Pierpaolo Marino, direttore dell’area tecnica dell’Udinese ed ex Napoli, ha lasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn:
“Mi sento colui che ha seminato, da un’idea mia con un aiuto della famiglia Coppola è nato Castel Volturno, in pochi mesi. Ho seminato da zero, in tre anni siamo andati al Da Luz a giocare col Benfica. E’ come se fosse un nipote che ritrovi, la base è stata costruita solida. Dissi che ero andato a seminare nel deserto e oggi, grazie al percorso fatto da De Laurentiis e tutti i collaboratori tecnici che mi hanno succeduto, dopo il 2009, anno della mia uscita, ora si raccoglie la semina”.
Qual è il giocatore chiave del Napoli? Kvaratskhelia nel momento della partenza della stagione ha dato quel salto di qualità, di fantasia, di tecnica che al Maradona ci voleva. E’ quello che esalta il DNA del pubblico napoletano”
De Laurentiis le ha già chiesto di Samardzic? “Sono molto attenti ai nostri giocatori, abbiamo ottimi rapporti. C’è Giuntoli che ha un occhio di gran professionalità, è un cacciatore di talenti e da noi ce ne sono. Ora il mercato non è ancora cominciato, ma un paio di giocatori nostri sono attenzionati”.