Il Napoli di Luciano Spalletti, considerando tutte le competizione, ha ottenuto 30 vittorie in 36 gare uscendo senza i tre punti soltanto contro Fiorentina, Lecce, Liverpool, Inter, Lazio e Cremonese. Una stagione clamorosa finì ad ora degli uomini del tecnico toscano eppure ad inizio stagione, visto gli addii dei migliori top come Insigne, Koulibaly, Mertens, Ospina ecc., sostituti da sconosciuti come Kvara, Kim o Olivera. ADL durante una conferenza di fine stagione scorsa disse: “Siamo pronti a riportare lo scudetto a Napoli”, queste parole, visto il mercato, sorpresero anche Luciano Spalletti. Dopo un inizio di stagione con un clamoroso rendimento e vittorie aspettavano il famoso crollo “Spallettiano”, visto anche lo scorso anno, dopo l’inizio di Marzo. Ma il Mondiale in Qatar, non solo ha dato tempo di rifare la preparazione ma ha dato consapevolezza dei propri mezzi agli azzurri durante il ritiro in Turchia. Alla prima c’è l’Inter che battono gli azzurri e riaprono il campionato, ma da quella gara i partenopei non sbagliano più un colpo, salvo contro Cremonese e Lazio, arrivando dopo lo stratosferico 0-4 ai danni del Torino a +19 dalla seconda ed ai quarti di finale della Champions League contro il Milan, eventuale semifinale contro la vincente di Inter e Benfica. Un Napoli destinato a vivere un anno di soddisfazione, un Napoli preso dal fallimento, da Aurelio De Laurentiis, e portato sul tetto d’Europa. Quest’anno si può dire il famoso detto “Vedi Napoli e poi muori”, in questo caso di invidia per chi non è abituato al bel calcio ed al bilancio in verde.
Matteo Merolla