Non è solo una questione di stadi obsoleti, da rifare da capo a piedi. Non sarebbe una consolazione nemmeno così, ma sarebbe meglio di quel che è.Samp-Genoa, rinviata causa normalissima e prevista pioggia, è soltanto l’ultimo capitolo del “romanzo criminale” del nostro pallone. Sgonfio, come lo descrivono amaramente oggi i giocatori del Parma, o zuppo, annegato per mancanza di teloni protettivi e, di nuovo, mancanza di soldi.
il Consorzio adibito alla cura del Marassi non becca soldi da quel dì e, di conseguenza, non può permettersi teloni per coprire il campo o lampade per riscaldarlo. E non è tutto. Al Consorzio sono arrivate infatti anche ingiunzioni di pagamento per le fatture non pagate delal fornitura di energia elettrica. Roba da lasciare Marassi anche al buio. Cronache dall’ex campionato più bello del mondo. Stavolta, fortunatamente, si parla di una cifra non esorbitante, però. Però fermare il derby di Genova per una questione di 2 milioni – i soldi che Samp e Genoa devono appunto al consorzio – fa una certa tristezza.
Mentre dal fronte Parma, l’incasso di Parma-Udinese doveva servire ai ducali per la prossima trasferta di Genova contro la formazione di Gasperini. La trasferta era già stata organizzata, prenotando albergo e pullman, ma il rinvio della partita contro i friulani ora mette a rischio pure Genoa-Parma.
Nemmeno vogliamo fare accenno al vaso di Pandora che sta per aprirsi sul “Lotitogate” il Presidente della Lazio è al centro di un uragano. Come già noto ormai da ventiquattro ore anche la giustizia penale si sta interessando alla telefonata intercorsa tra Claudio Lotito e Pino Iodice, finita sulle prime pagine dei giornali prima e al centro del dibattito sportivo-politico dopo.Così, la Procura di Napoli ha deciso bene di convocare proprio il direttore sportivo dell’Ischia che in qualità di persona informata dei fatti ha deposto per circa tre ore davanti ai PM De Simone e Ranieri, specializzati nei reati connessi alle manifestazioni sportive. Al momento, peraltro, nessua ipotesi di reato è stata comunque rivelata dalla Procura partenopea che di conseguenza non ha neppure iscritto alcun nome nel registro degli indagati. Chissà però che possibili novità non possano arrivare nei prossimi giorni, magari proprio grazie alle rivelazioni di Iodice.
Per fortuna che il Napoli c’è. Nella nostra amatissima serie A, c’è solo una squadra a dare ancora lustro a questo campionato e non indossa una maglia a strisce dove il nero la fa da cornice, ma indossa una maglia azzurra, limpida e pulita pura e allegra come il colore del cielo e del mare. In pochi anni dalla serie C alla Champions League, con bilanci all’attivo e meriti sportivi guadagnati sul campo e non nelle aule dei tribunali o nelle segrete stanza del palazzo. Napoli che negli ultimi anni ha avuto nella propria rosa, i più grandi campioni di oggi, da Cavani a Lavezzi, da Hamsik a Reina, passando per Higuain a Callejon e la lista è ancora lunga. Tutto questo mantenendo sempre il bilancio in attivo connubiando il tutto con i risultati sportivi, due coppe italia e una super coppa italiana, e tante qualificazioni di Europa che hanno fatto crescere il marchio Napoli nel Mondo. Basti pensare che oggi nella classifica UEFA solo la Juventus è sopra il Napoli, tutte le altre italiane sono dietro ( il Napoli, su di cinque posizioni rispetto allo scorso anno è fermo al 18esimo posto con 13,367. Scivolano indietro di tre posizioni Fiorentina ed Inter, ora 26esime con 12,367 punti. Infine, Roma e Torino, 34esime con 11,367 punti). Avanti proprio a quelle milanesi che un tempo erano sul tetto del mondo, e che oggi sono nella parte destra della classifica di serie A.
In tutto questo caos calmo, come il titolo di un celebre film, dove tutto ha del comico, mascherato dal nuovo Ferrero che avanza, l’unico aspetto di colore che fa ancora splendere questa Serie A, che ormai si avvia verso il collasso del “Sistema”, l’unica nota di colore è l’azzurro del Napoli di Aurelio De Laurentiis, esempio di gestione calcistica nel Mondo, e scusate se è poco.
Cosimo Silva