Kvara ndr), ma cosa cambierebbe rispetto alle ambizioni? Lei disse mercato migliorativo. Ed anche in prospettiva.
“Proprio sul discorso migliorativo, oggi restare fermi su certe posizioni potrebbe essere peggiorativo. Ad inizio anno era tabula rasa, c’era un quaderno, un libro da scrivere, su fogli bianchi, oggi sono passati 6 mesi si è scritto qualcosa lì sopra. Noi dobbiamo cercare di concentrarci sul discorso calcistico, valorizzare la rosa a disposizione, non possiamo incatenare nessuno più! Sarebbe controproducente, nell’eventualità perché poi dovrebbe tornare da me ed io dovrei essere il suo allenatore. E se rimanesse, deve sapere bene che è una situazione che non sono riusciti a risolvere, lui, il suo agente e la società. Io non c’entro più niente. Questo me lo dovete consentire, mi voglio mettere nella parte giusta. Se dovesse reimanere, pensa che sia stato io a tenerlo e mi trovo un giocatore in meno. Ho parlato di un passo indietro perché sarebbe una situazione migliore qualora dovesse restare senza trovare la quadra. Qua parliamo ancora, di una situazione, le cifre sono state fatte, bisogna vedere. Lui sa che io sono fuori. Lo faccio per il bene del Napoli, non per il bene mio, ma lui deve sapere che io non m,i sono opposto a niente! E se dovesse rimanere dovrà dare il 100% come fatto finora”.
Alla luce di questo che sta raccontando, Teme ripercussioni mentali nel gruppo?
“I ragazzi lo sanno, la cosa che io non concedo a me stesso e agli altri, sono gli alibi. Quindi noi domani contro il Verona, così come fatto a Firenze dove erano mancati Kvara, Politano e Buongiorno, ho detto andremo lì agguerriti. Ora abbiamo rispetto del Verona, ma paura di nessuno. Il percorso è ormai iniziato noi lo stiamo percorrendo, durante il percorso si potrà perdere altri, ma il percorso è lì. Una cosa che ci tengo a sottolineare, anche alla presentazione, è che mi auguro che il Napoli non venga più visto come una squadra di passaggio, è la cosa principale che cerco di trasferire ogni giorno anche al club. Noi dobbiamo costruire qualcosa di ambizioso, che dia lustro ai napoletani e li renda orgogliosi deve essere chiaro. Essere considerati una società di passaggio non è nei miei obiettivi, non lo sarà mai. A buon intenditore, poche parole”.
McTominay, Lukaku, Anguissa, Antonio Conte, anche Billing che non è lontano, un altro mancino in una squadra mancina. La forza del Napoli risiede anche in questo Background britannico?
“Noi cerchiamo, al di là che possano essere inglesi, norvegesi o italiani, noi cerchiamo dei calciatori con determinate caratteristiche, che possano venire a Napoli e dare valore aggiunto. Questo non è facile fare mercato, non dimentichiamo che nel mercato estivo ci sono state tantissime partenze e ci sono stati 7 arrivi, quando fai tante cose il rischio di sbagliare è comunque elevato e dobbiamo prenderci responsabilità di fare cose oculate sapendo che nel nostro mercato cjhe facciamo qual è il nostro budget, il monte stipendi e tante cose, Dobbiamo riuscire a stare in quelle posizioni, significa essere attraenti anche per i calciatori e non dobbiamo sbagliare. Mi auguro che tutto ciò che stiamo facendo insieme al club ed al direttore le facciamo bene, ponderando tutte le situazioni e quando possiamo incidere dobbiamo farlo, quando non possiamo farlo…a volte sei incudine, altre martello”.