Niente da fare. La Champions sfuma come una bolla di sapone. Il Napoli al Diego Armando Maradona non va oltre il pareggio contro il Verona di Juric e dice addio ai sogni di gloria. I partenopei chiudono il campionato in maniera deludente con un obiettivo che era alla portata della squadra di Gattuso e che si perde nel nulla. Non basta ai partenopei il gol di Rrahmani. Il pareggio di Faraoni spegne ogni entusiasmo e il Napoli si sgonfia come un vecchio pallone.
Una vittoria per la Champions, questo era l’obiettivo del Napoli che inseguiva la qualificazione nel massimo torneo europeo per chiudere la stagione e l’avventura di Gattuso.
Allo stadio Diego Armando Maradona va in scena l’ultimo atto di questa stagione azzurra, la 38ma giornata di campionato che vede opposti gli azzurri di Gennaro Gattuso, alla sua ultima apparizione in azzurro, contro il Verona.
I partenopei vano alla ricerca di un successo per chiudere il i scorso qualificazione Champions. Grande entusiasmo prima della gara con oltre 300 tifosi azzurri accorsi per sostenere e incoraggiare la squadra in questa ultima fatica di campionato per centrare un obiettivo importante e chiudere al meglio il campionato.
Gattuso schiera il solito 4-2-3-1 con Meret tra i pali, in difesa linea a quattro con Di Lorenzo, Maolas, Rahmani e Hysaj, a centrocampo Ruiz e Bakayoko, poi la linea a tre formata da Lozano, Zielinski e Insigne alle spalle di Victor Osimhen.
Il Verona schiera Pandur tra i pali, difesa a tre con Ceccherini, Gunter e Dimarco, a centrocampo Faraoni, Dawidowicz, Ilic e Lazovic, in attacco Bessa e Zaccaria dietro la punta Kalinic.
Napoli timoroso nei primi dieci minuti. Gli azzurri provano ad uscire e impostare con ordine ma la prima conclusione dei padroni di casa arriva solo al minuto 12 con un tiro in curva di Lorenzo Insigne.
Il Napoli continua a far girare palla nella metà campo gialloblù in cerca di spunti offensivi per Osimhen, terminale offensivo azzurro e sorvegliato speciale dalla retroguardia scaligera.
Al 23′ azione di rimessa dei partenopei con Insigne che si invola sulla sinistra ma viene chiuso e guadagna solo un calcio d’angolo.
L’obbligo di vincere pesa come un macigno e la tensione e il nervosismo mina la tranquillità dei giocatori azzurri che dopo la mezz’ora non riescono a sbloccare la gara.
Al 33′ la squadra di Gattuso si sveglia e in due occasioni sfiora il vantaggio. Prima con un tiro di Osimhen respinto dalla difesa, poi, sugli sviluppi della stessa azione, il capitano Lorenzo Insigne dal limite mira il palo più lontano ma la palla esce a lato di pochissimo.
Al 41′ il Verona é costretto al cambio. Problema muscolare per Dawidowicz, al suo posto in campo Udogie.
Il Napoli prova a colpire al 42′:Lozano va via sulla destra e da posizione defilata calcia alto.
Finisce in parità il primo tempo tra Napoli e Verona con gli azzurri che non riescono a trovare il gol mentre dagli altri campi arrivano risultati parziali che escludono momentaneamente i partenopei dalla Champions.
Nella ripresa il Napoli deve necessariamente sbloccare il risultato, ma la squadra, ancora contratta e nervosa, sbaglia passaggi facili e subisce il Verona che al 50′ va vicino al vantaggio con un rasoterra insidioso di Dimarco che chiama Meret ad una grande parata.
Il Napoli insiste e al 60′ finalmente trova il vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo azione concitata e pallone che arriva sui piedi del difensore Rrhamani che in mezzo all’area batte Pandur e insacca il gol del tanto atteso vantaggio azzurro.
Il Verona cambia e Juric effettua due sostituzioni: Lasagna per Kalinic e Berardi per Pandur. Cambia anche il Napoli e Politano sostituisce Lozano.
Passano due minuti e il Verona perviene al pareggio con un diagonale di Faraoni che insacca il gol dell’ 1-1. Tutto da rifare per i partenopei.
Gattuso prova a cambiare ancora. Esce zielinskined entra Mertens, poi Mario Rui prende il posto di Hysaj. Gli azzurri spingono alla ricerca del vantaggio e Bakayoko va a botta sicura ma trova la respinta di Faraoni.
Il Napoli avanza il baricentro e tenta l’ultimo assalto nei quindici minuti finali.
Mister Gattuso rinuncia a Bakayoko a centrocampo ed inserisce Petagna. L’ex Chelsea, già ammonito ha rischiato il cartellino rosso. Il Napoli corre ai ripari e inserisce un ariete in attacco per provare a scardinare la difesa gialloblù.
Il tempo scorre e il Napoli non punge. Gli azzurri invocano un rigore nel finale ma l’arbitro Chiffi concede solo i quattro minuti di recupero finali. Il Napoli molla la presa. La Champions va in fumo. Gli azzurri non riescono a conquistare i tre punti decisivi per l’accesso in Champions e chiudono il campionato al quinto posto. Grande delusione e rabbia per un obiettivo sfumato dopo un gran finale di campionato. Il Napoli si fa male da solo con le sue mani. Il pareggio con il Verona è quello precedente con il Cagliari condannano la squadra di Gattuso che saluta il Napoli con un piazzamento in Europa League.