De Laurentiis non nasconde anche un certo disappunto per come viene usato il Var. “Il Var è stato inserito per tutelare anche gli investimenti, non immaginavo potesse diventare un ulteriore strumento in mano agli arbitri – ha spiegato -. Noi finanziamo gli arbitri, se dovessimo dire ci siamo stancati possiamo riprenderci il pallino del gioco e poi chiederebbero perché. Ci deve essere la capacità di essere equidistanti, chi sta al Var deve stoppare tutto quando ci sono gli episodi altrimenti restano i dubbi su un sistema che vogliono indirizzare l’acqua a certi mulini!”.
I PRECEDENTI CONTROVERSI CON MAZZOLENI
I primi problemi con Mazzoleni hanno inizio più di 10 anni fa. Nel febbraio del 2008 il Napoli perse nettamente contro l’Empoli per 3-1, ma sul risultato finale pesò non poco il penalty accordato ai toscani per un fallo di Domizzi (che fu anche espulso malgrado non fosse ultimo uomo) probabilmente commesso fuori area. Due anni dopo, nella sfida contro il Cagliari l’antiquario negò un rigore per un fallo su Bogliacino. Marzo 2011: Napoli-Brescia 0-0. Mazzoleni non vede un gol di Cavani di tacco (palla che aveva superato la linea), ne annulla uno per fuorigioco inesistente del Matador, nega un rigore netto per fallo di Kone su Mascara ed espelle Mazzarri. Una prestazione che provocò la durissima reazione di De Laurentiis: “Se i poteri vogliono che lo scudetto se lo giocano solo le due di Milano noi togliamo il disturbo”.
Altra direzione contestata in Parma-Napoli dell’ottobre 2011 in cui il fischietto bergamasco non sanzionò col rigore il fallo subìto da Lavezzi in area, dimenticò di espellere per doppio giallo il parmense Biabiany: alla fine il match finì 2-1 per gli emiliani. Altra data che i napoletani ricordano bene è il 7 aprile 2012: sul punteggio di 1-1 con la Lazio, Mazzoleni non vede un fallo da rigore su Pandev e annulla una rete ad Hamsik per fuorigioco fantasma di Cavani: finisce 3-1 per i capitolini.
Mazzoleni si guadagna il poco edificante titolo di ‘arbitro più odiato dai napoletani” il 12 agosto 2012, finale di Supercoppa Italiana a Pechino che segna l’esordio dei 6 arbitri. La gara terminerà 4-2 per i bianconeri ai tempi supplementari, ma alcune decisioni del fischietto mandano gli azzurri su tutte le furie: il primo episodio contestato è il contatto in area Fernandez-Vucinic, con conseguente rigore che permette alla Juve di trovare il 2-2. Ma è alla fine dei regolamentari che succede il finimondo: Mazzoleni caccia Pandev all’85’ probabilmente per una protesta troppo veemente segnalata dall’assistente. A 3 secondi dalla fine, il Napoli rimane in 9 quando Zuniga si becca la seconda ammonizione per un brutto fallo su Giovinco: il colombiano con la mano lo colpisce alla base del collo in un tackle condotto con foga eccessiva. Mazzarri, a ruota, viene spedito negli spogliatoi per proteste. In 9 contro 11 la Juve prende il sopravvento e vince 4-2. Il Napoli, per protesta, diserta la premiazione, creando un certo imbarazzo a tutto il mondo del calcio italiano.
Mazzoleni, pur senza condizionarla, è stato anche l’arbitro di Fiorentina-Napoli della passata stagione, la sconfitta che è costata un probabile scudetto alla banda Sarri. Dopo soli 8′ l’episodio che decide gara e campionato: Koulibaly stende Simeone lanciato a rete, il direttore di gara assegna il rigore alla Fiorentina e sventola il cartellino giallo al difensore del Napoli, ma poi viene richiamato dal Var. Cartellino rosso al difensore del Napoli e punizione perché il contatto avviene fuori dall’area di rigore. In 10 contro 11 Hamsik e compagni crollano 3-0 e danno via libera al 7° scudetto di fila di Chiellini e compagni.
Fonte: SPORTMEDIASET