Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, ha lasciato alcune dichiarazioni ai microfoni TvPlay facendo retromarcia su alcune dichiarazioni contro ADL tempo fa:
“Sicuramente non è stata la mia intervista a far cambiare idea al presidente e a far rinnovare Mario Rui. Sul rinnovo di Mario Rui, il presidente l’aveva promesso perché credeva che fosse una cosa giusta e l’ha mantenuto come lui fa sempre, almeno particolarmente con me. Quando mi ha dato la parola l’ha sempre mantenuta. Magari si stavano allungando un po’ i tempi per mille altre cose, magari non dovute a Mario Rui, ma a tanti altri aspetti, ma alla fine lui ha mantenuto la parole come sempre fatto e ha rinnovato Mario Rui.
Per quanto riguarda quell’intervista, voi dovete capire che chi fa il mio lavoro vive sottopressione, vive con le ansie dei giocatori che vengono trasferite a me. Vengo messo sotto stress in continuazione e quindi a volte uno può anche fare un’intervista o dire delle parole fuori riga o delle parole un po’ pesanti o inopportune in quel momento, ma sono tutte parole o interviste fatte quando una persona è molto sotto tensione molto sotto stress. Quindi quella è un’intervista in cui io sicuramente sono andato oltre, sicuramente ho detto delle parole fuori posto, sicuramente ho sbagliato il modo di come volevo trasferire determinati concetti, ma tutto questo è stato dovuto non a una strategia e non è stato stato perché io volessi parlare male del Napoli, della squadra della mia città o di De Laurentiis con cui ho un ottimo rapporto, ma sono dovute solo ad una situazione di stress relative al calciomercato, che ogni tanto ti porta ad andare fuori dagli schemi per la tanta tensione che c’è. Per questo ci tengo a fare le scuse pubbliche al presidente De Laurentiis e al dottor Chiavelli che hanno subito una mia intervista fuori luogo. Sicuramente fossi stato più sereno e tranquillo, non avrei fatto. Ci tengo a fare le mie scuse a loro, che come sempre hanno dimostrato grande fiducia nei confronti di Mario Rui e grande stima professionale nei miei confronti quindi tutto bene quel che finisce bene e si è chiuso il capitolo Mario Rui rimanendo comunque in grandissimi rapporti con Aurelio.
“Io posso avere mille difetti, perché il mio non è un carattere facile, ma sono uno di grande umiltà e intelligenza. Le persone sono intelligenti sono quelle che quando sbagliano alzano la mano e chiedono scusa. Io in questo momento mi sono reso conto di aver sbagliato, di aver alterato troppo i temi e i toni delle situazioni e quando ho chiuso Mario Rui, ho chiesto scusa sia al presidente che al dottor Chiavelli, perché mi sono reso conto di aver esagerato. Quindi quando uno sbaglia io non ci vedo niente di male che uno debba chiedere scusa. Faccio le scuse anche in maniera pubblica perché mi rendo conto di aver messo il presidente in una posizione scomoda che lui non meritava, quindi io quando sbaglio non ho nessun problema a chiedere scusa sia di persona che pubblicamente, perché mi reputo una persona umile e non perfetta, che quando sbaglia riconosce i suoi errori e li ammette e non ci vedo niente di vergognoso nel chiedere scusa dopo che si è sbagliato”.