Il Napoli è nella Storia. Adesso è realtà. Gli azzurri per la prima volta nella loro storia conquistano i quarti di finale di Champions League. Un traguardo storico importantissimo per Spalletti e i suoi ragazzi che dopo il 2-0 nella gara di andata, al Maradona travolgono l’Eintracht con un sonoro 3-0 firmato da una doppietta di Osimhen e da Piotr Zielinski. Una serata magica per il Napoli e Napoli tutta, nonostante gli scontri avvenuti in città tra i tedeschi e le forze dell’ordine, con uno scenario che non lasciava presagire niente di buono.
Al Maradona invece la musica la scrive il Napoli e le note sono quelle sonore e gioviali suonate da Osimhen e compagni. Il nigeriano prende per mano la squadra e l’accompagna al passaggio del turbo grazie ad un’implacabile doppietta, con un gol per tempo, impreziosita dal tris di Zielinski su rigore. Il Napoli vola, in campionato e in Champions. Napoli sogna in grande e scrive nuove pagine di storia.
Ma veniamo alla gara: al Maradona il Napoli scende in campo contro l’Eintracht Francoforte per la gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Gli azzurri, dopo la vittoria nella gara di andata vinta per 2-0, sono chiamati a scrivere la storia, consolidando e finalizzando il passaggio del turno agli ottavi.
Ecco la formazione azzurra schierata da Spalletti:Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
Tra i pali torna Meret che si riprende il posto da titolare, in difesa si rivede anche Mario Rui, schierato nel pacchetto difensivo insieme a Kim, Rrahmani e Di Lorenzo, a centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski, in attacco tridente offensivo con Politano, Kvaratskhelia e Osimhen.
L’Eintracht, che deve recuperare i due gol subiti all’andata, non può contare su Kolo Muani squalificato, in attacco Gotze e Kamada supportano la punta Borrè.
Il primo squillo della gara è degli azzurri, che si fanno subito vedere in avanti con un rasoterra di Politano.
L’Eintracht risponde con due iniziative in un minuto: prima un destro dal limite di Knauff, poi Borrè di testa cerca la deviazione al volo che esce di poco.
Al 16’ Osimhen, ben servito da Kvara prova a concludere in porta con un tiro potente, Trapp respinge, ma l’arbitro ferma per fuorigioco.
Al 19’ Kvara decide di partire on progressione, accende il turbo e supera tre avversari in velocità, carica il tiro ma trova la risposta di Trapp che salva la porta.
Al 26’ l’arbitro estrae il primo cartellino giallo della gara ad indirizzo di Evan Ndicka che si stacca dalla difesa e abbatte Osimhen sulla metà campo.
Il Napoli prova a uscire dalla metà campo con il palleggio e con la pressione sui giocatori tedeschi.
Al 31’ gli azzurri rischiano grosso: Kamada inventa per Gotze che scatta al limite dell’area e cerca di superare Meret in uscita che però è bravo a bloccarlo.
Al 32’ l’arbitro Taylor ammonisce Lenz per un’entrata in ritardo su capitan Di Lorenzo.
Gli azzurri gestiscono bene il possesso del pallone ma non trovando spazi per rendersi pericolosi dalle parti di Trapp.
Al 43’ il Napoli trova uno spiraglio, e da un’azione devastante di Zielinski, partito da centrocampo, il pallone arriva a Kvara che si presenta davanti a Trapp e cerca di sorprenderlo con un tocco morbido, il portiere tedesco si oppone con bravura e devia in angolo con un rimpallo.
Dal corner il Napoli è ancora pericoloso: conclusione a giro direttamente in porta, ma Trapp è attento e devia ancora.
Scatta il recupero e il Napoli colpisce con un colpo di coda: Lobotka apre sulla destra per Politano che crossa bene al centro dove svetta il solito Osimhen, bravo a volare alto per colpire di testa e battere Trapp per il gol dell’1-0 che porta in vantaggio il Napoli
Il Primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 dopo due minuti di recupero concessi. Il Napoli gestisce il risultato e poi nel finale di tempo colpisce con Osimhen che sblocca la gara e tiene avanti la squadra di Spalletti.
Nella ripresa le due squadre non cambiano gli interpreti e il Napoli entra in campo con la stessa determinazione.
Gli azzurri partono fortissimo, prima con Kvara che con un’azione personale semnina panico in mezzo alla difesa tedesca e poi conclude sull’esterno, poi con Osimhen che al 53’ trova il raddoppio personale e manda il Napoli in paradiso.
Bella azione azzurra: Politano innesca Di Lorenzo, il capitano vede il movimento di Osimhen nell’area piccola e lo serve. Per il Nigeriano è un gioco da ragazzi deviare in porta il pallone del 2-0 facendo esplodere il Maradona.
Nell’occasione Osimhen, a causa di un pesto e dell’avversario,. Resta a terra nella porta e si fa male una mano facendo tremare i tifosi che lo invocano a grano voce. Allarme rientrato. Osimhen si rialza e lo speaker annuncia il gol del 2-0 festeggiato dal Maradona.
Per l’Eintracht si fa dura. Rimontare quattro reti al Napoli al Maradona è impresa pressoché impossibile, e gli azzurri ne approfittano e al 62’ trovano il terzo gol grazie ad un calcio di rigore guadagnato e trasformato da Zielinski.
Il Polacco in area in mezzo a tre avversari cerca una piroetta e vieni steso da Sow. Il polacco si prende il pallone e la responsabilità di battere il rigore che trasforma implacabilmente battendo per la terza volta Trapp per il 3-0 Napoli.
Iniziano i cambi: L’Eintracht sostituisce Knauff con Alidou e Lenz con Max.
Per il Napoli escono Kim e Politano, entrano Juan Jesus e Lozano.
Al 74’ Spalletti cambia ancora: escono Kvara e Zielinski, entrano in campo Elmas e Ndombelè. L’Eintracht, ormai ko, sostituisce Rode con Jakic.
All’(1’ esce anche Osimhen che riceve la standing ovation del Maradona e lascia spazio al Cholito Simeone.
Il Napoli domina, convince e vince. Al fischio finale inizia la festa: il Napoli per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale di Champions League. Il sogno continua, e tra Campionato e Champions la squadra di Spalletti scrive l’ennesima pagina azzurra di storia. Napoli si infiamma, canta, si diverte e sogna ancora, mentre la città si colora sempre di più per una stagione così bella che nemmeno in una favola da sogno si poteva immaginare.