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La consacrazione di Zielinski

Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli e della Polonia, sta vivendo la sua miglior stagione da quando è approdato in Campania. Negli anni ha imparato molto tecnicamente e tatticamente, riuscendo a fare ruoli non suoi come l’esterno con Sarri in alcune partite diventando duttile; gli mancava sempre l’ultimo tassello, in fase offensiva ovvero i gol e gli assist.

Quest’anno, in un inizio di stagione non facile, è  il faro degli azzurri trascinando la sua squadra con gol, assist e giocate. Già con Gattuso era riuscito ad ottenere un’ottima annata con 35 match disputati con 8 gol e 10 assist.

Salutato il tecnico calabrese trova Luciano Spalletti che è molto brava nel gioco delle mezz’ali. Il polacco parte ancora bene rientrando in alcune azioni da gol ma in alcuni match sparisce completamente sembrando uno smarrito in campo. Nella stagione scorsa, dove ha vinto il primo scudetto con gli azzurri, sempre uguale alternando giocate a partite oscure ricordando un po’ l’ex capitano Marek Hamsik che in alcuni big match veniva messo in ombra.

Dopo un estate ad un passo dall’addio visto il ricco contratto da quasi 15 mln annui dall’Arabia, a differenza di Gabri Veiga obiettivo azzurro, decide di ascoltare il cuore e continuare a giocare con la maglia che ha permesso di diventare il calciatore che tutti  oggi conosciamo e restando nel calcio che conta.

Buon feeling anche con Rudi Garcia con 9 partite 3 gol, di cui due su rigori su momenti importanti della gara con Udinese e Real Madrid, e altrettanti assist.

Un calciatore che potrebbe ritrascinare gli azzurri a competere per lo scudetto ma c’è bisogno di continuita.

Matteo Merolla