Home Calcio Serie A Gabbiadini salva il Napoli a Firenze, congedato con onore…

Gabbiadini salva il Napoli a Firenze, congedato con onore…

gabbiadini-maglia-biancaPartita entusiasmante quella del Franchi di Firenze tra Fiorentina e Napoli, primo tempo che se lo aggiudicano gli azzurri, grande goal di Lorenzo Insigne con un tiro a giro alla Del Piero.

Partenopei per due volte in vantaggio (reti di Insigne e Mertens, quest’ultimo favorito da un errato disimpegno difensivo di Tomovic), il belga sigla la sua undicesima rete stagionale, migliore media realizzativa della Serie A, un goal ogni 89 minuti.  Però gli azzurri per due volte vengono raggiunti da Bernardeschi (il primo goal su punizione deviata da Callejon, mentre il secondo causato da una palla persa da Zielniski). Il neo entrato Zarate, autore del 3-2, ha poi dovuto diminuire la sua gioia a causa del goal su rigore procurato dal diavolo Dires Mertens, a tempo scaduto, rete poi siglata da Manolo Gabbiadini che evita una amara sconfitta al Napoli e in attesa del mercato si congeda cono onore nei confronti dei tifosi partenopei che gli hanno dimostrato sempre amore.

Partita terminata sul 3-3, gara che la Fiorentina ha combattuto con il coltello tra i denti, specialmente i giovani Chiesa e Bernardeschi. Napoli distratto probabilmente dalle vacanze natalizie in arrivo, forse la poca lucidità ha cagionato un brutto scherzo all’orchestra di Sarri che oggi ha visto stonare il buon Zielinski, troppi 70 minuti prima di sostituirlo con Allan. Molte sbavature di Marek Hamsik, il capitano, anche Ghoulam e Callejon non sono apparsi al top, a fare la differenza Insigne e Mertens veri trascinatori del Napoli a Firenze, squadra troppo immatura per competere ad alti livelli e ora Sarri in vista della gara con la Sampdoria il 7 Gennaio 2017, dovrà reinventarsi la difesa, sarà orfano di Albiol e Koulibaly, probabilmente non ci sarà Chiriches per un problema al flessore e Ghoulam impegnato in Coppa D’Africa, Maksimovic è parso inadeguato e Reina non più il leader delle passate stagioni.

Insomma, l’attacco non preoccupa più con un Mertens così, adesso è la difesa a far passare a Sarri notti insonni.

A cura di Cosimo Silva