Home Ssc Napoli Insigne day: Napoli saluta il capitano e spinge il Genoa in B

Insigne day: Napoli saluta il capitano e spinge il Genoa in B

Una vittoria per salutare Lorenzo Insigne, una vittoria per chiudere l’ultima stagionale al Maradona, una giornata densa di emozioni e gol per chiudere la stagione al terzo posto. Il Napoli batte 3-0 il Genoa grazie alle reti di Osimhen, Insigne e Lobotka e celebra l’addio del suo capitano. 

Napoli-Genoa, una di quelle gare destinate a restare impresse nella storia, vuoi per un motivo, vuoi per un altro. Ultima gara al Maradona di una stagione agrodolce, o forse dolceamara, nellla quale il Napoli ritrova un meritatissimo posto in Champion League, ma chiude l’annata con l’amarezza di aver perso un’occasione importante per conquistare il terzo tricolore, un obiettivo che mai come in questa stagione poteva essere alla portata dei partenopei e che per questo ha scatenato un finale di stagione a tratti velenoso e velato di tristezza e denso di polemiche, di cose dette e non dette, di striscioni e dichiarazioni che fanno male, all calcio, al tifo, alla passione azzurra e all’anima partenopea. 

Napoli-Genoa non è solo questo, un giorno che resterà sempre impresso per l’ultima, (almeno per ora) di Lorenzo Insigne, capitano, cuore partenopeo con i numeri impressi nella storia azzurra. 

Emozioni a raffica, tutte per lui, Lorenzo Insigne saluta il Maradona e la sua Napoli nell’ultima gara casalinga al Maradona contro il Genoa. 432 presenze in maglia azzurra 121 gol e ben 95 assist. Uno score inestimabile, una carrellata di emozioni, sogni vissuti e infranti, gioie e dolori che si materializzano nella testa del capitano nella sua ultima apparizione nel suo stadio.

Inizia la celebrazione e il saluto del Maradona: Lorenzo termina le operazioni di riscaldamento e guadagna il corridoio centrale di accesso al Maradona. Ad attenderlo i suoi figli, la squadra, i suoi compagni, lo staff azzurro e soprattutto i suoi tifosi.

Parte la musica e le immagini che scandiscono e imprimono le emozioni del suo vissuto in maglia azzurra. La storia di Lorenzo resterà una stella che brillerà sempre nel firmamento azzurro. Un capitano che ha sofferto con la sua gente, qualche volta ci ha litigato, ma che ha pianto e gioito nelle sconfitte e nelle vittorie. I trofei azzurri passano per i suoi piedi e per il suo cuore e nelle sue vene dove scorrerà sempre il sangue azzurro.

Lorenzo si emoziona, abbraccia i compagni e saluta la sua gente con un’emozionante lettera, mentre il Maradona risponde con cori e striscioni per il numero 24 azzurro, un numero che non sarà mai un numero qualunque.

Una bellissima parentesi che vale il prezzo del biglietto al di la della gara.

Spalletti, contestato dai tifosi in settimana e nel pre partita schiera la solita formazione con Ospina tra i pali, in difesa Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui, in mediana Anguissa e Fabian Ruiz, in attacco il trio Lozano,Mertens,Insigne alle spalle di Victor Osimhen. Il Genoa che cerca punti salvezza al Maradona, si presenta con il 4-2-3-1 con Yeboah terminale offensivo supportato da Portanova, Amiri e Gudmundsson. 

Inizia la gara, e inizia la battaglia, soprattutto per le motivazioni dei rossoblù che relegati nei bassifondi della classifica cercano una vittoria per continuare a sperare nella salvezza e continuare a lottare fino all’ultima giornata. E’ proprio il Genoa ad affondare a trovare subito la via del gol che però viene annullato dall’arbitro Fabbri per fuorigioco. 

La prima occasione azzurra arriva grazie a Mertens che innesca bene Lozano che viene chiuso dalla retroguardia ligure.

Al 13’ ancora Genoa pericoloso: i rossoblù colpiscono una traversa con una conclusione di Yeboah che scambia con Amiri e trova il legno della porta difesa da Ospina. 

Il Genoa sembra molto più motivato del Napoli che si affida agli esterni e ad un motivatissimo Lorenzo Insigne che vuole provare ad incrementare il suo record e a salutare la sua gente nel migliore dei modi. 

Al 24’ Genoa costretto al primo cambio: fuori Badelj, dentro Fendrup. 

Il Napoli si rivede in attacco e al 28’ Lorenzo Insigne prova il suo marchio di fabbrica: tir’ a gir’ dal limite e palla che esce alta di un soffio. 

Al 32’ pronta risposta del Genoa: Yeboah lancia bene Portanova che si ritrova a tu per tu con Ospina ma fallisce clamorosamente favorendo il recupero di Mario Rui. 

Sul capovolgimento di fronte il Napoli passa: Cross di Di Lorenzo dalla destra e straordinario stacco di testa di Victor Osimhen che indirizza la sfera alle spalle di Sirigu per la rete dell’1-0 che porta in vantaggio il Napoli. 

Il Napoli si carica, trascinato dalla voglia del suo capitano che cerca in tutti i modi la via del gol: al 36’ il capitano salta due avversari con un sombrero e si presenta sulla linea di fondo provando a battere Sirigu con un rasoterra insidioso deviato in angolo dal portiere rossoblù. 

Gli  adesso spingono sull’ acceleratore e gioca per il suo capitano: bella azione Mertens-Osimhen e conclusione finale di Lorenzo Insigne che esce a lato dopo un rimpallo. 

Il primo tempo termina così sul risultato di 1-0 in favore degli azzurri che rientrano negli spogliatoi in vantaggio grazie alla rete realizzata da Victor Osimhen. 

Nella ripresa la musica non cambia: il Genoa prova a riaprire la gara e al 54’ spreca una clamorosa occasione con Portanova che ben servito da Amiri non riesce a superare Ospina. I rossobluù cambiano: esce Portanova ed entra Ekuban. Fuori anche Hefti, al suo posto Hernani. 

Il Napoli cerca il raddoppio e al 65’ il destino scrive una meravigliosa favola che porta il nome di Lorenzo Insigne. 

Gli azzurri conquistano un calcio di rigore per fallo di mano di Hernani: dal dischetto si presenta il capitano Lorenzo Insigne che ha finalmente l’occasione di realizzare la rete tanto cercata. Il Maradona lo accompagna sul dischetto, Lorenzo sistema il pallone dagli 11 metri e calcia: palla sul palo e gol di Di Lorenzo sulla battuta. Il Maradona esulta per il raddoppio ma al contempo si dispera per il suo capitano che resta deluso nell’area piccola. 

Il destino del capitano però è dalla sua parte ed ecco arrivare la decisione di Fabbri che ordina la ripetizione del calcio di rigore per una decisione del VAR. Questa volta il capitano non sbaglia e insacca la rete del 2-0 che fa esplodere di gioia il Maradona che dedica al capitano il tanto atteso tributo per la sua 122ma rete in maglia azzurra che gli consente di scavalcare Marek Hamsik.

Al 73’ triplo cambio per Spalletti: fuori Fabian Ruiz, Mertens e Mario Rui, in campo Ghoulam, Lobotka e Zielinski.

All’81’ il Napoli cala il tris: azione personale di Stanislav Lobotka che dal limite trova un rasoterra micidiale e batte Sirigu per il 3-0.

Nei minuti finali ultime due sostituzioni per il Napoli: Anguissa lascia il posto a Demme, poi Spalletti concede la Standing Ovation al capitano Lorenzo Insigne che esce tra gli applausi e lascia spazio ad Elmas.

Si chiude così la gara: Napoli batte Genoa 3-0 grazie alle reti di Osimhen, Insigne e Lobotka. Lorenzo Insigne emozionato saluta per l’ultima volta il Maradona in una giornata ricca di emozioni. Per il Genoa, accompagnato dai suoi tifosi si avvicina l’amaro verdetto: la retrocessione in serie B è ad un passo.